L’incanto di Bonassola in una vacanza ecosostenibile in Liguria

Anche quest’anno un gruppetto di fortunate blogger è stato ospitato presso il Resort La Francesca, nel week end della Festa della donna, così come era accaduto a Rita Mattei, l’ideatrice della mimosa, simbolo della ricorrenza.

Un modo per celebrare la figura della fondatrice Gloria Bortolotti De Poli, scrittrice e giornalista milanese che 30 anni fa ha varato un’idea innovatrice di turismo sostenibile, a contatto con i valori ambientalistici. La struttura, con 55 villette, è ubicata in un’area che si estende per 16 ettari di macchia mediterranea densa di magici profumi e colori, all’interno del Parco naturale regionale del Bracco-Mesco, in una conca che si affaccia su tre piccoli golfi, fra i comuni di Bonassola e Levanto.

Il nome di quello che inizialmente era un villaggio, deriva dalla mulattiera che nel medioevo portava da Portovenere alla Francia, seguendo la costa; si tratta di un’incantevole lembo della Liguria occidentale, lontano dalle vie di comunicazioni poiché la strada asfaltata risale agli inizi degli anni ’60.

Una dimensione ovattata che procura una sensazione di pieno connubio con uno scenario naturalistico di grande pregio in un’area protetta, in cui si trova il cosiddetto “Santuario dei Cetacei”. Un piccolo sentiero cha parte dal ristorante Rosadimare, conduce alla ex ferrovia Genova-Roma, inaugurata  nel 1860 e abbandonata in quanto a binario unico.

Dal 2011, con la creazione di una pista ciclabile e la pedonalizzazione nel tratto Levanto-Bonassola-Framura, è stato restituito un tratto costiero di pregevole bellezza.

Pregio estetico che è possibile ritrovare in alcuni arredi de La Francesca come quelli delle sculture della Galleria “en plein air”, spesso recuperate dai viaggi intercontinentali di Marco, figlio di Gloria, e di sua moglie Giovanna.

Altre particolarità sono le due imponenti colonne di legno con capitelli intarsiati, all’ingresso della sala da pranzo di Rosadimare, provenienti da un antico tempio del Tamil Nadu, nell’India meridionale e sculture antropomorfe in legno d’ulivo di Dodi Bortolotti Rizzoli e un busto di donna in bronzo “Canzone marinara”.

Una musica che eccheggia anche nei egli ex voto marinari di Angelo Arpe, da noi ammirati nella Parrocchiale di Santa Caterina di Bonassola, edificata nella prima metà del ‘500. Le prime notizie che si conoscono di questo grazioso borgo marinaro risalgono alla prima metà del Quattrocento, periodo in cui dipendeva amministrativamente dalla Podesteria di Framura e riguardano Reggimonti e Montaretto, ove era abbondante la produzione di olio, vino e castagne e la popolazione era di 300 abitanti.

Nel corso dell’educational è stato possibile degustare vini delle cantine Vermenting e specialità liguri che hanno fatto assaporare il sapore di una Liguria semplice, ma a tratti selvaggia, come le spettacolari onde del mare ritratte in alcune foto d’autore. Ed è appunto questo a contraddistinguere la peculiarità del Resort, oltre ai profumi della meravigliosa macchia mediterranea e ai colori di suggestivi  tramonti che immergono in scenari fiabeschi di incommensurabile fascino.

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