Cosa vedere in Slovenia: dal profumo della Ribolla alla zona di Brda

La Slovenia è simile ad una donna concreta e bellissima, che ama godersi la vita. Terra di vini e di laghi, conta due milioni di abitanti, la maggior parte dei quali ha capito che se si vuol crescere e portare turisti è necessario puntare tutto sulla qualità e sulle bellezze paesaggistiche. La Slovenia è “mossa” come i suoi vini, ha sostanza ed una voglia di mettersi in gioco davvero invidiabile.

Lo abbiamo scoperto in un tour dedicato alla “Dolce Vita”, tra vini del Collio, meraviglie naturalistiche come le grotte di Postumia, ed eccellenti ristoranti a cui andrebbe almeno una stella Michelin!

Il tour inizia su una “Pletna”, una tipica barca a remi che scivola leggera sul lago di Bled mentre la quiete avvolge il paesaggio. I riflessi nitidi della barca che avanza silenziosa, un’isola in mezzo allo specchio d’acqua cristallina, una gradinata in pietra bianca che accoglie il visitatore prima del suo arrivo nella piccola chiesa del XV secolo. Qui tradizione vuole che si suoni la campana per tre volte, esprimendo un desiderio.

Poi, il ritorno sulle sponde per gustare la torta di Bled che ha nel numero 7 la sua quintessenza: la crema va cotta per sette minuti, la sfoglia è ripiegata per sette volte e la forma è di un quadrato che misura sette centimetri per lato. La torta è compatta e deliziosa e la ricetta è ancora quella originale del 1953.

Per il pranzo, consigliamo il ristorante Jezeršek, all’interno del Castello di Bled, con tavole decorate da uccellini di pane, e piatti realizzati con grande amore per il dettaglio. Delicatissima la vellutata di sedano con cardamomo e gambero reale, da provare anche il dolce tipico: LePotica gubana con ripieno!

Se volete dare un tocco romantico al vostro viaggio, non potete invece rinunciare al Glamping by Sava Hotels Bled, un camping di lusso dove le tende sono in realtà piramidi di legno, con un vetro che dà sul bosco. Una vera chicca, supportata da molte idee: la più singolare è sicuramente “Like Lovers do”, dove le coppie avranno a disposizione il libro del kamasutra, spumante ed olio da massaggio nella vasca idromassaggio! Oppure potete optare per una soluzione meno “straordinaria” ma comunque eccellente: il Sava Hoteli Bled, un cinque stelle con tanto di SPA.

Se amate la fiaba di Hansel e Gretel, dovete invece visitare il laboratorio di Lectar, una locanda tradizionale slovena del 1822, dove vengono decorati a mano biscotti a forma di cuore, di casetta, e altre decine di forme. Al piano inferiore, una ragazza in abiti tradizionali spennella di rosso grandi cuori, mentre un’altra li decora con pazienza infinita: un ricciolo qua, un fiorellino là… ecco realizzato un piccolo capolavoro che può anche essere una bomboniera! La locanda è sulla piazza medievale della piccola città di Radovljica, nell’Alta Carniola, dove si trova anche un prezioso negozio di antiquariato e il Museo dell’Apicoltura. In esso è custodita la storia del miele in Slovenia, nei secoli XVIII e XIX , e teche che custodiscono le facciate anteriori delle arnie, tutte dipinte a mano con scene religiose o di quotidianità.

Terra degli Histri, un popolo di discendenza indoeuropea che diede il nome all’Istria, Pirano è un piccolo gioiello che si stende lungo la costa slovena. Circondata da mura costruite probabilmente nel VII secolo, erette per difendersi dagli Slavi, la cittadina era suddivisa in rioni, denominati secondo le porte della città: Mugla, Castello, Campo e Principale. Fra il XIII e il XVIII secolo, l’aumento della popolazione e le floride prospettive economiche richiesero l’edificazione di altre case, ma poiché si doveva costruire nei limiti del promontorio, sbocciarono molte altane sopra i tetti.

Dall’alto della città, sopra una collina, domina la chiesa di San Giorgio, con un campanile che è la copia perfetta (ma ridotta) del campanile di San Marco a Venezia. Un tempo città molto ricca, restano ancora ben dieci chiese di origine medievale tra le sue mura. La piazza è di grande respiro ed è abitata dalla statua del compositore e violinista Giuseppe Tartini (nato nel 1692), che svolse un ruolo importante sotto il profilo culturale della città.

Per avere un’idea di Pirano guardate il video che Marco ha girato con il drone in estate:

Molte sono le soluzioni per alloggiare a Pirano, tra hotel e B&B. Noi siamo stati al Grand Hotel Bernardin, che ha una vista sul mare davvero incantevole e garantisce un’esperienza gourmand notevole al ristorante interno Pečina!

Ma la vera esperienza sensoriale, l’assoluto piacere del palato lo vivrete in due ristoranti d’eccezione. Il primo è Zemono (a Vipava), del più famoso Chef sloveno Tomaž Kavčič: al tavolo abbiamo degustato un’eccezionale carne di manzo, accompagnata da brodo e servita su un tagliere trasformato per l’occasione in un’elegante tavolozza di colori!

Il secondo invece è Gredič, a Ceglo (Dobrovo), nell’incantevole e collinare zona di Brda. Di questo ristorante, custodito in un castello, oltre all’ottima cucina non potete perdervi la visita alle cantine, decisamente suggestive e di stampo contemporaneo.

La Slovenia conta anche ottimi olii (non perdetevi la degustazione all’House of Culture a Šmartno), marmellate fatte in casa e preziosi vini, soprattutto bianchi (ad inizio aprile c’è anche la festa della Ribolla), che vanno degustati con calma, ascoltando gli stessi produttori che raccontano storie di onesta fatica, alla ricerca spasmodica della qualità: dall’azienda agrituristica Barkola, a Lepa Vida (con un’etichetta dal nome geniale: OOO “Out Of Office”), fino alla fattoria Štekar e all’azienda Klinec le uve vengono raccolte a mano, e i vini prodotti sono naturali.

Una citazione la merita anche il Kamp Vrhpolje, un’abitazione senza tempo a Vipava, gestita da una famiglia dinamica, con un giardino dove è possibile piantare tende mentre si sorseggia un calice di vino. Vere delizie da versare nel bicchiere, lasciar decantare e poi degustare… per sentire fino in fondo il sapore della Slovenia!

Credit photo: studio fotografico Devid Rotasperti

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