Le cinque acque di Bibione

La prima volta che sentii parlare di Bibione come meta turistica, fu durante un mio viaggio itinerante in Repubblica Ceca, alcuni anni fa. Parlando con diverse persone del luogo, e chiedendo “sei mai stato in italia?”, spesso sentivo rispondere “sì, a Bibione”. Mi parlavano infatti di questa cittadina veneta posta sul Mar Adriatico, come un posto fantastico per il loro turismo balneare. L’ho conosciuta dal 15 al 17 maggio in occasione del blog tour #bibione5aquae organizzato da MM One Group e Associazione Bibionese Albergatori, ospite dell’Hotel Italy.

Il programma dell’iniziativa, denotava il giusto impegno nel tentare di far conoscere questa località non solo come mare e balneazione ma come territorio e qualità ambientale. Il filo rosso della mia scoperta è stato l’acqua, bene fondamentale e prezioso.

Bibione si presenta come la città delle cinque acque: quella del fiume Tagliamento, quella benefica delle terme, quella salina del mare, le acque di vita e dei commerci della laguna e delle vie fluviali.

Acqua come mare

È l’acqua che ci fa divertire, che sa di sale e di sole. Nel mio immaginario e per la mia esperienza, mare Adriatico vuol dire sabbia, stabilimenti balneari, palazzi anni Settanta, passeggiata serale, servizi per giovani, famiglie e bambini. Bibbione é certamente tutto questo e forse anche di piú. Ciclabili, giardini, impianti sportivi e pinete, piscine fronte mare, hotel con tantissimi servizi e personale pluriligua, spiaggia ampissima e ben organizzata, negozi. Qui tutto comunica accoglienza turistica balneare senza però dimenticare di coltivare un sano rapporto con l’ambiente circostante. La spiaggia è no smoke, esistono luoghi per prendere il sole con i propri pet e la certificazione Emas e bandiera blu, che premiano Bibione come eco friendly, puntando giustamente, non tanto su una ricettività di massa, quanto sulla comunicazione, il dialogo fra enti, servizi ricettivi e la tutela dell’ambiente.

Arrivando qui, il mare, è la prima acqua che vedi e che cerchi, quella più visibile e quella forse più famosa per Bibione. Quando ti avvicini al litorale rimani colpito dalla grandezza del suo arenile, l’ordine degli stabilimenti e il forte colore ambrato. La sua sabbia nasce dall’erosione delle dolomiti da parte del fiume Tagliamento e la cura dell’uomo accentua la sua bellezza naturale. Questa lunga e larga striscia di terra ti accompagna per diversi metri fino al mare e ai suoi colori.

Bibione

Acqua come laguna e vie fluviali

È l’acqua più nascosta che si cela in luoghi che si sono dovuto bonificare. Ammetto la mia predisposizione emotiva ad un ambiente come quello della laguna, e dopo alcuni mesi dal mio primo incontro con quella veneta, conoscere questa parte di Bibione è stato ancora emozionante. Ho percorso a bordo di una barca per pescatori vie fluviali e navigato la litoranea veneta, antica strada commerciale, che unisce Friuli e Veneto, oggi oasi naturalistica ricca di specie animali e vegetali, allevamenti ittici.

Vivere la laguna è una di quelle esperienze che rimane dentro; vuol dire immergersi in un mondo ovattato, quasi parallelo e l’ambiente dona colori accesi ed un silenzio discreto. Qui si incrociano animali, casoni e pescatori in un contorno fatto di canne che gentilmente si prestano al soffio del vento. Trascorrere in laguna del tempo, fare escursioni fluviali, mangiare in un locale, è come vivere in una dimensione un pó a sé, dove percepisci la vita in un’ atmosfera senza tempo tra colori rarefatti, eleganza e vita dei pescatori.

Acqua come il benessere delle terme

Quella delle terme è un’acqua preziosa. Lo stabilimento, al centro del paese, offre quanto di meglio si può richiedere come trattamenti estetici e curativi accreditati dall’SSN. La struttura divisa in due parti si distingue per efficenza, modernità ed una parte della clientela è, come per il turismo tutto di Bibione, straniera. Costoro si possono avvalere di rimborsi sulle cure termali attraverso le proprie casse salute grazie a recenti accordi economici. Ho trascorso alcune ore nelle piscine interne ed esterne che si affacciano sulla spiaggia limitrofa. Ci sono zone relax, zone e shop di prodotti a base termale.

Acqua come fiume

È l’acqua che ci sostiene, che ci da la vita. Dopo una giornata intensa, ho preso una bici messa a disposizione dell’hotel e in circa 30 minuti di piste ciclabili e pineta, ho raggiunto il faro da poco restaurato a ridosso della foce del fiume. Percorrendo questo tratto di strada ho avuto la sensazione di inoltrarmi in un’altra Bibione. Nel raggiungere il faro, la pineta diventa sempre meno antropomorfa ed i tratti di spiaggia trattengono, dell’uomo, solo le tracce delle sue impronte. È solo mare, vegetazione e spiaggia color ambra. Ci si può fermare, brevi soste, osservare la natura, a lungo il mare, ascoltare il suo rumore, prendere il sole senza avere nessuno accanto. Arrivare al faro è la meta e là, fra l’incontro della natura del mare e quella del fiume, si può incontrare chi passeggia a cavallo, ed osservare il connubio fra i diversi elementi acquatici, in una cornice quasi da mare del nord Europa.

Bibione, le sue acque e il suo territorio si svelano, anche attraverso una veste multimediale presso l’expo Venice, un padiglione parallelo all’EXPO di Milano. In esso, in modo interattivo, il visitatore può conoscere questa località, vivere laboratori didattici a breve in programmazione, e l’esperienza di immergersi virtualmente nelle profondità del mare. Fino ad ottobre chi lo visita potrà respirare le sensazioni di un uomo nel mondo delle acque.

Qui puoi conoscere e sovrapporre, toccando uno schermo, la Bibione reale con quella virtuale, ripercorrendo con la memoria o con l’immaginazione le sue acque, il colore del suo arenile, l’ospitalità delle strutture turistiche e il fascino delle vie lagunari.

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