Arte a Parma: la sensibilità artistica di Amedeo Bocchi

Parma non è solo la culla della gastronomia italiana, ma anche un’affascinante centro culturale e artistico. La meravigliosa Piazza Garibaldi, il cuore della città, con lo splendido Palazzo del Governatore, regala ai turisti un’atmosfera magica e raffinata che nulla ha da invidiare alle più visitate città italiane.

Percorrendo le caratteristiche vie del centro come Via Cavour, Via Farini e i quartieri adiacenti, è possibile ammirare i meravigliosi e antichi palazzi e le innumerevoli e talvolta sconosciute chiese che adornano il centro di Parma. Una tappa imprescindibile, girovagando nel caratteristico ed elegante nucleo storico di Parma, è la meravigliosa Piazza Duomo che ospita due dei massimi esemplari di architettura romanica italiana, ovvero la grandiosa cattedrale dedicata a Santa Maria Assunta e l’esemplare Battistero, a forma ottagonale, opera dell’Antelami.

Il duomo, consacrato nel 1106, ospita all’interno la Deposizione, opera dell’Antelami, e gli incantevoli affreschi rinascimentali della cupola, opera del Correggio. Il Battistero, consacrato nel 1270, interamente rivestito in marmo rosa di Verona, è arricchito da affreschi e sculture del XIII e del XIV secolo.

Battistero - Parma, Emilia Romagna

A due passi dalla grandiosa Piazza Duomo, più precisamente in Via Cairoli, è possibile ammirare l’esemplare museo dedicato ad Amedeo Bocchi, pittore parmigiano che intorno al secondo decennio del Novecento lascia un’impronta indelebile nel panorama artistico nazionale.

I dipinti di Bocchi raccontano momenti di vita quotidiana, come le scene rappresentate nei campi con braccianti al lavoro. Protagoniste essenziali delle sue tele sono poi le donne, quelle della sua famiglia, ovvero la figlia Bianca alla quale ha dedicato innumerevoli ritratti e le due mogli Rita e Niccolina. Non sono da dimenticare nemmeno le scene di donne borghesi, ritratte elegantemente con grandi cappelli e abiti lunghi.

L’artista, poeticamente, fonda il suo percorso personale sull’esaltazione della bellezza e della grazia femminile che ben si amalgama con una rappresentazione a dir poco meticolosa di tutto ciò che è natura. Il glamour delle bellissime donne rappresentate, perlopiù legate all’artista da legami di parentela, si coglie nella cura minimale della scelta dell’abito, dell’accessorio, ma soprattutto nell’esaltazione di colori decisamente squillanti e decisi, propri dello stile espressionista.

Ne è un esempio il magnifico olio, presente nel museo, raffigurante la seconda moglie Niccolina con chitarra del 1917, nel quale la luce e il colore sono resi attraverso toni accesi e contrastanti.

L’uso del colore, assolutamente ben definito, carico di verdi e di gialli, e la pennellata intensa ed energica, mostrano influenze derivati dal movimento artistico dell’Espressionismo tedesco, che Bocchi adotta con entusiasmo, fino a farlo suo.

Questo è solo uno degli innumerevoli capolavori presenti al museo all’interno del prestigioso Palazzo Sanvitale dove l’allestimento a pannelli mobili ripercorre la lunga attività artistica del pittore, in ordine cronologico. È dedicato ampio spazio a una serie di ritratti, nudi, paesaggi e progetti decorativi che fanno da cornice a questa meravigliosa e imperdibile esposizione.

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