5 cose che mi hanno fatto innamorare di Madeira

Madeira, un’isola così piccola nel bel mezzo dell’Atlantico in grado di offrire qualsiasi cosa il viaggiatore desideri: natura selvaggia, disponibilità delle persone locali, buona cucina.

Profumi, colori, un incontro entusiasmante tra i quattro elementi: l’acqua delle cascate e delle levadas, il vento elemento costante nell’Atlantico, la terra alla base della lussureggiante vegetazione e, infine, il fuoco proveniente dalla lava incandescente che ha dato origine all’isola stessa.

Ma quali sono le cinque cose che mi hanno fatto innamorare di Madeira?

Vereda do Arieiro – Pico Ruivo

Sentiero molto famoso perché collega i due picchi più alti di Madeira, cioè Pico do Arieiro e Pico Ruivo. Il panorama è mozzafiato: valli profonde, pinnacoli, rocce a strapiombo, un mare di nuvole, il verde acceso della vegetazione e vista sull’Oceano Atlantico. Per affrontare questo percorso è importante essere molto allenati. Il consiglio è portarsi delle scorte d’acqua abbondanti per evitare la disidratazione, qualche snack per i cali di zucchero, una giacca a vento in estate e un giubbotto in inverno e, infine, una torcia per affrontare l’oscurità dei tunnel.

2) In cammino verso Pico Ruivo

Isole Desertas

Formano un gruppo di tre isole – Deserta Grande, Bugio e Ilhéu Chão – anch’esse di origine vulcanica. Dal 1990 sono state dichiarate Riserva Naturale per garantire la tutela non solo delle isole stesse, ma anche della colonia di foche monache – lobo marinho in portoghese – specie a grave rischio di estinzione.

Grazie a Madeira for you siamo riusciti ad organizzare un’escursione in barca a vela; partiamo di buon mattino dal porto di Funchal e affrontiamo una traversata di più di due ore con un oceano assai clemente.

Continuiamo la nostra navigazione e, dopo l’avvistamento di due teneri delfini, pian piano le isole appaiono sempre più visibili, con rocce dai colori accesi: dal nero, passando per il rosso sino ad arrivare al giallo. Ancoriamo a qualche metro dalla spiaggia dove si trova la casa in cui vivono in piena solitudine i guardiaparco, che ci offrono qualche spiegazione sulle condizioni della fauna. Le Isole Desertas sono abitate da diverse specie, tra cui la capra selvatica, una specie di tarantola endemica chiamata hogna igens e, ovviamente, la foca monaca.

Non siamo riusciti ad avvistare né la capra selvatica né la tarantola, mentre la foca monaca ha deciso di farci un bel regalo: al termine della visita di una piccola grotta vicina al luogo di approdo appare all’improvviso, curiosa, simpatica e dagli occhi teneri. Non potremo mai dimenticare quel breve, ma intenso incontro.

3-In-partenza-per-le-Isole-Desertas

Santana

Non perdetevi questo grazioso villaggio per visitare le tipiche case rurali. Un tempo utilizzate dai contadini del posto, oggi sono diventate una vera e propria attrazione turistica. È possibile riconoscerle dai loro colori vivaci – prevalentemente il bianco, il rosso e il blu – e dalla loro forma perfettamente triangolare, sormontata da un tetto di paglia. Un piccolo scorcio di un passato non troppo lontano arrivato sino ai nostri giorni.

5) Le tipiche case rurali di Santana

Levada delle 25 Fonti

Uno dei trekking più spettacolari dell’isola, immerso nella lussureggiante foresta di laurissilva. È un percorso di media difficoltà, all’ombra di piante di lauro e di erika. Ai sentieri spianati si alternano punti a strapiombo, messi in sicurezza da alcuni parapetti. Al termine della passeggiata potete rilassarvi all’interno di una piccola gola, al centro della quale c’è un laghetto, alimentato da una cascata maggiore, che occupa il centro della scena e da altre cascate più piccole che danno il nome alla levada. La leggenda vuole che lo sfortunato che decide di immergersi nelle acque del lago delle 25 fonti non riuscirà più a tornare in superficie.

6) Il lago delle 25 fonti al termine dell'omonima levada

Teleférico e Carros do Cesto

I Carros do Cestos sono dei veri e propri cesti di vimini, montati su pattini di legno, prima utilizzati come mezzi di trasporto per arrivare a valle e trainati da due uomini, i correiros, dotati di particolari scarpe che agevolano la frenata; prima di affrontare questa adrenalinica esperienza consiglio di prendere il teleferico per godere della vista mozzafiato dall’alto.

Esistono due funivie a Funchal: il Teleférico do Funchal che collega il centro della città con Monte e il Teleférico do Jardim Botânico, che collega, per l’appunto, il Giardino Botanico di Funchal con Monte – per informazioni sui prezzi e sugli orari è possibile consultare il sito www.madeiracablecar.com.

7) Foto di rito prima della partenza con i Carros do Cestos

Noi abbiamo optato per il secondo perché ci trovavamo nelle sue vicinanze. Sospesi a molti metri di altezza su una vallata, la funivia ci ha lasciato vicino al luogo di partenza dei Carros, ai piedi della Chiesa di Nossa Senhora do Monte.

Il prezzo a persona per la discesa è di 15 €, un po’ caro, ma ne vale veramente la pena.

1 commento su “5 cose che mi hanno fatto innamorare di Madeira”

  1. Wow, complimenti ragazzi!!!! Ci avete incuriositi moltissimo su quest’isola…natura incontaminata, cascate, luoghi unici e spettacolari!!!! Da mettere in preventivo per un futuro viaggio 😉

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