Würzburg: patrimonio UNESCO tra storia, architettura e vino

Incastonata tra le colline rivestite di vigneti e attraversata dal fiume Meno, Würzburg è una città ricca di storia. Il suo nome viene spesso associato alla Residenz, un immenso palazzo barocco fatto costruire dai vescovi principi nel Settecento e tutelato dall’UNESCO come Patrimonio Mondiale dell’Umanità, o alla Strada Romantica, che attraversa la Baviera e inizia , o finisce, proprio qui.

Ma Würzburg è una città che offre molto altro a chi desidera scoprirne l’essenza attraverso le numerose sfaccettature passeggiando nella Altstadt, la città vecchia, e tra i vigneti che la circondano.

Alla sua storia sono legate anche numerose leggende. Sede di un forte celtico già nel 1000 a.C., Würzburg era un ducato della Franconia quando nel 686 vi giunse il vescovo itinerante irlandese Kilian con due missionari. La leggenda narra che il principe Gosbert aveva sposato Gailana, vedova del fratello, e desiderava convertirsi al Cristianesimo. I monaci però posero come condizione l’annullamento delle sue nozze e Gailana, per non correre rischi, nel 689 ne ordinò la decapitazione e fece sotterrare i corpi in una stalla. Dopo qualche decennio i corpi furono ritrovati, i tre martiri santificati e Würzburg diventò meta di pellegrinaggio.

La chiesa Neumünster sorge proprio nel luogo del martirio e nel Duomo di Sankt Kilian che si affaccia sulla medesima piazza nel 1156 l’imperatore Federico Barbarossa sposò l’allora dodicenne Beatrice di Borgogna.

Duomo di Sankt Kilian - Würzburg, Germania

Passeggiando per il centro in direzione del fiume Meno, tra edifici moderni costruiti dopo le devastazioni della Seconda Guerra Mondiale ci si imbatte in numerosi incantevoli palazzi storici e cortili molto suggestivi. La Falkenhaus che affaccia sulla piazza Markt cattura lo sguardo grazie alla sua facciata rococò – tra le più belle di tutta la Germania del sud – realizzata nel 1751 da stuccatori itineranti dell’alta Baviera. Bastano pochi minuti per raggiungere la magnifica Residenz, al cui interno vi sono tesori incantevoli, affreschi, stucchi e dipinti che raccontano molti episodi della storia cittadina, talvolta con qualche “licenza pittorica”, come ci ha spiegato la guida.

Per riuscire a godere al massimo della bellezza e ricchezza di questo patrimonio dell’UNESCO vale davvero la pena partecipare a una visita guidata (compresa nel prezzo del biglietto) e scoprire così tanti particolari che altrimenti rischierebbero di passare quasi inosservati. Lo scalone d’onore con il grande soffitto a volta di 600 metri quadrati lascia letteralmente senza fiato: un’autentica meraviglia dell’ingegneria, con l’affresco dedicato ai quattro continenti allora conosciuti, capolavoro del pittore veneziano Giovanni Battista Tiepolo.

Qui è assolutamente vietato scattare fotografie! Per gli amanti della pittura, nel negozio del palazzo è in vendita un bellissimo libro che spiega in modo dettagliato il grande affresco, compresi divertenti aneddoti. Alle spalle della Residenz si estendono i giardini che sono cornice di numerosi appuntamenti nel corso dell’anno. Il calendario degli eventi culturali, sportivi, musicali, enologici e folcloristici è ricchissimo. Tra quelli più attesi vi è la Notte Italiana (13-14 maggio 2016), quando le melodie dell’Orchestra Sinfonica di Würzburg si diffondono per la Residenza e il pubblico può gustare specialità della cucina italiana.

Il vecchio ponte sul Meno, Alte Mainbrücke, con le dodici statue di santi è una sorta di calamita per i visitatori ma anche per gli abitanti, che verso sera frequentano i numerosi locali lungo il fiume e nella bella stagione bevono l’aperitivo sul ponte. A maggio e a ottobre qui si svolge il mercatino degli artisti “Klein Montmartre”, una grande festa dell’arte e un’occasione per acquistare opere uniche. Dal Mainbrücke si gode della vista verso la fortezza Marienberg  che svetta sulla collina sulla sponda opposta del Meno. La si può raggiungere a piedi facendo una bella passeggiata tra i vigneti, o in autobus, per ammirare un bellissimo panorama a 360° sulla città e visitare i musei allestiti al suo interno, tra possenti mura e torri risalenti al XV secolo.

Würzburg è una città giovane grazie a due ottime università. Ma è anche un importante centro vinicolo della Franconia: non si può dire di esserci stati se non si è visitata almeno una delle sue cantine storiche, magari degustandone gli ottimi vini. Tra le più famose vi sono il Weingut Juliusspital, Bürgerspital Weingut con ristorante, Haus des Frankenweins e Staatlicher Hofkeller, interessanti anche per chi, come me, è praticamente astemio. E comunque una Bocksbeutel, bottiglia dalla forma panciuta utilizzata da secoli per i vini di pregio – in questa regione prevalentemente bianchi – è sicuramente un souvenir molto gradito.

Anche la gastronomia è degna di nota e nel centro abbondano i ristoranti che propongono specialità franconi. A noi piace scegliere locali caratteristici, in ambienti che trasmettono un certo calore. Superando un vecchio portone in legno si entra al Backöfele, tra i più vecchi ristoranti della città, che si sviluppa intorno a un cortile, con tre sale su due livelli. L’arredamento è un po’ spartano, ma c’è una bellissima stufa in maiolica e si respira un’atmosfera rilassata. È un locale per tutti, molto frequentato da gente del luogo e turisti, con una carta che comprende carne, pesce di fiume, piatti tipici e di stagione preparati con prodotti di alta qualità e freschissimi. Le porzioni sono abbondanti e la “parata di salsicce franconi” non ha niente a che vedere con i Wurst che vengono serviti normalmente nei ristoranti. Per concludere un’ottima cena il proprietario, un tedesco molto simpatico “dal cuore italiano”, consiglia di provare il Kaiserschmankerle, specialità della casa, che accompagnato da un buon bicchiere di Silvaner è la degna conclusione di una giornata tra le vie di Würzburg.

Fotografie: Edvige Meardi e Roberto Vilbi

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