Crypta Balbi a Roma. Il museo che non ti aspetti

Per gli amanti della Roma sotterranea, la sede del Museo Nazionale Romano della Crypta Balbi è un luogo assolutamente da visitare! Situato tra piazza Venezia e Largo di Torre Argentina, presenta infatti l’opportunità di compiere un vero e proprio viaggio in verticale per andare alla scoperta della storia millenaria della città.

Il museo ha questo curioso nome – Crypta Balbi – perché è proprio qui, nei pressi dell’attuale via delle Botteghe Oscure, che Balbo, un importante uomo politico della Roma augustea, decise di edificare, come regalo al popolo romano, un nuovo teatro cittadino.

Accanto vi erano poi una grande esedra con al centro una nicchia ed un portico quadrangolare, la crypta vera e propria, un ambiente di svago e riparo a disposizione del pubblico durante le pause tra gli spettacoli. E’ proprio scendendo nei sotterranei del museo che sarà possibile ammirare parte dei resti di questo imponente complesso: una serie di muri perimetrali della grande Crypta divenuti poi ottime fondazioni per le strutture posteriori.

La visita al museo segue un ordine cronologico e quindi, dopo le strutture di epoca romana, ci sono quelle della Roma medievale, quando cioè nella zona iniziarono a sorgere piccoli complessi cimiteriali; piccole chiese con conventi, come quella di Santa Maria Domine Rose e San Lorenzo in Pallacinis, entrambe oggi scomparse; fino ad una vera e propria fortezza, il Castrum Aureum, trasformato poi in Trullum, una piazza per il mercato, intorno alla quale fiorirono botteghe e attività artigianali, che si installarono all’interno dei vani dell’antica Crypta.

E’ per questo che la strada dove oggi sorge il museo si chiama via delle Botteghe Oscure! Il viaggio indietro nel tempo continua poi con il Rinascimento, quando la città iniziò ad essere ricostruita grazie agli interventi dei pontefici, soprattutto tra il XV e XVI secolo. Sono questi gli anni in cui furono ripristinati i vecchi acquedotti, vennero aperte nuove strade e furono costruite nuove chiese.

Il Monastero di Santa Maria Domine Rose venne soppiantato da un nuovo edificio, la Chiesa di Santa Caterina, che ospitò fino ai primi anni del Novecento, il Conservatorio delle Vergini Miserabili, giovani fanciulle salvate dalla strada e riabilitate ad una nuova vita. Compiendo poi un grande passo in avanti durante i secoli, si giunge all’epoca moderna, quando durante il periodo fascista Roma subì radicali trasformazioni.

Fu qui per esempio che si pensò di costruire la sede della Banca d’Italia, ma il progetto non ebbe seguito e nel vuoto creatosi a causa delle distruzioni – e mai colmato dal nuovo edificio – si intrapresero negli anni ‘80 del secolo scorso una serie di campagne di scavo grazie alle quali si riportarono alla luce millenni di storia, che vennero subito raccontati con la realizzazione di questo interessante museo!

Maggiori informazioni su questo museo le trovate qui

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