I Giardini di Pamplemousses a Mauritius

Quando pensate a Mauritius sono sicuro che la prima cosa che vi viene in mente sono le sue splendide spiagge e la sabbia bianca sotto i piedi mentre passeggi in riva al mare. In effetti… anche a me!

La prima cosa da organizzare quando si arriva sull’isola è proprio un tour delle spiagge più belle, che noi abbiamo fatto in auto guidando rigorosamente sulla sinistra… ci si abitua facilmente, soprattutto se si ha il cambio automatico. Non ce ne siamo fatti sfuggire una e nelle prime posizioni devo sicuramente annoverare l’Isola dei Cervi. Non ci siamo fatti mancare nemmeno le visite più insolite, ma sarò chiaro: se sei a Mauritius e non metti piede ai Giardini di Pamplemousses, ti perdi moltissimo dell’isola e delle sue bellezze.

Il nome completo dei giardini non è così semplice: Sir Seewoosagur Ramgoolamg Botanical Gardens. Semplicissima è invece la visita all’interno, ed è anche molto più affascinante di quanto pensassimo. Preparatevi a scoprire un lato di Mauritius insolito e verdissimo.

L’isola di per sé è già rigogliosa, ma all’interno di questi giardini dà veramente il suo meglio. Non importa se non distinguete un salice da un muschio: le guide sono efficienti e preparate e vi spiegheranno tutto nel dettaglio. Tra l’altro abbiamo pagato solo un euro in più per essere accompagnati durante tutta la visita. Più volte la guida ha spezzato davanti a noi alcune foglie – che prima non avevamo minimamente notato – facendoci notare che il loro odore lo conoscevamo perfettamente: cannella, timo, canfora, e addirittura l’essenza utilizzata come ingrediente principale per i gel balsamici.

Molto affascinante, ma forse meno affascinante delle ninfee giganti di due metri di diametro, dell’albero delle salsicce o di quello che sanguina. Li trovate tutti all’interno.

Non è obbligatorio farsi accompagnare dalla guida, ma rischiate di perdere una mezza giornata passando alla cieca da un albero all’altro senza cogliere minimamente le sue caratteristiche, o addirittura di non vedere le specie più interessanti perché vi soffermate troppo su alcune non altrettanto partiocolari. 
Il parco è enorme e il colore che colpisce di più è il verde intenso della vegetazione, intervallato dal bianco del fiore di loto, dal rosso della rosa di montagna e dal rosa delle ninfee giganti. Sembra un bellissimo quadro.

Arrivare ai Giardini di Pamplemousses è molto semplice, ma qualche attenzione in più su come comportarvi una volta al loro interno potrebbe tornarvi utile. Innanzitutto non cedere alla tentazione di parcheggiare la macchina troppo vicino all’ingresso, ai lati delle stradine secondarie, perché sono zone un po’ nascoste, meglio evitarle. Inoltre  si avvicineranno molte persone mentre cercate parcheggio per offrirsi di controllare l’auto durante la vostra visita al parco, ovviamente in cambio di una generosa mancia. Potete tranquillamente allontanarvi un po’ dall’ingresso per trovare più facilmente posto senza nessuna seccatura.

Della guida all’interno del parco vi ho già parlato, ma se volete fare una visita ancora più comoda potete anche noleggiare una golf buggy con autista. Vi avviso però che costa uno sproposito e non aggiunge molto alla visita a piedi, ma se non potete proprio farne a meno…

I Giardini di Pamplemousses sono una tappa fondamentale per un tour completo di Mauritius e vi permetteranno di comprendere come qui il piatto forte non sono solo le spiagge, ma proprio l’isola in sé. Di poche altre isole al mondo con un mare così bello si può dire altrettanto ed è un po’ restrittivo pensare di andare a Mauritius solo per stare tutto il giorno al mare. Se non apprezzate la vita dell’isola e il suo ecosistema ci sono decine di altre isole tra cui scegliere, che magari costano anche meno.

Visto che un soggiorno qui non è dei più economici, meglio sfruttare il più possibile tutte le opportunità che si presentano. Che ne dite?

Foto di copertina: Pedro Plassen Lopes

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