Cosa fare sull’isola di Gozo

L’idea era quella di svegliarsi di buon mattino e partire in direzione Mellieha. È la cosa migliore da fare, se si vuole evitare la ressa estiva che si riversa sull’isola di Gozo. Il Ferry, che parte ogni mezz’ora circa dal porto poco distante da questa cittadina, è gratuito all’andata mentre costa al ritorno 7,50 euro a persona.

Sfortunatamente non riusciamo ad arrivare ad un’ora decente e ci ritroviamo a dover aspettare in coda, sotto il sole cocente che scalda l’auto. Alle dieci e mezzo circa riusciamo finalmente ad imbarcarci. Comino, l’isola disabitata famosa per le sue acque cobalto, la vedremo dal traghetto. Proseguiamo dritti fino a Gozo.

Rabat

Scesi dal Ferry, iniziamo la nostra marcia verso la città più importante dell’isola, Rabat, conosciuta e ribattezzata in Victoria dagli inglesi. Le strade sembrano scorrere attraverso un deserto di roccia. Dopo aver percorso un po’ qua e un po’ la le strade della capitale di Gozo, arriviamo nella zona della Cittadella, una città fortificata costruita in età tardo medievale in cima ad una collina, dal quale si può dominare tutta la città di Rabat.

Iniziamo innanzitutto con una visita alle bancarelle nella piazza antistante, Piazza It-Tokk, dove ci sono svariati ristoranti e bar. L’accesso alla Cittadella avviene tramite una ripida salita ai cui lati si trovano diverse case. Ma la salita è misteriosamente chiusa e una guardia ci dice di fare il giro dall’altra parte. Facile no? Vai di là, mi dice. “Si ma di là dove?” “Over There!” Risponde la guardia scocciata, forse arrivata alla millesima medesima risposta data ai visitatori, indicando un non ben precisato punto alle mie spalle.

Ci avviamo un po’ perplessi in compagnia di una coppia di tedeschi anziani, proseguendo un po’ a caso. Fortuna vuole che incontriamo una signora del posto la quale, sentendomi imprecare in dialetto mi dice “Veneto?” annuisco, “Cerco l’ingresso alla Cittadella” “Semplice! È qua! Venite!”. Ci mostra una salita che sembra avere la pendenza dell’Everest e sulla quale non mi sarei certo mai immaginato di dovermi arrampicare.

Arriviamo in alto stremati ma soddisfatti per essere riusciti ad entrare. All’interno dei primi bastioni, delle piccole terrazze di erba delimitano un sentiero che sale verso una scala che vi farà entrare dentro alla seconda cinta muraria e definitivamente dentro alla piccola città fortificata. Ci sono varie stradine che vi porteranno a vedere Victoria dall’alto.

Oltre a questo, al suo interno l’immancabile Cattedrale che si affaccia sulla piazzetta, i musei del Folklore e della Natura di Gozo, qualche negozio, qualche bar e alcuni ristoranti. Effettuato il giro e vista Rabat dall’alto, ci fermiamo a mangiare in un ristorante con vista panoramica sulla città. Mi mancava provare la cucina maltese, ed allora ecco arrivare due rotoli di vitello con carote e piselli, in un piatto, due bruschette con pomodoro, due pezzi di formaggio di capra fritto con pane, patatine e verdura, accompagnato da una salsa al mango. Devo dire che mi ha sorpreso e spiazzato: da leccarsi i baffi e prezzo non così male, se si considera il luogo e la vista.

Azure Window

La finestra più famosa del Mediterraneo credo si trovi qui. Ci lasciamo alle spalle la Cittadella e Rabat e ci rechiamo alla punta estrema occidentale di Gozo. Una discesa solitaria in mezzo al nulla conduce fino a quasi al mare. È proprio qui che folle di visitatori si riversano ogni giorno per vederla.

Sottoposta costantemente all’azione erosiva dell’acqua e del vento, in seguito al crollo della roccia, al suo interno si è formato un arco che sembra una sorta di finestra sul mare, da cui deriva il nome. Coloro che vengono a visitare la finestra azzurra hanno varie possibilità: salire a bordo di in motoscafo, che in un quarto d’ora e per 15 euro, vi porta ad ammirare la maestosità dell’Azure Window da sotto. C’è poi chi decide di immergersi con bombole, pinne e maschera, oppure chi decide di fare un semplice bagno dagli scogli adiacenti. Altri ancora rinunciano al bagno e vogliono salire in cima alla finestra, seguendo un sentiero quasi invisibile che permette poi di camminarci sopra.

Io invece voglio solo fotografarla e mi spingo sempre più in punta all’isola in quello che sembra un paesaggio lunare, con la sola differenza che qui, in quelli che sembrano dei piccoli crateri, ci potete trovare o dell’acqua o del sale. Il posto non è del tutto abbandonato: c’è un venditore di gelati, granite, acqua e cibi vari nel caso abbiate bisogno.

Marsalforn

Nonostante Malta sia per lo più un’isola rocciosa, è possibile trovare anche qualche spiaggia di sabbia. E se non sapete come chiudere la giornata, vi consiglio di andare a farvi il bagno in una delle poche spiagge sabbiose di Gozo e di tutta Malta. Si trova a Marsalforn, situata a nord dell’isola.

Devo dire che come strutture non ho visto granchè, sembrano vecchie e alcune decadenti, io personalmente non ci andrei in vacanza, ma mare e spiaggiasono tenuti molto bene. L’acqua è trasparente e fresca e la spiaggia è libera e di sabbia grossa e rossa.

Le foto riguardano la cittadella, i due piatti tipici maltesi e l’Azure Window. DI Marsalforn non ho nulla in quanto siamo scesi solo per farci un bagno.

foto di copertina di IVAN 63

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