Palermo e Napoli: difficili da comprendere, facili da amare

Come in amore spesso accade, non si comprendono i reali motivi per cui si ama, si ama e basta. La conoscenza sta nella ragione, mentre l’amore è irrazionale e non conosce ragioni. Palermo e Napoli sono da amare, non da razionalizzare. Se ci si sofferma troppo sul ragionamento, sul paragone e sul giudizio, si rischia che la poesia delle grandi contraddizioni che tengono vive queste città e che le rendono intramontabili mete turistiche da parte di visitatori di tutto il mondo, diventi disgusto, disprezzo e vergogna.

Tra le tante tappe del nostro #siciliaontheroad le abbiamo volute inserire anche se solo di passaggio: non ce la sentivamo di fare più di 3600 km escludendo due realtà così importanti e tipicamente italiane.

Palermo ci accoglie caldissima e soffocante dopo quattro giorni di mare cristallino e lunghe giornate al sole presso la Riserva dello Zingaro, l’impatto è forte ma il primo sguardo cade sui murales del parcheggio dell’Hotel Ibis Styles di Via Francesco Crispi nel quartiere Borgo Vecchio e senza accorgerci siamo già parte di una realtà completamente differente.

ST.ART Parking è un progetto di riqualificazione sociale voluto dalla stessa proprietà dell’hotel. Punta a ridare vita e dignità a un parcheggio che fino a quasi due anni fa era nelle mani dell’abusivismo e dell’illegalità. Agli artisti è stato chiesto di riprodurre sul muro quello che per loro meglio rappresenta concretamente la situazione di soprusi mafiosi e di continue lotte contro la mafia, le cosche e l’omertà in cui versa questa città baciata dal mare e dal sole.

È proprio partendo dalle vie di Borgo Vecchio che iniziamo a scoprire qualcosa di più di Palermo spingendoci fino al bellissimo Giardino Inglese dove, dopo aver ammirato le immense piante esotiche con liane così intrecciate da sembrare enormi dreadlock, ci fermiamo da Giannettino, il bar chiosco in Via Libertà, per una fresca granita di frutta. Il gestore ci dice che la sua è la miglior granita di Palermo, fatta esclusivamente con frutta fresca e poi ci racconta di essere nato durante la guerra proprio lì nel Giardino, in un rifugio. Sarà vero?

Lo splendore del centro storico di Palermo lo scopriamo il secondo giorno. Ci concediamo una folle corsa in Ape con uno dei tanti – e purtroppo non sempre onesti – servizi Apetour. Sfrecciando tra le strade trafficate con lo smartphone in mano, cerchiamo di cogliere al volo la bellezza che ci invade. Ma è solo più tardi, a piedi e con tranquillità che, attraversando gli storici mercati di Ballarò e di Vucciria, i suggestivi Quattro Canti, il meraviglioso Teatro Massimo, l’immensa Cattedrale e la bellissima Chiesa del Gesù, possiamo apprezzare l’inestimabile patrimonio artistico, storico e culturale custodito a Palermo.

A Napoli purtroppo siamo giunti in tarda serata, con un pesante carico di stanchezza che sommato alla temperatura elevatissima, ci ha impedito di visitarla al pari di Palermo. Ciò nonostante, ci siamo permessi un breve giro tra le vie del centro alla ricerca di uno dei simboli più famosi di questa città, la pizza ovviamente!

Dopo un paio di consigli chiesti qui e là, ci siamo addentrati nel Decumano maggiore, l’attuale Via dei Tribunali, storica arteria risalente al periodo greco, senza farci mancare prima uno sguardo al Duomo, diretti Dal Presidente, famosa pizzeria dove, si  dice, preparano la miglior pizza di tutta Europa. Non sappiamo se è davvero la migliore d’Europa, non le abbiamo assaggiate tutte, ma di sicuro è la migliore che abbiamo mai mangiato!

Sebbene si sia trattato di un contatto molto veloce e leggero, ci è stato sufficiente a percepire il fascino complesso della città e ci troviamo in pieno accordo con un funzionario della polizia municipale che, avvisandoci di tenere strette le nostre borse e i nostri telefoni, ci ha confessato che Napoli è un mondo a parte, una città dove si può fare tutto e nel tutto è compreso sia il meglio e il peggio che noi esseri umani siamo in grado di realizzare.

In entrambe le tappe abbiamo pernottato presso un Hotel Ibis Styles, la serie di strutture Ibis riconoscibili dal logo verde e caratterizzate da una particolare attenzione verso il design, senza tralasciare la qualità dei servizi e la cura per l’ospite. Ogni struttura è diversa, colorata, giocosa ma al tempo stesso raffinata ed elegante. In tutte è disponibile una connessione wireless gratuita funzionante in tutte le aree, camere comprese, oltre a colazione a buffet e comode stanze dal design brillante e originale.

L’Ibis Styles di Palermo, gode di una terrazza al settimo piano che domina il porto, un’area ben attrezzata per l’uso del pc – ottima per chi come noi lavora anche in viaggio – un ricco buffet per la colazione e una posizione perfetta per visitare il centro storico della città.

Ibis Styles Napoli Garibaldi si trova anch’esso a pochi minuti di camminata dal centro, ha una zona all’aperto da sfruttare soprattutto durante la sera per rilassarsi ascoltando i rumori della vita in città – comunque abbastanza lontani da non dare fastidio – colazione internazionale, una piccola area per i bambini e tanti colori che mettono allegria.

Foto di copertina: Palermo, di Fernando Garcìa

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