Tailandia: viaggio alla scoperta delle isole Phi Phi

Se dico “Phi Phi Islands”, molti di voi – e soprattutto molte di voi – penseranno a Leonardo di Caprio. Sì, il film “The Beach” è stato girato proprio qui e tutti qui te lo ricordano ad ogni angolo di strada sperando di venderti qualche escursione. Noi abbiamo accettato, ed ecco le nostre impressioni sull’isola e sui suoi panorami.

Cominciamo da qui: perché andare sulle isole Phi Phi? A parte la cordialità tipica di tutti i tailandesi, scordatevi l’isola per pochi intimi che qualche agenzia di viaggi ancora ti racconta, e scordatevi la solitudine tipo “Cast Away”. A Phi Phi Don – l’unica delle due isole che propone alloggi – c’è molto turismo, moltissimo. Sempre. O quasi sempre. È un’isola molto conosciuta, ma anche una destinazione particolare.

Dopo essere saliti su tutti i mezzi possibili durante il nostro tour di Bangkok, è strano scoprire che qui si può girovagare solo a piedi. In pratica è una grande isola pedonale. Se siete abituati a muovervi con i tuk tuk,  qui scordateveli. Nonostante questo, occhio ai motorini e alle biciclette che vi sfrecciano a fianco mentre state valutando il menù davanti all’entrata del ristorante! Siamo sempre in Tailandia, del resto.

Al vostro arrivo al molo in molti vi chiederanno dove siete alloggiato con un tipico “Where are you going, sir?” e si offriranno di portarvi al resort in barca. Non fatevi troppe domande. Per molte strutture sull’isola, questa è l’unica soluzione possibile. Non aspettatevi motoscafi come alle Maldive, qui l’imbarcazione più utilizzata è la long-tail boat, una rudimentale barca a motore lunga e stretta.

Bene. Siamo arrivati in hotel. Che si fa? Beh, alcuni resort – quelli più esclusivi – hanno la loro spiaggia privata. E quando dico privata, intendo proprio che nessun altro a parte gli ospiti dell’hotel potrebbe materialmente arrivarci, proprio per la conformazione naturale dell’isola. Se invece il vostro resort è situato nel Tonsai Village l’esperienza è ben diversa. Il Tonsai Village è la zona di Phi Phi Don sulla quale attraccherà la vostra barca all’arrivo. Al porto di Tonsai, appunto. Da qui, inevitabilmente, passerete attraverso il villaggio. Hotel e guest house ovunque, ristoranti che spaziano dal cibo tai alla pizza, bancarelle e pub dappertutto.

Questa è anche la zona che di notte si popola di giovani che si danno alla bella vita fino all’alba. Noi l’abbiamo visitata in lungo e in largo e devo dire che i resort sono piuttosto belli, spesso con giardino, piscina e ristorante. I bungalow sono costruiti con materiali locali e sono molto accoglienti, anche se spartani, e perfettamente inseriti nella natura circostante.

In ogni caso, su Phi Phi Don potete trovare anche comode sistemazioni occidentali con il mare in vista e in zona centrale. Alcune strutture hanno proprio la spiaggia di fronte, ma in ogni caso l’isola non è grande – circa due chilometri per tre – quindi è proprio difficile non essere vicini al mare. Più vi allontanerete dal porto di Tonsai, più sarete in una zona tranquilla anche se, in alcuni casi, più lontana dalla spiaggia.

La spiaggia più bella e conosciuta è sulla baia di Ao Lo Dalam, proprio dalla parte opposta del porto. È lunghissima, il mare è bello e limpido, e potete affittare un ombrellone e un lettino per pochi baht al giorno. È di sabbia fine e quasi bianca, a volte sembra borotalco. Molto pulita. Il mare ha una colorazione tendente al verde, dovuta anche alla natura circostante. Ecco per l’appunto un altro buon motivo per andare sulle isole Phi Phi: la natura. Tutti gli hotel sono ricchi di piante e fiori, la montagna è raggiungibile a piedi e trovate palme da cocco a perdita d’occhio.

Siamo rimasti due giorni a Phi Phi Don e, pur essendo molto frequentata, non abbiamo mai trovato la spiaggia di Ao Lo Dalam gremita di turisti. Tanti, questo sì, ma molti in escursione sulle barche, a fare acquisti alle bancarelle o a mangiare nei locali. Non abbiamo mai avuto difficoltà a trovare ombrelloni liberi. Il motivo è anche che una delle ultime barche parte da Phi Phi Don verso le quindici e a quel punto un gran numero di turisti lascia l’isola, rimangono solo quelli che sono riusciti a trovare una sistemazione per la notte. Nel nostro caso era quasi tutto pieno, perciò cercate di prenotare per tempo. Se poi preferite passeggiare verso il punto panoramico – e ve lo consiglio – non troverai mai molta vita, anche perché la salita è davvero impegnativa, ma ne vale la pena.

Per concludere, se trovate una struttura che soddisfi le vostre esigenze e soprattutto se questa struttura ha ancora posti liberi, le isole Phi Phi sono certamente da visitare anche per più di una notte e non solo come escursione in giornata. A noi ha fatto un’ottima impressione, ma a dire la verità tutta la Tailandia ci è rimasta nel cuore dopo il nostro viaggio.

2 commenti su “Tailandia: viaggio alla scoperta delle isole Phi Phi”

  1. Ciao Nicola, piacere di conoscervi e molto bello in vostro blog! Con Settembre siamo un po’ al limite con il clima, di solito sono zone consigliate per il nostro inverno, anche se di solito non ci sono particolari difficoltà di clima… ma magari il mare non sarà al 100%. Se andate a settembre in Thailandia, potete comunque anche puntare su altre isole più consigliate per il periodo estate – autunno, altrettanto belle. In ogni caso, ho visto che viaggiate molto, quindi se fate parecchi giorni in Thailandia potete anche sperimentare più zone a più isole. Se vi può interessare sul nostro blog abbiamo parlato anche di Bangkok, Koh Lanta… e i diversi tour che abbiamo fatto.
    A presto e buon viaggio!!

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