Viaggiare in Brasile in modo sostenibile: Ecco come l’ecoturismo può preservare le bellezze naturali del paese

È possibile andare alla scoperta del mondo senza danneggiarlo ed in questo caso viaggiare in Brasile in modo sostenibile? La presenza umana e la nostra inarrestabile curiosità generano purtroppo sempre delle ripercussioni sull’ambiente che ci ospita, ma con la diffusione di pratiche responsabili, la sensibilizzazione del pubblico e l’applicazione di politiche mirate alla difesa ambientale si può ridurre il danno arrecato e in alcuni casi persino trasformare il turismo in una risorsa per la preservazione dei patrimoni naturali.

L’ecoturismo convoglia tutte queste inclinazioni. La motivazione più grande dell’ecoturista è l’osservazione e l’apprezzamento della natura e delle tradizioni culturali dei popoli che la abitano. Embratur (Ufficio Brasiliano del Turismo) – un’agenzia affiliata al Ministero del Turismo brasiliano per le attività di promozione e marketing del territorio – punta a promuovere la varietà naturale e culturale del Brasile nel rispetto della natura. Un compito, nonostante la ricchezza del patrimonio a disposizione, tutt’altro che facile, viste le profonde contraddizioni su cui il paese si trova lacerato anche in questo campo, oltre che in ambito sociale ed economico.

Il Brasile è infatti il paese con il più alto tasso di deforestazione al mondo. E mentre l’industrializzazione ha portato un’enorme crescita economica, l’inquinamento ha messo in pericolo le fonti di acqua potabile. Eppure un’anima ecosostenibile ed ecoturistica c’è, e le drammatiche contraddizioni a cui assistiamo rendono ancora più importante sostenere un turismo responsabile affinché diventi una risorsa economica e sociale per favorire le necessarie politiche ambientali.

Le opportunità di sviluppo e promozione non mancano. In Brasile si riscontrano ben cinque differenti biomi, con incredibili varietà di paesaggi, vegetazione e clima. Oltre ad avere la foresta più grande del mondo – l’Amazzonia – il Paese è formato da montagne, spiagge, fiumi, cascate, dune, insenature, stagni, caverne, catene montuose e altipiani. Sono 8.500.000 chilometri quadrati di ricchi di parchi naturali, riserve e aree protette, di cui sette sono state dichiarate dall’UNESCO Patrimonio dell’Umanità. Eccone alcuni esempi.

Foz do Iguaçu – Paraná

Oltre l’immensità delle cascate, con i 274 salti d’acqua e 70 metri di altezza, il Parco Nazionale di Iguaçu è una delle più affascinanti riserve ecologiche del mondo. Il parco si estende per 185.000 ettari e vi si trovano 400 specie di uccelli, 50 specie di mammiferi e 257 specie di farfalle ed è uno dei luoghi da vedere in un viaggio in Brasile.

Pantanal – Mato Grosso e Mato Grosso do Sul

Un’area talmente diversificata che è stata divisa dai ricercatori in 11 aree specifiche, ognuna con caratteristiche naturali peculiari e attività e periodi ideali per le visite, nonchè l’offerta di strutture per la pratica dell’ecotursimo. È uno dei posti migliori per l’osservazione della flora e della fauna in Brasile.

Fernando de Noronha – Pernambuco

21 isole e un’area di 26 chilometri quadrati. L’isola principale, l’unica popolata, è omonima del parco e si estende per 17 chilometri quadrati. Parte di questa isola ospita il Parco Nazionale Marino di Fernando de Noronha, area di protezione ambientale sin dal 1988 e Patrimonio dell’Umanità dal 2001. Lo scopo del parco è proteggere la fauna, rappresentata più che altro dal delfino rotador e dagli uccelli migratori. Vi sono cinque sentieri che conducono a diverse spiagge alle quali si accede previa autorizzazione rilasciata dall’IBAMA (Ufficio Brasiliano dell’Ambiente e delle Risorse Naturali Rinnovabili).

Lençóis Maranhenses – Maranhão

Uno sconfinato deserto con migliaia di lagune di un verdeazzurro intenso e dune che si estendono per 70 chilometri lungo la costa e si spingono verso l’interno per altri 50 chilmetri. Il Parco Nazionale di Lençóis Maranhenses è nato nel 1981 con lo scopo di proteggere i 155 mila ettari di questo particolare e unico escosistema.

Bonito – Mato Grosso do Sul

Viaggiare in Brasile significa scoprire anche luoghi insoliti come questa regione che sorprende per i suoi fiumi di acque cristalline, grotte e cascate che attirano turisti da tutte le parti del mondo. Si possono fare immersioni, camminate per sentieri, osservazioni di flora e fauna, cavalcate, arborismo, arrampicate e discese con gommoni. Modello di turismo sostenibile, Bonito ha promosso una politica di preservazione dell’ambiente. Esiste infatti un numero massimo di visitatori al giorno che può accedere all’area in particolari momenti della giornata e a cui è anche vietato spostarsi nell’ecosistema senza una guida locale.

Parco Nazionale Marino di Abrolhos – Bahia

A 70 chilometri dalla costa l’arcipelago è composto da barriere coralline, isole vulcaniche e una ricchissima fauna marina. La balena jubarte ogni viene a riprodursi qui da luglio a novembre. Uccelli marini come atobás, trinta- réis, fragatas e beneditos completano lo scenario.

Parco Nazionale di Chapada dos Veadeiros ed Emas National Park – Goiás

Localizzato su un’immensa piattaforma di cristalli di quarzo che spuntano dal suolo, con i suoi 60.000 ettari è Patrimonio Naturale dell’Umanità dal 2001. Le visite vengono effettuate solo con l’accompagnamento delle guide specializzate. La regione è ricca di scenari mozzafiato e diverse specie di animali.

Le Riserve della foresta atlantica – Bahia e Espirito Santo

Sono un insieme di otto diverse aree protette situate a cavallo degli stati brasiliani di Bahia ed Espírito Santo, che si sviluppano su di un’area complessiva di circa 112.000 ettari. Sono composte principalmente di Mata Atlantica, la tipica foresta pluviale costiera brasiliana, ricchissima in termini di biodiversità. Qui si trovano numerose specie animali e vegetali, di cui molte endemiche della regione, tra i tanti motivi per i quali vale la pena viaggiare in Brasile.

Le Riserve della foresta atlantica sud-orientale – Paraná e San Paolo

Sono un insieme di 25 aree protette che si trovano negli stati brasiliani di Paraná e São Paulo; esse contengono flora e fauna tipiche della foresta atlantica brasiliana (Mata Atlantica). Le riserve si sviluppano su di un’area di 470.000 ettari e comprendono paesaggi di grande bellezza, andando dalle montagne alle zone umide, alle isole ricoperte di vette isolate e dune sabbiose.

Mamirauá – Amazzonia

La Riserva di Sviluppo Sostenibile di Mamirauà si trova nel cuore dell’Amazzonia brasiliana, alla confluenza dei fiumi Japurà e Solimoes. È stata la prima riserva ad essere realizzata in Brasile ed è un’area di oltre un milione d’ettari di laghi igapós (foresta inondata). Assieme alla Riserva di Amanã e il Parco Nazionale de Jaú, forma la più grande area protetta di foreste inondate del mondo.

Per maggiori informazioni sul viaggiare in Brasile andate su www.visitbrasil.com.

Foto di copertina: Parco Nazionale di Iguaçu, di alobos Life

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