Cosa fare a York con i bambini

Ebbene sì, dopo un’occhiata abbastanza rapida su quelle che al momento erano le quotazioni volo più vantaggiose, la meta improvvisata con partenza da lì a un paio di giorni è stata eletta: destinazione Yorkshire!

Essendo un viaggio per così dire Fly&Drive (&Walk aggiungerei, da quanto abbiamo scarpinato) naturalmente era composto di varie tappe all’interno dell’area centrale dell’Inghilterra, dalla costa est a quella ovest. Oggi in particolare vorrei raccontarvi qualcosa di York.

Situata nel cuore dello Yorkshire, storica contea a cui presta il nome, York è una città ricca di fascino e, credetemi, davvero ben tenuta, organizzata e pulitissima. Il centro storico è visitabile comodamente a piedi, attraverso il susseguirsi di stradine e vicoletti ai cui margini è possibile ammirare edifci storici anche molto antichi ma davvero ben conservati.

La piazza del mercato centrale ha un fascino d’altri tempi e percorrendo le viuzze animate e piene di negozietti che si susseguono coloratissimi e pittoreschi, ci siamo concessi un pit-stop al Fudge Kitchen gustando del delizioso fudge – dolce tipico a base di zucchero, butto e latto – appena fatto (ne hanno davvero per tutti i gusti!).

Pur relativamente piccola e a misura d’uomo, York è una città ricca di cose da fare e visitare, con un occhio di riguardo per la piccola clientela, inteso come età ovviamente, vale a dire i bambini: parchi e giardini adatti per un picnic o per rincorrere gli scoiattoli, musei interattivi, eventi , laboratori a tema e manifestazioni con meritevoli artisti di strada.

Insomma, York merita decisamente di essere visitata e vissuta. Ma volendo attenerci al titolo di questo articolo, ecco un suggerimento spassionato: don’t miss the Jorvik Viking Centre!, con i bimbi ma anche senza.

Il Jorvik Viking Centre è un museo entusiasmante, non ve ne pentirete. Il biglietto costa circa dieci sterline per gli adulti, i bambini fino a cinque anni entrano gratis. L’entrata si trova presso il Coppergate Shopping Centre, a due passi dalla Clifford’s Tower dove  c’è un ampio parcheggio a pagamento.

A seguito della demolizione negli anni Settanta di una vecchia fabbrica, furono condotti scavi approfonditi che portarono alla luce i resti della città vichinga di Jòrvik, compresi numerosi reperti: legno, cuoio e tessuti risalenti al periodo intorno all’anno 900. Si decise così di ricostruire sul sito scavato parte della città antica, con figuranti, suoni e odori. Il Jorvik Viking Center è stato ingrandito nel 2001 e sono stati  aggiunti elementi tecnologici e di animazione, oltre a nuovi stimoli sensoriali che conferiscono a questo museo un incredibile valore aggiunto dal carattere davvero suggestivo… una vera e propria esperienza in quattro dimensioni!

Scese le scale si apre la prima stanza che funge un po’ da sala d’attesa prima di accedere alla pedana di partenza del tour. ebbene sì, la prima parte della visita è organizzata “a bordo” di un’attrezzatura motorizzata (tipo seggiovia, per dare un’idea) con tanto di altoparlanti dai quali fuoriescono suoni e dialoghi inerenti a quanto rappresentato nella ricostruzione. Le varie scene ricreano momenti della vita quotidiana con animali impagliati e personaggi (in cera presumo) tanto curati nei particolari da sembrare assolutamente veri. Le scene sono animate, i personaggi si muovono e interagiscono fra loro mentre la “seggiovia” sulla quale siamo a bordo si sofferma per qualche istante rendendo lo spettatore attivo nella rappresentazione. La componente olfattiva rende il tutto ancor più verosimile e affascinante, tanto che concluso il giro vorresti farne un altro per meglio cogliere particolari che sicuramente sono sfuggiti in prima battuta.

Il museo dei vichinghi di York è un’esperienza assolutamente da non perdere, anche con bambini molto piccoli: il mio di quattro anni è rimasto tutto il tempo rapito da ciò che lo circondava e ne è uscito entusiasta e pieno di domande, nonostante non fosse stato in grado di comprendere i dialoghi disponibili solo in francesce, tedesco, spagnolo e giapponese oltre che naturalmente in inglese.

La seconda area del museo è interattiva e ricchissima di reperti di vario genere protetti da teche: ornamenti, oggetti di uso quotidiano, elmi, spade, calzature. Vi sono persino resti umani dove sono evidenziati eventuali malfolmarzioni scheletriche, posturali o segni di fendenti riportati in battaglia. Ciliegina sulla torta: gli ologrammi, che forniscono informazioni ad impatto immediato senza troppa necessità di didascalie.

Alla fine del percorso nell’immancabile negozio “vichingo”, nonostante non ami affatto le armi, non ho potuto esimermi dall’acquisto di una spada di legno giocattolo per il pupo, a ricordo di questa magica esperienza.

Informazioni pratiche

Jorvik Viking Centre – Il museo dei vichinghi di York è aperto dalle 10 alle 16 da ottobre a marzo, dalle 10 alle 17 il resto dell’anno. Pagando il biglietto si acquisisce il diritto di visita per un intero anno. Il costo è 10.25 £ per gli adulti, 7.25 £ per i bambini dai 5 ai 16 anni, mentre l’ingresso è gratuito per i bambini sotto i 5 anni.

Ogni anno nella città di York si tiene anche un festival dedicato ai vichinghi che coivolge centinaia di figuranti, il Jorvik Viking Festival.

Foto di copertina: Grey’s Court, York, di Allan Harris

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