L’Aquila e i suoi dintorni: riscoprire un territorio violato

Risulta praticamente impossibile scrivere un articolo su L’Aquila senza menzionare il catastrofico terremoto del 2009 e quello che ha comportato per la città e per i suoi abitanti, ma nonostante tutto il capoluogo abruzzese e i suoi dintorni sono speciali e possono diventare meta ideale per una gita fuori porta di un paio di giorni.

L’esteso centro storico è un susseguirsi ininterrotto di cantieri, palazzi puntellati, gru e strade chiuse: passeggiarci inizialmente può risultare deprimente ma incrociando gli aquilani si percepisce il loro orgoglio unito alla speranza e alla voglia di tornare a vivere la città come prima di quel nefasto 6 aprile (forse addirittura di più).

Il patrimonio monumentale, architettonico e culturale de L’Aquila è imponente e variegato. Da non mancare assolutamente sono la Piazza del Duomo, la Basilica di San Bernardino (restaurata e riaperta proprio lo scorso Maggio), il Parco del Castello con il cinquecentesco Forte Spagnolo e il nuovissimo Auditorium progettato dall’archistar Renzo Piano, la Fontana delle 99 cannelle e, perla assoluta, la Basilica di Collemaggio, dove spicca un monumentale e prestigioso portale (sul lato nord), prima Porta Santa della storia.

Basilica di Collemaggio - L'Aquila, Abruzzo

Molti e complessi sono ancora gli interventi di ripristino e restauro da effettuare, ma la voglia dei suoi abitanti di rialzarsi è contagiosa. Senza retorica riporto questa famosa frase dell’autore brasiliano Fernando Sabino: “No fim, tudo dá certo. Se não deu, ainda não chegou ao fim“, che più o meno in italiano suona “alla fine andrà tutto bene, se non è andata bene non è la fine”.

Fra le persone che, a discapito del sisma, sono rimaste ed hanno continuato a fare impresa cito Marzia Buzzanca e il suo Percorsi di Gusto. Pizzaiola, chef e sommelier Marzia prepara delle pizze che sono opere d’arte: alte, soffici, perfettamente lievitate, condite con i migliori ingredienti locali (spesso a chilometri zero) e meravigliosamente presentate. Affrettatevi a prenotare uno dei suoi pochi tavoli e godetevi la cena.

All’inizio dell’articolo facevo riferimento ai dintorni: valgono sicuramente una deviazione Santo Stefano di Sessanio (1251 metri sul livello del mare), inserito nella prestigiosa lista dei Borghi più belli d’Italia, e la magica Rocca di Calascio. Quest’ultima è stata la cornice naturale di diverse produzioni cinematografiche, fra cui Lady Hawke e Il Nome della Rosa. Per un calice di vino e un panino al volo o per un pasto completo, nelle vicinanze, segnalo il Rifugio della Rocca.

Concludo invitandovi a visitare L’Aquila: è il miglior modo per contribuire alla sua rinascita.

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