Cosa fare nella Maremma Toscana: confini indefiniti, sapori autentici, colori indimenticabili

Nel sud della Toscana, con i suoi confini indefiniti, troviamo la Maremma: forse è vero che, come è stato scritto, non esiste, è un’invenzione, una metafora. O meglio esistono tante “maremme”, ciascuna portatrice di una storia e di una civiltà specifica.

Quella descritta in questo articolo è la Maremma etrusca, quella delle terme, dei borghi e del buon vino. La scoperta di quest’angolo selvaggio, non di rado incontaminato, inizia da Montemerano, borgo medievale dalla suggestiva forma a cuore dove spicca un gioiello, la caratteristica Piazza del Castello.

Appena fuori le mura, per dormire, troverete immerso fra ulivi, querce e vegetazione rigogliosa il Relais Ciavatta, una struttura diffusa con deliziosa piscina e camere confortevoli arredate in stile. Nel centro del borgo la pluristellata Valeria Piccini è lo chef del ristorante Caino, dove “le stagioni sono protagoniste di una cucina immediata, dai gusti decisi, che sa di Maremma e non ha mai assecondato mode fini a sé stesse o sterili esercizi di stile”. Se volete vivere un’esperienza eno-gastronomica come raramente avete fatto prima o se siete dei serial gourmet questo è il giusto luogo (non dimenticate di richiedere una visita della cantina).

Per portafogli normali, invece, un ristorante tipico da non mancare è la Pizzeria Dal Moro dove Anna (formatasi nelle cucine del Caino) e Danilo vi delizieranno con le loro proposte stagionali: chiedete cosa hanno di buono in quel preciso istante e lasciatevi indirizzare. Se Danilo ha fatto l’olio o raccolto il miele portate via qualche barattolo!

Da Montemerano, poi, si parte alla volta del magnifico trittico del tufo: Sovana, Sorano e Pitigliano. Quest’ultima ha un eccezionale impatto visivo e il suo skyline rimarrà fortemente impresso nella vostra memoria. Dopo aver visitato il borgo dirigetevi e passeggiate in una via cava (i dintorni ne sono pieni): antichi percorsi etruschi profondamente incassati tra alte pareti tufacee.

Non distante da Montemerano anche Scansano merita una visita: di per sé non offre poi molto, ma è pur sempre il paese che presta la denominazione geografica al meraviglioso vino Morellino di Scansano. Un aperitivo, fra taglieri e panini del buttero, all’Enoteca Dei Mille nella piazza centrale vi rimetterà in sesto.

Ma la perla assoluta della zona è Saturnia e le sue famose terme: le opzioni per fruirne sono diverse e variano in base al budget. Potete immergervi nelle corroboranti e curative acque gratuitamente alle Cascate del Gorello – e indipendentemente dalla vostra scelta una visita a questo luogo è d’obbligo – oppure comprando un ingresso per il complesso termale e centro benessere (tra i 20 e i 70 euro circa, a seconda della stagione e dei servizi richiesti), o ancora dormendo al Terme di Saturna Spa & Golf Resort (cinque stelle superiore).

Un fine settimana in Maremma significa vivere in un paesaggio i cui confini sembrano perdersi tra cielo e colline, tra gente ospitale che non ha però perduto il suo carattere forte e rude.

Foto di copertina: Pitigliano, di Michela Simoncini

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