Centrale Montemartini: Roma tra arte antica e industria moderna

Se a Roma si vuole visitare una straordinaria collezione di arte antica ammirando contemporaneamente le grandezze di un polo industriale d’epoca, basterà recarsi sulla via Ostiense nel Museo Comunale della Centrale Montemartini!

Inaugurata il 30 Giugno del 1912, fu il primo impianto elettrico pubblico per la produzione di energia elettrica realizzato nella città di Roma e fu intitolata a Giovanni Montemartini, economista italiano, all’epoca assessore al tecnologico.

Ma perchè fu così importante?

La sua importanza fu grandissima: grazie alle caldaie a vapore prima e ai motori Diesel poi, fornendo energia elettrica a gran parte della città di Roma per molto tempo. Negli anni ‘60 del secolo scorso, la produzione di energia elettrica venne interrotta a causa dell’impianto ormai obsoleto per il quale non risultava più conveniente investire ulteriori risorse. Nel 1997, in occasione di un’ampia ristrutturazione che ha interessato i Musei Capitolini, alcune sculture furono temporaneamente trasferite all’interno della Centrale Montemartini per allestire una mostra, creando un dialogo tra archeologia classica ed archeologia industriale.

Lo splendido spazio museale, concepito quindi inizialmente come temporaneo, dal 2005 è stato invece confermato come sede permanente delle collezioni di più recente acquisizione dei Capitolini. Queste furono esposte sapientemente all’interno di quelle che erano la sala delle colonne a pian terreno e le sale delle caldaie e delle macchine al primo piano dell’ex centrale elettrica, creando uno straordinario dialogo tra antico e moderno.

Il museo ospita una varietà infinita di opere: dalle tombe e dagli oggetti funebri che svelano interessanti curiosità sull’antico mondo dei morti, ai preziosi mosaici rinvenuti nelle sontuose domus, immerse nei verdi giardini dei colli romani; dai ritratti di uomini e donne illustri, a quelle di semplici liberti; dalle possenti statue di divinità ai lussuosi arredi delle tenute imperiali.

Sculture celebri

Tra le sculture più celebri qui esposte, veri e propri capolavori dell’arte antica, ci sono la statua di Agrippina Minore in basanite, materiale assai raffinato utilizzato solo per ritratti illustri; il famoso Togato Barberini, statua di uomo romano ritratto nel costume tipico dell’epoca, mentre sostiene con le braccia i ritratti dei suoi antenati; e ancora la colossale testa e alcuni frammenti (piede e braccio) della statua delle dea Fortuna, rinvenuta nei pressi di uno dei templi repubblicani dell’area sacra di Largo di Torre Argentina. Questi resti sono veramente enormi perché si trattava molto probabilmente di un acrolito, una statua gigantesca realizzata in marmo nelle parti nude, in legno nella struttura portante e impreziosita poi con vari materiali nelle vesti e nelle decorazioni!

Particolarmente suggestivi sono i resti rinvenuti nella sepoltura di una fanciulla chiamata Crepereia Tryphaena, deposta insieme a piccoli gioielli e alla tenera bambolina in avorio, probabilmente sua preferita compagna di giochi. Opera simbolo del museo è poi la deliziosa statua della musa Polimnia, avvolta romanticamente nel suo lungo mantello, con aria sognante e ritratta con una perfezione stilistica davvero unica!

Ma non mancano le curiosità come la ricostruzione del frontone del Tempio di Apollo Sosiano, così chiamato dal nome del suo restauratore, Gaio Sosio. I resti delle statue che componevano la scena di Amazzonomachia – la lotta dei Greci contro il mitico popolo femminile delle Amazzoni – sono oggi ritenute veri e propri originali greci, giunti a Roma per decorare il famoso tempio, posto accanto al Teatro di Marcello. Ultima sorpresa: all’interno del Museo è oggi possibile ammirare le sontuose carrozze del treno di papa Pio IX! Quale altra città può offrire così tanta bellezza in un unico luogo?

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