Parigi, i simboli della città più visitata al mondo

La Ville Lumière, a lungo nei primi del Novecento capitale culturale d’Europa è semplicemente una città che va vista, punto. Almeno questo è quello che mi sono sempre detto.

Dopo aver procrastinato per un po’ questa idea, mi sono deciso e finalmente sono andato, considerata anche la facilità del viaggio e la vicinanza. Partendo da un hotel comodo nel cuore della città che vanta una rete metropolitana efficientissima che copre tutti i nodi principali della capitale transalpina, comincio il mio giro.

Una delle cose che mi ha colpito, è stato scoprire che Parigi è la città più visitata al mondo in molte delle classifiche del settore. In fondo anche se non ci siete mai stati la conoscete già per alcuni dei suoi simboli, per qualche pellicola cinematografia o per qualche documentario un po’ come la grande mela. Ci si imbatte con la sua fama quando ci si trova tra le varie file da compiere prima di accedere ai diversi punti di attrazione della metropoli, file che potete accorciare prenotando via web.

Forte di un melting pot in essere da decenni, è facile orientarsi tra le sue bellissime strade larghe e i suoi tipici quartieri, inoltre non avrete certo difficoltà nel recarvi nei punti di maggiori interesse. Scriverne in un travel blog probabilmente non è una novità visto il blasone ma ogni giro di giostra vale bene un racconto.

Parigi

I simboli di Parigi

Il simbolo internazionale per eccellenza di Parigi, peraltro divenuto anche simbolo del paese stesso è la Tour Eiffel. L’opera monumentale alta 300m (80 metri in meno dell’Empire State Building di New York) e costruita in occasione dell’esposizione universale del 1889 è imponente quanto audace. Dal Trocadero potrete ammirarla seduti sugli scalini della famosa piazza godendo di una vista incredibile, probabilmente il punto migliore da dove osservarla, anche se praticamente la si vede da molti posti, come cardine fondamentale dello skyline di Parigi. Il consiglio è di recarsi li al tramonto aspettando che si accenda, non ve ne pentirete.

Salire in cima costa 17 euro e si prendono due ascensori per arrivarci. Il panorama che troverete ovviamente vale ogni sforzo (anche quello del portafoglio). Come primo punto di interesse certamente non è male. In realtà i punti di osservazione dai quali ammirare questa splendida città sono molti, dalle scale del Sacre Coeur avrete forse la vista migliore, bellissima anche quella che offre l’Arch de Triomphe dalla cima, anche se a mio parere, resta certamente impareggiabile quella dalla colonna di Notre Dame, prezzo per salire 10 euro.

L’edificio, costruito nel 1100 è ancora là, protetto dai gargoyle che vi permetteranno di scattare foto a dir poco meravigliose, immortalando la Ville nel suo splendore.

La Parigi contemporanea

A colpire non è solo la Parigi antica ma anche e soprattutto quella contemporanea. Quella delle tipiche strade da bistrot come nei meravigliosi quartieri latini culla della rivolta studentesca del 1968 oppure quelle dei Champs Èlisées o ancora quella del ponte Alexandre III. In fondo c’è poco da suggerire come nel caso di una visita al Louvre – 15 euro l’ingresso e i cittadini europei fino a 25 anni non pagano. Il monumentale museo è organizzatissimo e suggestivo con le sue piramidi di vetro oggetto delle fantasie di scrittori come Dan Brown.

Parigi

Da non dimenticare neanche il Quay D’Orsay e le Palais de Tokyo. Visitarla in questo periodo non è male anche se l’essenza della città simbolo universale del romanticismo è sicuramente l’autunno caratterizzato da una certa malinconia unica nel suo genere.

Passeggiare tra le sue strade, a bordo della Senna (consiglio i Bateau Mouche), nella zona del Trocadero o in altri dei suoi infinti angoli come quelli in cui trovare ristoranti tipici francesi per deliziose prelibatezze come la raclette, piuttosto che nelle pittoresche stradine di Pigalle – dove si trova il famoso Moulin Rouge – vi darà piacere. Immergersi tra le sue architetture uniche nel loro genere (che conferiscono alla città il suo aspetto così caratteristico e riconoscibile) oppure curiosare a Montmartre nelle strade degli artisti che esibiscono le loro opere, lascia in ogni visitatore il piacere di visitare un posto che poi inevitabilmente sente anche un po’ suo solo per il fatto di esserci stato.

Parigi

Ad attrarre i turisti c’è anche la sua vita notturna – nonostante gli orrendi attentati che l’hanno colpita, la città non ha cambiato le sue abitudini e oggi appare ben protetta. Tra le attrazioni che mi sono limitato a segnalare ritengo doveroso un salto al cimitero Père – Lachaise, dove sono sepolti celebri personaggi come Chopin, Bellini, Oscar Wilde e Maria Callas anche se è ben noto che la maggior parte dei visitatori va nel luogo per commemorare il leader dei Doors Jim Morrison.

Concludendo, ho visitato con grande piacere e stupore Parigi. Nonostante la fama che inevitabilmente l’avvolge è riuscita a stupirmi, rimanendo nel mio cuore e confortandomi sapendo di averla così vicina.

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