In viaggio con il cane: da pubblicitario a blogger per rimettersi in gioco

Punto di partenza Mantova, la città del FestivaletteraturaPunto di arrivo Las Palmas, sull’isola di Gran Canaria. Distanza 3500 chilometri.

Mezzo di trasporto una vecchia Toyota Rav 4, nome di battaglia Ronzinante. Percorso attraverso la Costa Azzurra, lungo la costa della Spagna, passando da Barcelona, Valencia, Cartagena, Malaga, Gibilterra sino a Cadice e Huelva per proseguire in nave verso LanzaroteFuerteventuraGran Canaria. Durata del viaggio un mese.

Ma come avviene che un pubblicitario di 47 anni decida di partire per un lungo viaggio con il proprio cane e di dare una svolta alla propria vita e alla propria professione?

Questa è la mia esperienza

Un mercoledì di settembre ricevo l’ennesima telefonata da parte della mia commercialista, una donna precisa, con una voce affilata e la convinzione che la dichiarazione dei redditi è lo specchio dell’anima. La conversazione è come tante altre, una monotona elencazione di adempimenti, nuove regole che si sommano a vecchie regole che contraddicono altre regole. Tuttavia quel giorno accade qualcosa di imprevisto. Dopo anni di crescente insoddisfazione, nella mia mente inizia a farsi strada il sospetto che può esistere una vita migliore, che è possibile in qualche modo rimettere in gioco la mia libertà e dare una possibilità al desiderio sempre più forte di una vita piena e soddisfacente.

Inizio a pensarci, mi documento, ne parlo con degli amici raccogliendo reazioni di ogni genere, compreso un bigliettino fattomi scivolare elegantemente in una tasca con il numero di telefono di un ottimo psicologo, ma dentro di me ormai è scattato l’interruttore. Decido dunque di rimettere mano a tutta la mia vita cercando di immaginare – comunque armato di una buona dose di sana concretezza e ragionevolezza – quali nuove vie avrei potuto esplorare.

L’entusiasmo cresce, ma è anche il momento in cui mille dubbi, resistenze culturali e sociali, limiti mentali e psicologici muovono all’attacco. Spesso siamo noi stessi a porci dei limiti che finiscono per influenzare la nostra esistenza, a volte per pigrizia, altre per limiti oggettivi, altre ancora perché assuefatti all’idea che lasciare il certo per l’incerto sia una mossa da evitare da parte di una persona responsabile.

In questo ribollire di emozioni inizia a prendere forma un vero e proprio progetto di vita, non una fuga dalle responsabilità o peggio dalla realtà, ma piuttosto una ripartenza, ricominciare a vivere con maggior consapevolezza il presente, troppo spesso sacrificato sull’altare di un futuro virtuale e aleatorio.

Nasce quindi l’idea di mettermi alla prova proprio con un viaggio, cercando di ripensare in questa nuova circostanza anche il mio lavoro di comunicatore, lanciando un sfida alla mia pigrizia, alle mie paure, alle mie resistenze più profonde.

Un viaggio nel quale mi accompagnerà l’amico Rufus, un jack russel di tre anni, vivace, intelligente e astuto.

Durante il viaggio tracceremo anche un percorso dog friendly per quanti amano viaggiare con il proprio cane. Essendo io un neofita ho deciso di raccontare e condividere anche la fase organizzativa del viaggio, sia per permettermi di raccogliere suggerimenti ed esperienze di altri viaggiatori, sia per affrontare oltre ai temi più generici del viaggiare anche quelli più specifici che attengono alla presenza di Rufus. Infatti viaggiare con un amico a quattro zampe è un’esperienza che richiede particolari attenzioni e comporta adempimenti che non devono essere sottovalutati.

2 commenti su “In viaggio con il cane: da pubblicitario a blogger per rimettersi in gioco”

  1. che fine hai fatto??? vorrei fare la tua stessa esperienza ed apprezzo qualsiasi tuo suggerimento
    ciao Stefano

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