Gita in camper a Mantova e nel Parco del Mincio

Bastano le previsione di un weekend con il sole per tirare fuori dal cassetto una gita desiderata da un po’. Eccoci alla volta di Mantova per due giorni di vacanza fantastici. In camper, naturalmente.

La sosta in città è semplice. Vicino allo stadio c’è un enorme parcheggio: basta seguire le indicazioni per il Palazzo del Te. C’è una navetta gratuita nei weekend che ti porta fino in centro oppure se hai il portabici, come noi, prendi le tue biciclette e in 10 minuti (forse anche meno) sei in centro città.

Veduta del Palazzo Ducale in piazza Sordello

La bici è fondamentale se vuoi andare alla scoperta del Parco del Mincio. Ci sono diversi percorsi in base al tempo a disposizione e cosa vedere. Se si desidera si possono affittare le bici con MantovaBikeExperince . Il costo è di 20 euro per adulto e 15 per bici da bambino (l’intera giornata). E’ sufficiente scrivere un’email e prenotare le bici (soprattutto nel caso del bimbo). Il ritiro delle biciclette è presso il bar la ZANZARA, che si trova lungo la pista ciclabile vicino al punto d’imbarco del Lago Superiore.

Mantova e i suoi fiumi: scorcio di un canale medievale detto ‘Rio’

Ebbene sì Mantova ha ben tre laghi: Inferiore, di Mezzo e Superiore. In realtà, io l’ho scoperto solo andandoci. Credevo fosse solo la città del Palazzo Ducale, del Castello dei Gonzaga e della Camera degli sposi del Mantegna (stupenda!). Abbiamo dedicato il sabato pomeriggio alla visita di tutti questi monumenti.

La famosa camera degli Sposi di Andrea Mantegna

Il costo del biglietto cumulativo è di 12 euro. In biglietteria ci dicono che un paio d’ore sono sufficienti. Ci fidiamo e così entriamo alle 17 consapevoli che alle 19.00 chiude tutto. Purtroppo le ore volano e alla fine dobbiamo correre verso l’uscita, mentre i custodi chiudono le porte del palazzo.

Consiglio: programmate per la visita almeno 3 ore.

In serata abbiamo approfittato della consegna a domicilio di una pizzeria d’asporto e abbiamo mangiato in camper. Dopo cena ci siamo messi di nuovo in sella per un gelato in centro. La nostra gelateria preferita ( confermata anche il giorno successivo) è stata la Gelateria Rosa in via Verdi . La bontà del gelato è sicuramente confermata dalla gente che vedrai in coda a qualsiasi ora del giorno.

La domenica mattina per colazione abbiamo optato per la Casa del Pane, sempre in via Verdi, molto buona nella varietà ma secondo noi non tanto nella freschezza delle brioche. Sbrisolona da assaggiare, ne vale sempre la pena.

Meta del giorno è Grazie, piccolo paesino famoso per il suo santuario a 6 km da Mantova. Imbocchiamo così la pista ciclabile. Mentre siamo fermi ad una fontana, per fare un po’ di scorta di acqua, incrociamo un signore che ci suggerisce di seguire un percorso sterrato, ma fattibile anche in bici. In effetti è una bella dritta: il sentiero fiancheggia il lago ed è tutto immerso nel verde. In una giornata di caldo come la nostra è l’ideale.

Arrivati a Grazie entriamo nel santuario. Una chiesa così non l’avevamo mai vista. Tutta internamente ricoperta da sculture di legno. Statue ex-voto davvero particolari. Una scoperta, davvero da visitare.

Fiancheggiando la chiesa scopriamo un sentiero che scende verso il lago. Ecco trovati i famosi barcaioli del Mincio  che organizzano escursioni fluviali di un’ora o un’ora e mezza sul lago. Noi ne approfittiamo per pranzare nella fantastica area picnic, usufruire dei bagni e prendere un ottimo caffè dopo pranzo.

Imbarcadero sul fiume Mincio

Verso il primo pomeriggio ritorniamo a Mantova attraverso la pista ciclabile che fiancheggia la strada statale. Arriviamo giusto in tempo per una merenda con il gelato, montiamo le bici sul camper e ci mettiamo in viaggio verso casa. Con una promessa nel cuore: ritornare appena possibile per vivere di più questa città meravigliosa.

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