Guida ai bar e bacari di Venezia: 7 locali da non perdere

Negli ultimi mesi mi è capitato di andare a Venezia con amici e passare qualche ora tra i Bacari di Venezia a bere in compagnia. Non è raro infatti trovare per le calli Veneziane gruppi di amici che bevono vino e mangiano i cosiddetti cicchetti fino a tarda ora. E’ forse l’attività più frequente a Venezia dalle cinque del pomeriggio in poi.

Per tutti quelli che decidessero di recarsi nella città lagunare e cimentarsi con i bacari di Venezia, ci sono alcune cosa da sapere. Innanzitutto lo Spritz. Questa bevanda, per chi non lo sapesse, è di origine Veneta e originariamente era un bicchiere di vino bianco con l’aggiunta di un po’ di acqua. Si è passati poi alla versione con Aperol o Campari o Select, oliva e fetta di arancia. Cosa molto importante: lo spritz non è un cocktail, ma un aperitivo. So che nelle grandi città viene proposto a prezzi anche di sei o sette euro e considerato un cocktail. Bene, da noi in Veneto, si trova al massimo a tre euro, il prezzo medio a Venezia è di due o due euro e cinquanta.

Quando un Veneto entra in un bar e ordina unombrasta ordinando un bicchiere di vino rosso, mentre un bianchetto è il bicchiere di vino bianco. C’è anche chi si beve un birìn, ovvero una birra piccola. Ad accompagnare il bere, di solito ci sono i tanto famosi cicchetti, dei pezzi di pane con al di sopra baccalà o verdure miste oppure dei paninetti farciti con affettato. Una volta erano sempre gratuiti, ora sono il prezzo è di circa un euro e cinquanta l’uno.

Molti credono anche che bere in un bacaro sia entrare nel primo bar e ordinare. Invece tra un bacaro e un’osteria la differenza è netta. La differenza sta nel fatto che il bacaro è caratterizzato da dimensioni molto contenute, possono bastare cinque o sei metri quadri, e i posti a sedere sono limitati o addirittura assenti. Si beve in piedi all’esterno del locale.

Detto questo, dopo vari tour tra bacari di Venezia e osterie, mi sento di potervi consigliare 7 locali dove passare qualche ora a gozzovigliare e sentirvi dei veri veneziani.

1. Rosticceria San Bartolomeo

Da un ristorante situato a venti metri dal Ponte di Rialto ti aspetteresti di dover pagare già dal momento in cui ti siedi. Invece, pur essendo situato a pochi passi da uno dei ponti più belli e famosi del mondo, i prezzi sono decisamente economici. Al di là dei piatti di pesce o tipici veneziani, come i bigoi in salsa – i bucatini in salsa – o al baccalà mantecato, il bancone offre una specialità: questo posto è particolarmente conosciuto per le sue mozzarelle in carrozza, riempite con prosciutto o acciughe. Una mozzarella del genere vi riempie già la pancia al modico prezzo di due euro. Vale la pena andarci solo per questo. Poi se siete affamati e volete mangiare qualcosa, qui fanno anche ristorante, dove al primo piano c’è una sala. Non ve ne pentirete. Si trova vicino a campo San Bartolomeo, in calle de la bissa.

2. Bancogiro

Forse il locale che mi piace di più. Tutto in legno, attraversate Rialto e recatevi verso la fermata di Rialto Mercato, nel sestiere di San Polo, vicino alla Pescheria. E’ un’osteria, dove oltre ad un’ampia scelta di vini, avete anche la possibilità di mangiare dei piatti a base di formaggio. Perchè mi piace così tanto? Perchè mentre sorseggiate il vostro vinello, potete godere di una magnifica vista sul Canal Grande.

3. Barcollo e Mercà

Sono due bacari di Venezia situati a pochi metri l’uno dall’altro. Mentre il Barcollo sembra più un bar della movida milanese, il Mercà è un bacaro vero e proprio. Si trovano in delle piazze forse più importanti per quel che riguarda la scarsa vita notturna veneziana: Campo de la Pescaria. Si trovano vicinissimi al Bancogiro, quindi in qualche metro potrete fare tre tappe.

4. Dai Zemei

Probabilmente il proprietario ha un gemello – zemei in veneto significa gemelli – e sono esposte varie foto di fratelli uguali come due gocce d’acqua. E’ un’ osteria con qualche posto a sedere fuori, si trova in Calle de l’Ogio o de la Rughetta. La sua caratteristica? Ha i cicchetti più vari e buoni di tutta Venezia, a mio avviso. Consigliato.

5. Acqua e mais

Qui vado un po’ off-topic, ma ve lo devo segnalare: non è un bacaro ne un’osteria ne un ristorante. Semplicemente se volete mangiare street food, siete nel posto giusto. Qui vi potete mangiare dei coni ripieni di fritto misto, polpette al pesce o al pollo, pesce fritto in generale e tante altri prodotti tipici veneziani, ovviamente non da seduti, ma a spasso per la città. Prezzi modici ovviamente. Si trova in calle dei Meloni.

6. Osteria Cicchetteria al Bocon Divino

Un bel posticino situato nel luogo forse dove Venezia di sera pullula di vita universitaria: Campo Santa Margherita. La sede della facoltà di lettere si trova a pochi passi e si incontrano spesso ragazzi che, terminati i corsi, si trovano qui per l’aperitivo. Bel locale accogliente e pieno di vita.

7. Bacareto da Lele

Questo secondo me incarna l’essenza vera e propria del bacaro. Se volete vedere il vero bacaro di una volta, dovete recarvi qui. Il locale, se così si può definire visto che lo spazio per i clienti è di due metri quadrati, è gestito da un signore che non credo faccia neanche gli spritz. Si servono ombre, bianchetti e taglieri di cartone con due fette di salame, due di formaggio e quattro bibanesi. I prezzi? Un tagliere un euro e settanta, l’ombra e il bianco dai sessanta centesimi all’euro – ma dove li trovate sti prezzi? –

Ammetto che la qualità del vino non è eccelsa, però per quello che costa, vale l’ultima tappa. Si trova infatti a pochi passi da Piazzale Roma, in fondamenta dei Tolentini e la maggior parte dei clienti, per lo più studenti universitari, si siede a bere sulle scale della Chiesa di San Nicola da Tolentino.

7 commenti su “Guida ai bar e bacari di Venezia: 7 locali da non perdere”

  1. Un paio di precisazioni:
    1. “lo spritz è di origine veneta”…
    Lo credevo anch’io, fino a poco tempo fa. Poi un amico mi ha illuminato sull’origine, che è in realtà triestina, e per la precisione della Trieste asburgica. Nasce dall’esigenza dei militari dislocati dall’Impero, che in quegli anni occupava non solo Trieste ma Venezia e quindi una parte del Veneto, di bersi un bianchetto nella tarda mattinata senza però subirne le possibili conseguenze per il tasso alcoolico. Di lì l’abitudine di chiedere un bianco ma con uno “spritzen”, cioè con uno “spruzzo” di acqua minerale o di soda, per allungarlo e renderlo più dissetante.
    Lo “spritzen” è ancora una modalità di bere austriaco e tedesco, che ancora oggi allungano con lo “spritzen” praticamente ogni cosa che bevono, perfino il succo di mela. Per contagio, lo spritz arriva a essere conosciuto a Venezia (sempre partendo dall’esigenza delle truppe austriache d allungare l’ombra di bianco, e rimane come abitudine in tutto il veneziano. La buccetta di limone era un’opzione, ma piuttosto richiesta e frequente già allora

    2. “bigoi in salsa> “bucatini in salsa”
    Eh no, perdìo! I bucatini non sono bigoi, ma tutt’altro formato di pasta. Il vero “bigoeo” è una sorta di spaghetto, tradizionalmente lungo circa mezzo metro, fatto con farina integrale (scura) mista a segala. Nasce come piatto povero, e allora non esistevano a Venezia né i bucatni né tantomeno gli spaghetti (la pasta la facevano a fianco dei mulini, non alla Barilla o alla Buitoni).
    Esistono ancora ma solo poche sono le aziende che commercializzano i “bigoi” nel formato lungo più o meno originale (le aziende produttrici di pasta nascono solo con l’industrializzazione, e cambiano per esigenze di produzione alcune farine o le modalità di essicazione, che devono oggi essere adatte al trasporto e alla lunga conservazione, cosa che fino ai primi anni del ‘900 non avveniva: la produzione era locale e più o meno giornaliera, così che i bogoi erano sempre prodotti lì dove venivano consumati…)

  2. Confermiamo ogni cosa!
    Soprattutto il nostro affezionato Bacaro Da Lele, meta obbligatoria in ogni nostra visita a Venezia. Noi amiamo anche il bacaro ae do Spade, lo consigliamo!!

  3. Ciao, so che sto per scrivere una bestemmia..ma ho bisongo di questa info. Premessa, prossimamente mi sposo e sto pensando come addio al nubilato di fare il tour dei bacari. Una delle mie testimoni e un’amica non bevono ne vino ne birra..(passano direttamente ai super alcolici o a cose tipo aperol sour).. per loro c’è lo stesso modo di bere qualcosa di alcolico o devono limitarsi ad analcolici? Grazie..

  4. Ciao Martina

    Non ti preoccupare, i Bacardi o bar dove andate sono sempre ben riforniti quindi anche un amaro o un cocktail (tipo mojito) lo trovano.

    Buon divertimento.

    Luca

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