Bandipur, l’eleganza di una città ferma nel passato del Nepal

C’è un posto in Nepal dove il tempo sembra letteralmente essersi fermato e dove si respira un’aria molto diversa rispetto al resto del paese: la cittadina di Bandipur. Ho trascorso un’intera giornata e una notte in questo luogo e la sensazione che ho provato è di essermi ricaricata di pace e tranquillità. Queste sono infatti le due caratteristiche che, a mio parere, possono essere attribuite a questa piccola cittadina adagiata su un alto crinale sopra Dumre.

Una volta arrivati lì è come se tutti avessimo rallentato il ritmo e avessimo iniziato a respirare in modo molto più profondo adeguandoci al clima generale del posto. È una cosa che accade naturalmente, si arriva lì, si inizia a camminare per le sue vie e si viene pervasi dal senso di pace, cosa che non accade in molti posti del mondo.

Le alte case tradizionali che si affacciano sulle vie del centro riportano indietro nel tempo e differenziano molto questa cittadina dagli altri luoghi che ho visitato in Nepal. È come se, così isolata sul suo crinale, Bandipur avesse respinto gli effetti dello sviluppo economico e turistico, mantenendo un’integrità e una sobrietà che le conferiscono un fascino unico.

Inoltre la grande cura con cui sono stati ristrutturato i suoi palazzi settecenteschi e il recupero di edifici abbandonati, convertiti in lodge e caffè, la rendono la città più elegante e curata che io abbia visitato in Nepal. I dehors di ristoranti e alberghi che si affacciano sulle vie lastricate d’ardesia totalmente sgombre da mezzi motorizzati, danno quasi la sensazione di trovarsi in una piccola località europea.

Bandipur, Nepal

Bandipur può essere definita anche un piccolo museo a cielo aperto di cultura newari di cui i nobili edifici di commercianti sono la manifestazione più evidente. Questa cittadina infatti, nei secoli scorsi, era una via carovaniera dall’India verso il Nepal. Oggi gli abitanti sono per lo più contadini anche se è rimasta una quota significativa di commercianti.

Ci sono due momenti della giornata in cui questo posto assume un fascino particolare: l’alba e il tramonto. La posizione elevata privilegiata regala infatti uno splendido panorama sulla pianura e le montagne circostanti che, con le luci del nascere e del calare del sole, acquisisce una rara bellezza. In particolare io sono rimasta incantata dalla vista che mi si è aperta la mattina che ho trascorso qui: mi sono alzata presto e mi sono recata sulla terrazza dell’albergo e mi sono trovata di fronte una soffice coperta di nuvole che celava l’intera pianura lasciando spazio solo alle montagne tutt’intorno. Un modo meraviglioso per iniziare la giornata e soprattutto ho respirato un’atmosfera molto adatta a questo posto perché mi sono sentita come dentro una favola, in un luogo incantato lontano nel tempo e nello spazio.

Bandipur, Nepal

Per godersi i tramonti più belli consiglio invece la salita al tempio di Thani Mai che dista circa una mezz’ora di cammino dal centro del paese. Questo tempio è infatti appollaiato sulla collina di Gurungche e la vista che da qui si può godere è di grande bellezza, sempre grazie allo splendore delle vette himalayane che ne fanno da cornice.

C’è un altro momento di questo mio soggiorno che ricordo con piacere. Eravamo seduti a tavola nel dehor di un ristorante a consumare il nostro pranzo sotto un tiepido sole quando la strada è stata letteralmente invasa da bambini festanti. Le loro belle divise scolastiche lanciano un chiaro messaggio: era l’ora dell’uscita da scuola, momento in cui tutti i bambini di Bandipur, chi correndo, chi tenendosi per mano, chi cantando, facevano ritorno a casa. Con quella gioia che provoca il suono della campanella a tutti i bambini del mondo, in qualunque posto del mondo.

Bandipur, Nepal

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