In bici, in solitaria, in Sud America: la storia di Beatrice

Da viaggiatori, ci piace condividere esperienze di viaggio e avventure di altri viaggiatori. Non sempre però nel mondo dei social si trovano “veri viaggiatori” o “avventurieri” come ci piace definire quelle persone che escono dall’ordinario e si avventurano per l’appunto in viaggi autentici e insoliti, che li portano in zone remote del pianeta a diretto contatto con culture e usanze del posto.

È questo il caso di Beatrice Filippini un infermiera di terapia intensiva. A 27 anni, mentre lavorava a Londra, decise di licenziarsi per inseguire un sogno: pedalare lungo le strade del Sud America. In 10 mesi ha percorso in solitaria oltre 11.500 km.

Partendo dalla punta più a nord della Colombia è arrivata fin dove la strada più australe del mondo si interrompe (Puerto Williams, Cile). Il tutto con quella bici che l’accompagnava dai tempi dell’università: una bici pieghevole rossa a 3 marce.

Dopo pochi giorni di viaggio è stata addirittura derubata del proprio zaino. Ma non ha demorso: ripartendo con un bagaglio minimo, ha proseguito il viaggio attraversato le Ande (fino ad arrivare a 5.000m di altezza), Amazonia, deserti di sabbia e sale, Patagonia e Terra del Fuoco.

Da meta percorso in poi ha cercato di ridurre il suo impatto ambientale quasi a 0: ha infatti mangiato prodotti di scarto dei negozi e supermercati e ha dormito sempre in tenda. Ha supportato i costi del proprio viaggio cucinando e vendendo Empanadas nelle piazze dove si fermava.

Beatrice, viaggiando, ha sperimentato in prima persona l’accoglienza, la solidarietà e la bontà delle popolo Sud Americano.

Ma non si è fermato qui: al rientro da questo viaggio ha deciso di scrivere anche un libro – PedalAnde – Dovere racconta le avventure di questo viaggio. Il libro è stato finito di stampare il 19 Aprile 2019. Tutti i proventi delle vendite del libro, al netto delle spese sostenute, saranno devoluti all’Associazione “La Gomena ODV” per la realizzazione di una casa di accoglienza a Kiev (Ucraina) aperta a tutti: bambini, handicappati, profughi, poveri e emarginati della città. L’obiettivo è  quello di raccogliere 400.000€.

Di seguito le parole di Beatrice

Nel 2017 mi sono licenziata. Sono partita per il Sud America.

Pedalando in solitaria dalla Colombia fino alla punta più australe del continente (11.500 km).

Ho viaggiato con la bici che avevo da una vita, una pieghevole rossa 3 marce.

Ho cercato di viaggiare a impatto 0, pedalando, dormendo con la tenda, mangiando cibo di scarto dei negozi.

Più che la storia di un viaggio in bici, è stato un viaggio nelle vite degli altri. Un viaggio interiore e attraverso la natura. Senza protezioni dalla pioggia, dal vento, dal caldo, dal freddo, dalla paura e dalla felicità.

Ero sola ma non mi sono mai sentita tale, senza gli incredibili aiuti ricevuti non sarei mai arrivata.

Un viaggio che mi ha cambiato completamente. Che mi ha insegnato a vivere con l’essenziale, rispettando gli altri e la natura.

Non ci sono limiti. Se non quelli che ci prefissiamo. Il finale poi dipende poco da noi.

Buon vento di coda a tutti!

Lascia un commento

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.