Consigli per un weekend in Valchiavenna: il nostro tour in e-bike

La sveglia suona di buon mattino. Precisamente alle tre. Stava ufficialmente iniziando il nostro tour in Valchiavenna, una zona a nord ovest della Valtellina in Lombardia.

Alle dieci arriviamo a Milano e come se non ci fossimo accorti del lungo viaggio in treno – le poche ore di sonno iniziavano a farsi sentire – partiamo in van alla volta di Madesimo. Nel giro di poco il paesaggio cambia. Abbandoniamo i grandi mostri di cemento di Milano e accogliamo ad occhi spalancati spazi verdi e alte montagne. A farci compagnia per qualche chilometro il Lago di Novate Mezzola.

Iniziano i tornanti. Ad ogni metro le cime montuose si fanno più maestose. Cascate enormi si gettano a valle. Stiamo per affrontare la parte più spettacolare del nostro percorso che da Chiavenna ci porterà a Madesimo.

Strette gallerie scavate nella nuda roccia, tornanti e un panorama tipicamente alpino ci hanno dato il benvenuto nel piccolo paese di Madesimo.

MADESIMO E IL SUO BIKE PARK

Madesimo ci ha subito rapiti. Ordinata e colorata dai tantissimi fiori che abbelliscono le vie del paese, è un’oasi di pace e tranquillità immersa nella splendida cornice delle Alpi Retiche.

Ad accoglierci lo staff di Discover Madesimo, gentilissimo e attento ad ogni nostra esigenza. Ci sistemiamo nell’Hotel Capriolo, un pranzo veloce presso il Ristorante Soldanella e subito pronti con tuta e protezioni per affrontare i sentieri di downhill del Madebike di Madesimo.

Pronti per affrontare i percorsi di downhill
Pronti per affrontare i percorsi di downhill

Arriviamo in cima ad Alpe Groppera grazie alla telecabina Larici e con un po’ di esitazione ci buttiamo in pista. Tra salti, cadute e risate le nostre tre ore passano immediatamente.

Ringraziamo i ragazzi di Madeforfun per la pazienza, non tanto verso Christian, che ha affrontato il percorso come se lo facesse da una vita, ma verso di me e la mia sbadataggine!

INFO SUL MADEBIKE

Il Madebike di Madesimo ha aperto i battenti nel 2011. Conta sei percorsi di downhill che si snodano per più di sette chilometri, suddivisi per grado di difficoltà.

Lungo i percorsi del Madepark di Madesimo
Lungo i percorsi del Madepark di Madesimo

Il bike park apre da giugno a settembre. Lo staff di Madeforfun Madesimo è a disposizione dei bikers esperti e non per il noleggio bici e tutta l’attrezzatura necessaria per affrontare in completa sicurezza i percorsi.

Per info e prenotazioni potete contattarli al numero +39 333 7071870 oppure alla mail [email protected]

SECONDO GIORNO: ALLA SCOPERTA DEI DINTORNI DI MADESIMO IN E-BIKE

Il secondo giorno la Valchiavenna ci accoglie con un sole splendente. Con il Team Adventure Madesimo siamo andati in e-bike alla scoperta dei dintorni di Madesimo.

DA MOTTA A FRACISCIO

Dopo un’abbondante colazione raggiungiamo il piccolo paesino di Motta dove ad attenderci ci sono le nostre e-bike, messe gentilmente a disposizione dal Team Adventure Madesimo.

Un po’ di rodaggio prima di affrontare la giornata e siamo subito in pista. Lo sterrato è difficile da affrontare quando si hanno davanti panorami emozionanti come quelli della Valchiavenna. Le cime ancora innevate brillano alla luce del sole, gli altipiani dal verde intenso precedono dolcemente le ampie vallate.

Lungo il sentiero ciclabile di Fraciscio
Lungo il sentiero ciclabile di Fraciscio

È il silenzio a prevalere interrotto solo dalle nostre biciclette e dalle voci stupite dalla bellezza che ci circondava. Partiamo da Motta Alta e la nostra prima tappa è la ciclabile di Fraciscio. Quest’ultima prende il nome dall’omonimo paese – punto di arrivo della ciclabile – che appare come un piccolo agglomerato di casettine dai tetti in ardesia a 1300 metri di altitudine, posto nel territorio di Campodolcino.

La vista sulla vallata è spettacolare. Il tutto è sormontato e quasi abbracciato dagli oltre 3100 metri del meraviglioso e possente Pizzo Stella.

IL LAGO AZZURRO E LA MADONNA D’EUROPA

Scendiamo nuovamente lungo la ciclabile di Fraciscio e iniziamo a pedalare tra i campi in pendenza. Tra qualche caduta generale del gruppo stile “Buttati che è morbido”, arriviamo in un luogo incantato: il Lago Azzurro.

Lago Azzurro, Motta Alta
Lago Azzurro, Motta Alta

Tipico specchio d’acqua alpino, le sue tonalità verdi-azzurre ben si sposano con le chiome sempreverdi degli abeti che lo circondano. A terminare questo quadro paesaggistico i bellissimi rododendri in fiore e il riflesso delle cime innevate tra le acque del lago.

A malincuore abbandoniamo quel piccolo angolo di paradiso per dirigerci alla Madonna d’Europa.

Madonna d'Europa
Madonna d’Europa

L’opera, chiamata da Don Luigi Re Vergine delle Vette, doveva essere posizionata inizialmente sul Pizzo Stella, una vetta molto importante dal punto di vista orografico. A causa dell’impossibilità nel suo posizionamento, si decise di sistemarla sulla vetta della Serenissima. Correva l’anno 1957.

Oggi al di sotto del monumento c’è un altare e una cripta in ricordo dei caduti europei dell’ultimo conflitto mondiale. Il centro di questo luogo sacro, invece, ospita le spoglie di Don Luigi Re, deceduto nel 1965 e conosciuto ai molti per aver aiutato numerosi ebrei a fuggire dalla mano assassina dei tedeschi.

DA ALPE GROPPERA AL SENTIERO DEGLI ANDOSSI

Continuiamo la nostra passeggiata tra i sentieri ciclabili della Valchiavenna fino ad Alpe Groppera, in località Larici dove iniziano le piste per il downhill. Anche in questo punto gli alpeggi si sprecano. Ci fermiamo nei pressi di un torrente per fare delle foto. L’acqua è ghiacciata ma rinfrescante.

La fame inizia a farsi sentire. Siamo in ritardo sulla tabella di marcia quindi in sella alle nostre e-bike scendiamo a Madesimo per imboccare il Sentiero degli Andossi.

Tra brevi salite, tornanti e vacche al pascolo arriviamo nei pressi della Chiesa di San Rocco. Troviamo una bella sorpresa: un pic-nic gourmet organizzato e preparato nei minimi dettagli dai gentilissimi ragazzi del Ristorante La Capriata.

Pic-nic gourmet ad alta quota
Pic-nic gourmet ad alta quota

Cornetti salati farciti con formaggi dell’alpe, miele locale, salumi e la buonissima trota salmonata con mirtilli. Ma il tempo non è a nostro favore e dobbiamo rimetterci subito in sella per arrivare a Montespluga. Il Sentiero degli Andossi in questo punto si fa spettacolare. Sembra di stare in un paesaggio surreale.

Paesaggio lungo il Sentiero degli Andossi
Paesaggio lungo il Sentiero degli Andossi

I prati cullati dal dolce vento ci fanno compagnia durante il nostro tragitto. Le alte vette delle Alpi Retiche ci circondavano come in un dolce abbraccio.

MONTESPLUGA 

A un certo punto davanti ai nostri occhi una diga immensa, conosciuta come Diga dello Spluga. Costruita nel 1931, è una vera opera colossale fatta artigianalmente. Ogni singola pietra è stata lavorata a mano e sistemata con precisione millimetrica.

Il Lago di Montespluga, quindi, è un bacino artificiale che conserva la sua bellezza ed è, ormai, divenuto parte integrante del paesaggio circostante. Sarà il nostro punto di riferimento per arrivare all’ultima tappa della giornata, il tranquillo paesino di Montespluga. Percorriamo per qualche chilometro la SS36 con il lago alla nostra sinistra e in poco meno di un quarto d’ora arriviamo a destinazione. Montespluga è un centro adatto al relax e agli amanti della montagna.

Ci troviamo in Alta Valchiavenna a poco meno di tre chilometri dal confine con la Svizzera.

Il Lago di Montespluga

Finalmente possiamo sgranchirci un po’ le gambe e godere di una birra fresca vista lago presso il Ristorante Pizzeria La Capriata.

TERZO GIORNO: CHIAVENNA E IL SENTIERO DEL TRACCIOLINO

Il terzo giorno lasciamo Madesimo per dirigerci più a valle a Chiavenna.

Grazie a Chiavenna Turismo e al Team Adventure Madesimo siamo andati in e-bike alla scoperta di un sentiero molto particolare: il Sentiero del Tracciolino. Ricavato in parte da una vecchia ferrovia dismessa utilizzata in passato per il trasporto di materiali utilizzati per la costruzione di una diga, ha una lunghezza di 10 chilometri e corre ad un’altezza costante di più di 900 metri tra la Val Codera e la Valle dei Ratti.

Il Sentiero del Tracciolino
Il Sentiero del Tracciolino

Rappresenta una spettacolare opera di ingegneria. Tunnel scavati nella roccia, belvedere vertiginosi, ponti sospesi e la costante presenza dei binari ormai consumati dal passare del tempo.

Il panorama che ci ha accompagnato per il sentiero percorso ci ha incantati. Sotto di noi una parte della Valchiavenna con il Lago di Novate Mezzola e sullo sfondo un ramo del ben più famoso Lago di Como.

Panorama dal Sentiero del Tracciolino
Panorama dal Sentiero del Tracciolino

Un’esperienza particolare che vale la pena vivere per le caratteristiche del tracciato davvero uniche, che al momento abbiamo trovato solo a Madeira in Portogallo.

Se decidete di percorrere il Sentiero del Tracciolino, un consiglio è quello di portare una torcia perché la maggior parte delle gallerie non sono dotate di illuminazione artificiale.

COSA MANGIARE IN VALCHIAVENNA

Il nostro weekend è trascorso in maniera attiva in Valchiavenna, ma di certo non siamo morti di fame.

Tra i piatti locali quelli che per noi hanno riscosso maggior successo sono:

I pizzoccheri della Valtellina

Tipici pizzoccheri della Valtellina (Foto di Valtellina Turismo)
Tipici pizzoccheri della Valtellina (Foto di Valtellina Turismo)

Primo piatto tradizionale della Valtellina, quindi della Valchiavenna, è oggi conosciuto in tutto il Mondo per la sua bontà e la lavorazione. Hanno un colore grigio-marrone perché ottenuti dall’impasto di farina di grano saraceno e farina di frumento. Sono normalmente serviti con patate, burro, formaggi e verza.

Le crêpes della Pasticceria “Pasta fresca”

Crêpes della Pasticceria “Pasta fresca”
Crêpes della Pasticceria “Pasta fresca”

Anche se non sono un prodotto tipico della Valchiavenna, vale la pena assaggiare le crêpes di questo piccolo negozio al centro di Madesimo. Dopo aver affrontato i sentieri del downhill sono ottime per riprendere le forze.

La slinzega della Valchiavenna e i formaggi della Casera di Motta Alta

Slinzega della Valchiavenna e formaggi della Casera di Motta Alta
Slinzega della Valchiavenna e formaggi della Casera di Motta Alta

La slinzega della Valchiavenna è un salume dalla forma allungata, che si distingue dalla tradizionale brisaola per la pezzatura più piccola, la stagionatura e l’affumicatura. I formaggi che abbiamo assaggiato erano a pasta morbida, dal sapore delicato, quindi non troppo stagionati.

I pizzoccheri della “Val di Giust” e il risotto mantecato ai mirtilli dell’Alpe

Pizzoccheri della “Val di Giust” e risotto mantecato ai mirtilli dell’Alpe
Pizzoccheri della “Val di Giust” e risotto mantecato ai mirtilli dell’Alpe

I primi sono i classici pizzoccheri bianchi della Valchiavenna, fatti con farina di frumento e serviti con burro e formaggi locali fusi. Il secondo è un piatto molto delicato che ha stuzzicato il nostro palato.

I tradizionali pizzoccheri della Valtellina IGP li abbiamo mangiati presso il ristorante dell’Hotel Capriolo dove stavamo soggiornando. Gli ultimi due piatti ci sono stati sapientemente preparati dall’Albergo Ristorante Bucaneve.

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