4 borghi da vedere in Abruzzo

Da ventisette anni mi divido tra Lombardia e Abruzzo, la mia fortuna? Avere un papà abruzzese. La prima volta che misi piede a Miglianico, un paesino di 4780 anime in collina, famoso per il vino, la festa di San Pantaleone a fine Luglio e la gara podistica Miglianico Tour di metà Agosto, oltre che per aver dato i natali a buona parte della mia famiglia da parte paterna, avevo tre anni e da allora mi riaccoglie quasi ogni estate.

L’Abruzzo non è solo la mia stagione estiva, ma è anche una seconda casa, una sorta di seconda pelle che nel corso degli anni ho imparato ad apprezzare.

Oggi perciò voglio parlarvi di quattro meraviglie nascoste, più o meno, tra mare ed entroterra nella provincia di Chieti.

1 – Ortona: il suo castello aragonese e il cimitero canadese

Una cittadina legata al mare con una storia ben radicata attraverso i secoli. Ortona non è soltanto il luogo dove, dopo la firma dell’armistizio dell’8 Settembre 1943, la famiglia reale partì alla volta di Brindisi, ma è anche il luogo dove si consumò una battaglia tra le più sanguinose della Seconda Guerra Mondiale e casa delle reliquie dell’apostolo Tommaso.

Per una rilassante giornata al mare le spiagge dei Ripari di Giobbe e del Lido Riccio sono quelle che fanno al caso vostro.

Per un pomeriggio culturale, invece, consigliati sono: la basilica di San Tommaso apostolo, il castello aragonese, che domina il mare, restaurato e riaperto al pubblico da qualche anno; il museo della battaglia di Ortona, che ha avvalso la città del nome piccola Stalingrado e il cimitero canadese con 1665 caduti, curato dal Commonwealth e situato in località San Donato.

Se capitate ad Ortona durante la seconda settimana di agosto, potrete gustarvi la Sagra degli Antichi Sapori, che prende il via generalmente attorno ai giorni 9 e 10 del mese e che è in grado di far tornare indietro nel tempo il partecipante tra arti, mestieri e piatti tipici.

Una camminata lungo il Belvedere Francesco Paolo Tosti è quello che poi ci vuole per concludere la visita alla cittadina e rilassarsi ulteriormente, aguzzate poi la vista se lo percorrete tra il tramonto e la sera, potreste scorgere dei gechi.

2 – San Vito Chietino: i trabocchi e il belvedere d’annunziano

Da San Vito Chietino ogni spiaggia è buona per scorgere un trabocco, quelle strutture palafitticole a picco sul mare e di proprietà dei pescatori, che tanto affascinavano D’Annunzio. Alcune di queste strutture si possono scorgere anche ben prima della cittadina marittima, ma è da qui che parte la vera e propria costa dei trabocchi.

Su alcuni di essi il turista può non solo salire per visitare la struttura e godersi l’abbattersi delle onde sui tralicci di legno in completo relax, ascoltando sia il rumore del mare, sia la spiegazione di una guida, ma può anche scegliere di cenare attorniato da questo panorama suggestivo. Personalmente, per quest’ultimo punto, consiglio il Trabocco Punta Cavalluccio.

Da San Vito è poi facilmente raggiungibile il belvedere d’annunziano e Rocca San Giovanni con la splendida basilica di San Giovanni in Venere.

3 – Guardiagrele: tra sise delle monache e la Majella

Guardiagrele non è solo uno dei borghi più belli d’Italia, ma è anche uno dei punti chiave del Parco Nazionale della Majella e una delle cittadine abruzzesi più rinomate per la lavorazione di rame e ferro battuto, numerose sono infatti le botteghe degli artigiani che accolgono il visitatore.

A questo borgo non manca nulla: il duomo, il convento francescano con il chiostro visitabile, un piccolo museo archeologico, una torre medievale, il belvedere. Nel mese di Agosto viene poi organizzata la Mostra sull’Artigianato Artistico Abruzzese, giunta alla 47° edizione e visitabile quest’anno dal 1 al 27 del mese, che accoglie le opere di artisti provenienti da tutta la regione.

Dopo una camminata tra le vie del borgo, una pausa per il palato è d’obbligo ed è bene fermarsi in via Roma, la via più importante del centro cittadino, dove si trovano due antiche pasticcerie e cosa c’è di meglio delle Sise delle Monache per colazione, merenda o digestivo? Trattasi di dolci fatti con crema pasticcera, zucchero a velo e pan di spagna, esaltati anche da D’Annunzio, tanto che nel locale di Palmerio si possono leggere alcune lettere e versi del poeta.

4 – Fara San Martino: patria della De Cecco e del trekking

Sia per godersi la frescura, sia per fare del buon sano trekking, questo è il luogo che fa al caso vostro. Casa della pasta De Cecco e di quella Del Verde – ci sono anche i relativi spacci di fabbrica per chi volesse fermarsi – offre al visitatore un bellissimo scorcio nella natura con le sorgenti del Verde, il centro studi e recupero dei rapaci e le gole del San Martino, meta di camminatori sia esperti che occasionali.

Un percorso tra le montagne, che ospita non solo strabilianti insenature rocciose, ma anche un piccolo, ma suggestivo scavo archeologico di un’abbazia benedettina, quasi del tutto incastonata nella roccia e considerata parte della rete degli eremi celestiniani.

Un piccolo assaggio di Abruzzo per una lunga serie di altri post legati ad esso. Ci vediamo sulla strada!

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