Pasqua in Sicilia Occidentale con un record nazionale.

La Pasqua in Sicilia ha sempre suscitato in tutto il territorio dell’isola una fortissima partecipazione popolare. Anche la Sicilia Occidentale è ricca di rappresentazioni e processioni che vogliono commemorare la Passione, Morte e Resurrezione di Gesù Cristo, appuntamenti che, uniti alla ricchezza ambientale e artistica di questo lembo di Sicilia, richiamano sempre più l’attenzione del turismo internazionale. I cortei che si snodano per le vie delle città sono formati dalle confraternite delle arti e dei mestieri nei loro antichi costumi e richiamano, oltre alla numerosa presenza dei cittadini locali, anche un’attenzione sempre più crescente dei turisti che qui trovano le più autentiche tradizioni storiche di questa terra meravigliosa.

Partiamo proprio da Buseto Palizzolo. Nella Domenica delle Palme, quest’anno il 20 marzo, si svolge una manifestazione unica nel suo genere, inserita tra le più importanti della Settimana Santa in Sicilia: la Processione dei “Misteri”. Questa è il racconto secondo i Vangeli della Passione, Morte e Resurrezione di Gesù Cristo, in sedici quadri viventi composti su scenografici carri, ai quali si alternano gruppi di fedeli in abiti penitenziali tradizionali e diverse bande musicali. In continua evoluzione, la Sacra Rappresentazione viene ogni anno riproposta in forma sempre più dettagliata e curata, grazie ad una continua attività di ricerca presso le fonti evangeliche e storiografiche.

Ad Erice, in un’atmosfera di rara suggestione medievale, nel primo pomeriggio del Venerdì Santo si svolge lungo le strade acciottolate del centro storico la Processione dei Misteri. Dall’antica chiesa di Santola partono 4 gruppi statuari alloggiati nelle basi lignee per il trasporto, le cosiddette vare, che rappresentano artisticamente la passione e la morte di Cristo: l’Orazione nell’orto, la Coronazione di spine, la Flagellazione e la Salita al Calvario. Le statue settecentesche sono realizzate in legno, tela e colla e anticamente la loro cura era affidata alle maestranze ericine. I gruppi sacri, decorati sobriamente con fiori e illuminati da torce di cera, portati a spalla dai fedeli, attraversano le vie principali del suggestivo centro storico, si fermano in Piazza della Loggia e al calar della sera ritornano nella loro Chiesa.

Giovedì Santo, Pasqua - Marsala, Sicilia

A Marsala si svolge la Processione dei Gruppi Viventi del Giovedì Santo, durante la quale la rappresentazione della passione e morte di Gesù è proposta attraverso forme di teatralizzazione per le vie cittadine. Un palcoscenico naturale per una giornata in cui convivono religiosità, arte, tradizione.

Curata dalla Confraternita di Sant’Anna, inizialmente la Processione era formata da un gruppo di nobili spagnoli: un confratello reggeva la croce e, dietro, altri seguivano con il simulacro del Cristo. Un secondo gruppo, quello con gli Apostoli, fu poi realizzato dai cittadini marsalesi che – via via – aggiunsero altri gruppi: bambini vestiti da angioletti, Gesù davanti a Caifa, Erode e Pilato, la salita al Calvario… A chiudere, il corteo funebre con il Cristo morto e la Madonna Addolorata.

Giovedì Santo, Pasqua - Marsala, Sicilia

A Trapani la Processione dei Misteri si svolge dalle ore 14 del Venerdì Santo e si protrae, per quasi ventiquattro ore, sino al sabato. È la più lunga manifestazione religiosa italiana ed è anche tra le più antiche. È anticipata il Martedì Santo dalla Processione della Madre Pietà dei Massari e il Mercoledì Santo dalla Processione della Madre Pietà del Popolo.

Pasqua - Trapani, Sicilia

I Sacri gruppi dei Misteri percorrono gran parte delle vie della città siciliana, in uno spettacolo di luci, suoni, colori ed emozioni.  Si tratta di una tradizione dalle evidenti origini spagnole che si rappresenta da quasi 400 anni. I “Misteri” sono venti raffigurazioni artistiche della Passione e Morte di Cristo: su una base sagomata di legno, la vara, si ergono le opere scultoree, realizzate dagli artigiani trapanesi del XVII e XVIII secolo e rappresentanti scene evangeliche.

Le statue vengono addobbate con preziosi ornamenti argentei ed elaborate composizioni floreali, illuminate in modo da far risaltare i tratti del volto, le movenze di dolore e sofferenza. Ogni gruppo è portato a spalla da non meno di dieci uomini, detti “massari”. I portatori conferiscono alla processione uno dei suoi aspetti più significativi: “l’annacata”, ovvero il movimento impresso al gruppo seguendo le cadenze dei brani musicali suonati dalle bande.

Per maggiori informazioni: www.distrettosiciliaoccidentale.it

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