Isola di Mozambico: il ritmo pacato di un paradiso al largo dell’Africa

A Isola di Mozambico (Ilha de Moçambique), la giornata inizia verso le cinque del mattino e finisce intorno alle otto di sera. Questo non vuol dire che tutti vadano a dormire a quell’ora, ma solo che a quell’ora si considera la giornata terminata. Verso le cinque del pomeriggio, con il tramontare del sole, chiudono i negozi, e dalle otto in poi si ha la sensazione passeggiando per le strade di essere a notte fonda.

Molte famiglie appena sveglie si occupano di rifornirsi dell’acqua necessaria per la giornata. Alle otto di mattina il sole è già alto e il caldo si fa sentire. A quest’ora l’isola è già in piena attività. In Mozambico, come in altre parti dell’Africa, la giornata lavorativa inizia molto presto, verso le sei, e finisce verso mezzogiorno.

Se si deve intraprendere un viaggio con i mezzi pubblici è bene partire intorno alle tre del mattino, perché solo a quell’ora i mezzi fanno il giro dell’isola ed effettuano meno fermate intermedie.

Isola di Mozambico

Verso le cinque o sei tornano i pescatori che sono stati fuori durante la notte, mentre verso le dieci tornano quelli che sono usciti la mattina presto. Infine tra le tre e le quattro del pomeriggio tornano quelli che sono stati fuori tutto il giorno. Ma luoghi dove trovare il pesce sono per me ancora un mistero.

Sull’Isola di Mozambico e nei suoi paraggi ci son due mercati “ufficiali” del  pesce, uno nel quartiere chiamato Makuti e uno sul continente appena dopo il ponte. Altrimenti ci sono alcune spiagge, come quella del Makuti dal lato della costa a cui arrivano i pescherecci a fine giornata. Dato che non c’è un’ora o un luogo preciso per comprare il pesce, i pescatori, se hanno trovato pesci molto grandi, gamberi, calamari, polipo, preferiscono portarli a far vedere nelle case dove sanno avere possibilità di vendere.

Isola di Mozambico

I bambini vanno a scuola in cicli di tre ore: alcuni entrano alle sette ed escono alle dieci, altri entrano alle dieci ed escono all’una… anche se in realtà spesso escono prima.

Dalle nove in poi nelle piazze e sulle strade principali si recano i venditori di strada. Nella piazza davanti al museo si radunano soprattutto signore che vendono cibo, ghiaccioli, bisocotti, acqua fresca, mango, banane o arance, dipende dalla stagione. Quelle che vendono cibo cucinano la sera prima o al mattino molto presto. Poi portano rigorosamente sulla testa il vassoio con il pesce fritto e la mandioca lessa, con i piatti, la bacinella per risciacquarli e una tanica di acqua. Spesso la mama si fa accompagnare da una figlia, un nipote o una sorella più giovane per riuscire a trasportare tutto attraversi i chilometri che deve percorrere sotto il sole.

Dato che la giornata inizia molto presto, ad un certo punto della mattina i lavoratori fanno una pausa per la merenda. A quel punto sono soliti mangiare dei biscotti o pesciolini fritti con mandioca: dipende da quanti soldi hanno e da cosa offre il luogo in cui si trovano.

Isola di Mozambico

L’ora di pranzo è solitamente collocata tra mezzogiorno e mezzogiorno e mezzo. Di fronte al mercato centrale, nelle baracche, ci sono delle signore che vendono piatti di riso o xima (una specie di polenta bianca) con fagioli. Oppure pollo arrosto o tocoasado di pesce o di pollo, carne di capretto in umido, curry di gamberi o calamari… dipende da quello che hanno trovato la mattina facendo la spesa.

Un piatto costa intorno a un euro o due, ed è un modo molto simpatico di immergersi nella quotidianità degli abitanti. Le persone che mangiano lì in genere sono sole, i tavoli sono grandi e tutti si conoscono, quindi i commensali chiacchierano tra loro del più e del meno.

Tra mezzogiorno e le due il caldo è molto forte e l’isola si tranquillizza mano a mano, fino ad arrivare alle 17, quando il buio accompagna le persone a chiudere la giornata. Gli abitanti a quest’ora si ritrovano sul pontile a bere una birra o tornano a casa dalla propria famiglia.

Isola di Mozambico

Le attività ludiche e culturali sono molto poche e limitate essenzialmente ai grandi eventi, e questo credo sia un peccato. Per questo sto cercando di trovare il modo di creare un piccolo centro culturale dove si proiettino film e si facciano teatro e altre attività culturali e didattiche pomeridiane rivolte soprattutto a donne e bambini. Un luogo, per una volta, rivolto soprattutto ai alla gente del posto.

2 commenti su “Isola di Mozambico: il ritmo pacato di un paradiso al largo dell’Africa”

  1. Ciao
    sono sempre stato affascinato dal Mozambico, vorrei poter contattarti per saperne di più e magari poter venire nel posto dove vivi, in modo da raccontare questo magnifico paese e contribuire al tuo progetto.
    Ti sarei grato se tu potessi darmi un indirizzo mail dove poterti scrivere per avere più informazioni.
    Grazie e buona fortuna
    massimo

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