Finlandia e relax: le acque del lago Saimaa e i viali fioriti di Lappeenranta

Ci sono destinazioni che non compaiono facilmente sul nostro itinerario. Mete così lontane e remote che quando ci viene offerta la possibilità di raggiungerle non possiamo assolutamente rifiutare, nonostante l’elevato costo della vita e la notoria freddezza della popolazione.

A questo punto dovrei dire che sto parlando della Finlandia, e in effetti è stato proprio questo paese ad essere finito sotto la mia lente di ingrandimento recentemente, ma niente di quello che vi ho raccontato nel primo paragrafo corrisponde a verità. Non pienamente, almeno.

Il viaggio che mi ha permesso di ribaltare le mie impacciate convinzioni riguardo la Finlandia è stato realizzato in collaborazione con GoSaimaa, VisitSaimaa e Ryanair. Proprio la compagnia aerea irlandese sta cercando di avvicinare la Finlandia con l’Italia tramite due voli alla settimana da Orio al Serio a Lappeenranta, e proprio a Lappeenranta ho conosciuto persone in grado di sconvolgere le mie convinzioni riguardo al popolo finlandese, che nella mia mente ristretta è sempre stato dipinto come un popolo freddo e distaccato.

Lappeenranta è una modesta cittadina sulle sponde del lago Saimaa, a pochi chilometri dal confine con la Russia. Il lago, invece, con i suoi 4460 chilometri quadrati è lo specchio d’acqua più esteso in terra di Finlandia, nonché il quarto in tutta Europa. Siamo in una regione particolare, nota storicamente come Carelia, i cui abitanti sono loquaci e amichevoli, dediti con fanatica devozione alla sauna, prodighi bevitori e amanti della buona cucina e della convivialità. Tutto il contrario di quanto mi aspettassi io. “È più allegro un funerale in Carelia che un matrimonio a Helsinki”, mi rivelano con malcelato orgoglio il primo giorno.

Acque gelide, quelle del Saimaa, acque in cui tuffarsi in primavera, quando la temperatura si aggira intorno ai dieci gradi e promette una drastica interazione con il calore della sauna. Anche se da queste parti non disdegnano un bagno ritemprante nemmeno in climi più rigidi. Comunque queste placide acque non devono necessariamente minacciare l’ipotermia dei visitatori meno accaniti e si lasciano varcare volentieri anche da eleganti battelli su cui si consumano lauti banchetti o furiosi scatti fotografici.

Lappeenranta - Lago Saimaa, Finlandia

Le imbarcazioni scivolano incontrastate tra le isolette che costellano il lago – sono oltre 13.000 in totale le terre più meno significative che emergono dal fondale – e qualche volta si portano verso il Canale di Saimaa diretto nientemeno che in Russia. I grigi borghi circostanti si allontanano per far posto al verde dei boschi che imperversano sulle sponde tanto quanto sugli isolotti, finché non si pone davanti agli improvvisati marinai la prima diga. Le imbarcazioni si dispongono pazientemente in fila, vengono premuti bottoni, girate manovelle, tirate leve finché le acqua non si abbassano drasticamente annunciando l’apertura della barriera.

Sulle sponde del lago si alternano scene più idilliache, composte dal grazioso molo su cui si affacciano baldanzosi i traghetti, e angoli più grigi e anonimi tipici di una cittadina del nord-est europeo, per arrivare poi a Linnoitus, l’area del Forte, il nucleo storico della vecchia Lappeenranta, luogo di passeggio e di aggregazione. Una distesa di verde su cui sono dislocati con ordine implacabile chiesette, ristoranti, negozi di souvenir e di generi alimentari. È qui che incontriamo Ulla Liukkonen, careliana anche lei, presidente dell’associazione finlandese degli chef, gran visir dei palati più sopraffini della Finlandia. Il suo ristorante, Linnoituksen Krouvi, è una galleria di quadri in cui un arredo semplice ed essenziale accoglie con garbo i commensali giunti per assaporare alcuni tra i piatti più prelibati della Scandinavia. Con una simile presentazione mi chiedo se accetti anche reni e lingotti d’oro a saldo del conto, invece scopro che costa più o meno quanto la trattoria in cui andavo una o due volta alla settimana ai tempi dell’università: 20-30 euro a persona.

Prima di lasciarci andare Ulla ci da un’altra prova dell’ospitalità careliana, ci consegna un omaggio in scatola, un prelibato pesce di lago dal nome incomprensibile (särki?) e ci abbraccia con vigore uno ad uno.

Toccante, davvero. Al punto che sento il bisogno di condividere con i miei nuovi amici un’idea, un suggerimento. Anzi, una supplica. I nomi delle località. Amici finlandesi: date alle vostre città un soprannome, una sigla, due vocali e due consonanti. Sono sicuro che il turismo ne gioverebbe enormemente e io saprei ricordarmi di dove sono stato mentre scrivo i miei articoli senza dover frugare furiosamente tra carte e appunti ogni volta.

Per maggiori informazioni sul turismo intorno al lago Saimaa: GoSaimaa.com e VisitSaimaa.com.

Il press tour intorno al lago Saimaa è stato parzialmente finanziato dal Fondo per lo sviluppo regionale dell’Unione Europea.

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