Visitare Arezzo con i bambini: 5 cose da non perdere

La Toscana è considerata una delle più belle regioni del Belpaese: e non si fa certo fatica a crederlo se si pensa ai suoi paesaggi naturalistici e ai suoi borghi dove la storia ha lasciato indelebili impronte su palazzi, chiese e piazze incantevoli.

Arezzo è una delle più antiche città della Toscana, essendo infatti stata un importante centro etrusco, ed è stata anche la culla di artisti straordinari che hanno lasciato un segno nella storia dell’arte e della letteratura italiana, da Petrarca al Vasari fino a Piero Della Francesca. Trattasi di una cittadina dal notevole patrimonio storico ed architettonico, che si presta ad essere piacevolmente visitata da famiglie, per soddisfare sia gli adulti che i più piccoli.

1 – Il cuore di Arezzo: Piazza Grande

Arezzo sorge a due passi dall’Appennino Tosco-Romagnolo e, dall’alto del colle su cui sorge, guarda le valli Casentino, Valdarno, Valtiberina e Val di Chiana: il paesaggio è quello tipico della campagna toscana, fatto di filari di cipressi alternati a vigneti che ammantano i colli aretini.

Varcate le antiche mura ci si ritrova in un caratteristico centro storico dove l’epoca medioevale sembra non aver lasciato mai l’abitato. Piazza Grande è il simbolo di Arezzo e si presenta come un vasto spiazzo trapezoidale costruito in salita sul quale si affacciano edifici risalenti a diverse epoche storiche. Non c’è luogo migliore per lasciare scorrazzare i più piccoli, mentre, sorseggiando un drink, si ammira la bellezza circostante, ripresa peraltro nel film di Benigni “La vita è bella“: è questa la cornice che fa da sfondo alla mensile Fiera dell’Antiquariato dove la famiglia al completo potrà scoprire ogni genere di merce, a partire da antichi giocattoli, esposta da circa 500 espositori.

La Giostra del Saracino: una gioia per grandi e piccini

Piazza Grande è anche il luogo dove, a giugno e a settembre, va in scena un evento che diletterà grandemente i piccoli visitatori: la Giostra del Saracino. Si tratta di una suggestiva rievocazione delle esercitazioni che un tempo venivano svolte per prepararsi a fronteggiare i mori: i quattro quartieri di Arezzo si sfidano in abiti d’epoca nell’infrangere lo scudo del buratto, prestando però attenzione a non farsi colpire dal fantoccio rappresentante il Saracino. E per chi è rimasto affascinato da questa manifestazione, è d’obbligo una visita al museo dedicato alla Giostra del Saracino del quartiere di Porta Santo Spirito e sito in uno dei bastioni cinquecenteschi che un tempo delimitavano il quartiere stesso: all’interno è possibile ammirare costumi medioevali, vessilli e lance decorate.

L’aspetto artistico di Piazza Grande

Tornando alla splendida Piazza Grande, altrimenti detta Piazza Vasari, spiccano qui la torre merlata di Palazzo Lappoli, le meravigliose Logge del Vasari e la Pieve di Santa Maria: quest’ultima è una chiesa romanica la cui facciata è un tripudio di colonne disposte su tre loggiati ed il cui campanile “delle 100 buche” presenta ben 5 piani con bifore riccamente lavorate.

Un altro edificio simbolo della piazza è il Palazzo della Fraternità dei Laici: si tratta di un luogo perfetto per le famiglie in quanto non solo vengono organizzate qui attività ludiche e ricreative per i più piccoli, ma soprattutto perché custodisce l’orologio astronomico del 1552, che fa sentire quotidianamente la sua presenza coi rintocchi di piccole campane che risuonano per tutta la città.

E’ affascinante assistere durante le visite guidate (gratis per i ragazzi fino ai 14 anni) all’attivazione degli ingranaggi fatta ancora manualmente, lo stesso quadrante è un’opera d’arte, con rappresentata al centro la Terra e intorno la luna ed il sole che le ruotano attorno. La leggenda narra che il creatore Felice da Fossato fosse stato addirittura reso cieco pur di non riprodurre un altro esemplare simile di orologio.

2 – A spasso per le principali chiese di Arezzo

Poco oltre la torre dell’orologio si trova il cosiddetto “Prato”, uno spiazzo panoramico al centro del quale sorge una statua del Petrarca e sul quale si affacciano il Duomo e la Fortezza Medicea costruita tra il IX ed il X secolo.

La Cattedrale dei Santi Pietro e Donato, risalente al XIII secolo, merita una visita per la bellezza custodita al suo interno: tra le slanciate navate spiccano le colorate vetrate del ‘500 realizzate da Guillaume de Marcillat, il bellissimo affresco della Maddalena opera di Piero Della Francesca e la Madonna del Conforto: a proposito di quest’ultima si racconta che nel 1796 era annerita ma in seguito alle suppliche rivoltegli da tre fedeli per salvare la città dal terremoto in atto, la Vergine tornò a splendere e le scosse telluriche cessarono.

Raccontare ai propri figli la storia della vera croce, renderà più interessante la visita in famiglia alla sobria Basilica di S.Francesco: all’interno infatti si trova il gioiello rinascimentale di Piero Della Francesca “La leggenda della Vera Croce”. Gli affreschi raccontano la storia del legno, da quando era un ramoscello messo nella bocca di Adamo privo di vita fino a quando il re Salomone diede ordine di seppellirlo, per poi essere ritrovato dagli israeliti e da questi utilizzato per costruire la croce del Cristo.

3 – Sulle tracce della vedova nera: Matelda

Quale bambino non ama i castelli e le storie di fantasmi? Poppi, splendido borgo medioevale circondato da mura, si trova a solamente 42 km da Arezzo e dunque si presta anche ad essere il bellissimo punto di partenza per emozionanti escursioni in famiglia. È qui infatti che sorge il bel castello dei conti Guidi, con tanto di fossato circostante e mura merlate: un vero castello delle fiabe, di cui sono visitabili la stanza da ballo, la cappella affrescata e le remote segrete dove è stato rinvenuto anche uno scheletro.

Ma questo castello nasconde una tetra leggenda sullo sfondo, che da secoli si tramanda suggestionando grandi e piccini. Una terribile storia racconta della contessa Guidi Matelda che si divertiva ad ammaliare molti uomini che però, in un modo o nell’altro, erano destinati a morire nei sotterranei, tramite botole celanti acuminate lance, per non diffondere i tradimenti della contessa. La cittadinanza si rivoltò contro la donna che fu così murata viva nella torre del diavolo e pare che il suo spettro vaghi ancora tra le mura del castello: si dice che si sveli con vesti bianche e con lamenti da brividi.

4 – Escursioni nella natura

Arezzo è incastonata in un contesto naturalistico assai ricco: per una famiglia è facile ad esempio raggiungere in una ventina di minuti la Riserva Naturale Ponte a Buriano e Penna, simboleggiata dall’imponente Ponte di Buriano del XIII secolo che con le sue grandi arcate solca il fiume Arno. La riserva è nata per proteggere quelle specie di uccelli che scelgono questo luogo per nidificare, quali l’airone, il germano reale e la gallinella d’acqua.

 tuscany photos
Foto di Tuscany Photos

A poco più di 110 km da Arezzo sorge invece un vero e proprio paradiso per gli amanti della natura e per le famiglie che vogliono trascorrere una giornata assolutamente green: si tratta del Parco delle Foreste Casentinesi, dove abbondano boschi di abeti bianchi e antiche faggete, in cui sorgono le belle Cascate dell’Acquacheta, il piccolo Lago degli Idoli sacro agli etruschi di cui molte statuette sono state ritrovate in acqua. Il parco può essere visitato a piedi, in bicicletta oppure a cavallo, alla volta anche di santuari ed eremi tra i quali il santuario francescano della Verna sul Monte Penna immerso nella lussureggiante natura, dove San Francesco nel 1224 ricevette le stimmate dal Signore.

5 – Mangiare ad Arezzo

Dove mangiare bene ad Arezzo? La cucina toscana è una delle più apprezzate, avrete l’imbarazzo della scelta, troverete molti ristoranti di alta qualità dove poter gustare i migliori piatti tipici toscani.

Lascia un commento

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.