Irlanda: cosa fare e vedere a Dublino

L’Irlanda racchiude nei suoi confini i luoghi più belli che io abbia mai visto nei miei viaggi, soprattutto grazie all’atmosfera dei suoi piccoli villaggi e la simpatia dei suoi abitanti. Non manca poi la natura indimenticabile tipica del posto: il vento, le onde impetuose sulle scogliere e i prati verdi, di un verde così intenso da sembrare finto. E poi è l’Irlanda la patria degli U2 e della Guinness, ma anche dell’hurling, l’incredibile combinazione gaelica di calcio, rugby e hockey.

Atterro all’aeroporto di Dublino (40 minuti di taxi dal centro al costo di circa 30 euro) in una giornata autunnale, fredda ma non troppo: mi colpisce da subito l’allegria e l’accoglienza degli irlandesi, cordiali, sempre sorridenti e con la battuta pronta. Dopo un rapido check-in al boutique hotel Dean inizia il mio viaggio alla scoperta della capitale irlandese.

Raggiungo il centro in pochi minuti grazie agli efficienti mezzi pubblici e arrivo su O’Connel Street, una delle arterie principali della città, per poi imbattermi nell’ingresso del celebre Trinity College, la prestigiosa università famosa in tutto il mondo fondata nel 1592 da Elisabetta I d’Inghilterra. L’ingresso al college è libero e una volta varcato il portone d’ingresso ci si trova nel vasto slargo acciottolato detto Parliament Square su cui si affacciano alcuni degli storici edifici che compongono il complesso: il teatro, la cappella e la sala da pranzo.

Al centro della struttura si innalza il campanile, al di là del quale si apre un grande prato chiamato Library Square per via dell’edificio della Old Library che lo delimita a destra. L’attrazione principale è indubbiamente il famoso Book of Kells, manoscritto dell’VIII secolo, un evangelario miniato di incalcolabile valore giunto quasi integro fino ai giorni nostri, custodito in una bacheca corazzata in una sala appositamente dedicata. Ogni anno migliaia di visitatori si mettono in coda per vedere di persona questo capolavoro, ma per fortuna in questo periodo le code sono minime se non del tutto assenti.

La strada che collega il Trinity College al famoso parco cittadino, il Saint Stephan’s Green, è la pedonale Grafton Street, molto animata e vivace nonché la via dello shopping per eccellenza di Dublino. Il famoso parco è frutto di una riqualificazione dell’area – un tempo assai degradata – intrapresa nel 1880 da Sir Arthur Guinness, il fondatore del famoso birrificio. La scoperta della città continua lungo Dawson Street, sulla quale si trova il Mansion House, edificio costruito all’inizio del XVIII secolo e, dal 1715, residenza del sindaco della città. Qui nel 1919 venne firmata la dichiarazione di indipendenza dai deputati del Sinn Féin.

Chiedendo sui social network che cosa vedere a Dublino, in molti hanno consigliato la zona di Temple Bar, area di ritrovo dei giovani dublinesi, centro nevralgico del divertimento irlandese affollato da artisti di strada, musicisti e visitatori, ristoranti di tendenza, gallerie alla moda, spazi espositivi e centri culturali. Il Temple Bar è un esempio positivo di riqualificazione e valorizzazione urbana: poche città europee possono vantare un quartiere completamente rinnovato, con negozi, pub e ristoranti indipendenti, senza l’intrusione di strutture commerciali come catene di boutique e fast-food.

Un’altra arteria importante della città è Dame Street che ora prende il nome di Lord Edward Street, dove si trova la bellissima Christ Church e la celebre Cattedrale di San Patrizio, uno dei siti cristiani più antichi di Dublino la cui fondazione prese avvio già nel 1190 sul luogo dove sorgeva il pozzo usato dal Santo per battezzare i nuovi Cristiani.

All’interno ti trovano oltre 500 tombe di personaggi illustri, per lo più arcivescovi, ma vi è sepolto anche l’autore Jonathan Swift (autore del libro I Viaggi di Gulliver) che per un periodo fu decano della chiesa. L’organo della St. Patrick’s Cathedral è uno dei più grandi d’Irlanda, con oltre 4000 canne, e alcune parti di esso risalgono al 1695. Oggi viene usato in occasione dei concerti corali e di cerimonie solenni, aperte al pubblico, una bella occasione per sentire l’incredibile acustica della cattedrale.

Per conoscere tutte le sfaccettature di Dublino bisogna passare dal sacro al profano e giungere al sito più visitato dell’intera Irlanda: la Guinness Storehouse, l’immensa fabbrica della famosissima birra scura con i suoi edifici di mattoni, i silos, i depositi e la piattaforma circolare del Gravity Bar al settimo piano, punto finale della visita guidata attraverso tutte le fasi della lavorazione della bevanda. Chiedete una pinta di Guinness (in omaggio con il biglietto d’ingresso) proprio al Gravity Bar e godetevi uno dei panorami più belli dell’intera città. Il prezzo d’ingresso non è tra i più economici (19 euro), ma ne vale sicuramente la pena, anche solo per conoscere la storia di questo marchio.

Vale la pena prendersi mezza giornata per visitare il cimitero di Glasnevin, dove sono sepolti tutti i grandi uomini della storia irlandese. Si tratta del primo cimitero cristiano aperto a Dublino nel 1832 grazie a Daniel O’Connell. Prima di questa data sia i cattolici che i protestanti non avevano un cimitero dove poter seppellire i propri cari a causa della dominazione inglese. Impressionanti le tombe fatte costruire dai più potenti uomini del tempo, tra le quali spicca quella di O’Connell.

Una volta terminata la visita al cimitero fermatevi per pranzo al pub John Kavanagh, fondato nel 1833 e gestito fino ad oggi dalla stessa famiglia. Si tratta di uno dei migliori pub d’Irlanda, praticamente mai cambiato per 150 anni. Provate il coddle, piatto tipico di Dublino, semplice ma gustoso (7,50 euro).

Per concludere la mia visita in questa fantastica terra ho deciso di approfittare di una giornata di sole per fare una gita fuori porta a Howth Summit, un luogo incantato a pochi chilometri dalla città, meta molto frequentata dai dublinesi. Qui si può respirare l’atmosfera della vera Irlanda, quella terra tanto raccontata nei libri e cantata in famose canzoni. Qui tutto si ferma e i sensi si dilatano.

L’Irlanda – e in particolare Dublino – è una terra ricca di storia, di umiltà e di natura, quel verde che la contraddistingue non si scorda facilmente e il suo ricordo fa venire costantemente voglia di tornarci.

Informazioni Pratiche

Dove Dormire

The Dean Hotel si trova in uno degli edifici georgiani più affascinanti della capitale, in Harcourt Street, nel cuore della vita notturna di Dublino e a pochi passi dal centro città. Piccole e moderne camere “mod pod” complete di mini frigo, “punk beds” per chi ha necessità di un letto aggiunto e una selezione di snack per uno spuntino notturno. Fiore all’occhiello dell’hotel è il bar panoramico ed un “glasshouse restaurant” con vista a 360 gradi sulla città.

Dove mangiare

The Green Hen: ottimo ristorante nel centro di Dublino, con un’atmosfera rilassata, un menu semplice con specialità irlandesi e non. Ottima scelta per chi è alla cerca di un ambiente informale con una cucina di ottima qualità.

Rustic Stone Restaurant: sempre nel centro di Dublino, ristorante innovativo, moderno, con piatti tipici della cucina irlandese a base di prodotti locali e di stagione. Ho ordinato la coda di rospo  cucinata direttamente al tavolo su pietra avvolta in una foglia di banana, una prelibatezza per tutti gli amanti del pesce.

2 commenti su “Irlanda: cosa fare e vedere a Dublino”

  1. Trovo l’articolo molto interessante e che mi invoglia a visitare sicuramente una città per me ancora inesplorata.

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