Roma e i Musei Capitolini: arte e storia sul Campidoglio

Se si desidera visitare la città di Roma, sicuramente si entrerà nell’area archeologica del Colosseo, del Palatino e del Foro Romano o nei Musei Vaticani, ma c’è un altro luogo straordinario in grado di stupire il visitatore: i Musei Capitolini!

Musei Capitolini

Proprio in piazza del Campidoglio si trova infatti il museo più antico del mondo: è qui che nel 1471 papa Sisto IV della Rovere, per celebrare il suo sodalizio con la città, decise di regalare ai “romani” alcuni bronzi della collezione privata pontificia esposta al Laterano, pezzi che furono allestiti nei palazzi del Campidoglio, formando così il primo nucleo dei Musei Capitolini.

Tra le opere donate figurano la Lupa Capitolina, lo Spinario e i frammenti della statua in bronzo di Costantino.

Una collezione che continuò a crescere durante il corso dei secoli, arricchendosi di vari capolavori artistici di epoca romana ma non solo. Il “contenitore” stesso infatti, e cioè i tre edifici in cui si sviluppano oggi i musei, è un’opera architettonica di eccezionale valore anche perché fu progettata nel XVI secolo dal genio di Michelangelo, sebbene la realizzazione vera e propria si debba ad altri architetti.

Palazzo dei Senatori, attuale sede del Comune di Roma, sorge al di sopra del Tabularium, l’antico archivio di Stato di epoca romana.

Palazzo dei Conservatori, un tempo sede della magistratura cittadina, presenta in alcune sale i resti delle imponenti fondazioni del Tempio di Giove Capitolino.

Palazzo Nuovo fu realizzato tra fine Cinquecento e inizi del Seicento, speculare a quello dei Conservatori proprio per ospitare l’ormai grandissima collezione di antichità.

Rientra poi oggi nel percorso di visita anche un quarto edificio, Palazzo Caffarelli, antica residenza nobiliare, destinata a mostre ed esposizioni temporanee.

Tra i grandi capolavori qui esposti, oltre ai già citati bronzi, vi sono la statua equestre di Marco Aurelio (di cui al centro di piazza del Campidoglio vediamo oggi una copia); l’Ercole in bronzo dorato; il Galata Morente una delle più famose e straordinarie opere dell’antichità e ovviamente la raffinata Venere Capitolina.

Curiosità

I musei presentano al visitatore anche qualche divertente curiosità: a Palazzo Nuovo è possibile scoprire i volti degli antichi poeti e filosofi, degli imperatori e delle matrone romane grazie alle due sale tematiche in cui sono esposti numerosi busti che li ritraggono. Passeggiando poi lungo la galleria sotterranea di Palazzo Senatorio – collegamento diretto tra Palazzo dei Conservatori e Palazzo Nuovo – si possono ammirare le iscrizioni lapidarie qui poste fino a giungere ad uno degli affacci più suggestivi della città sull’intera area del Foro Romano.

Ma non solo antichità

I Musei Capitolini possono emozionare anche gli appassionati di storia dell’arte grazie alla presenza della Pinacoteca Capitolina. Fortemente voluta da papa Benedetto XIV nel corso del 1700, presenta una collezione straordinaria, piena di capolavori, com il San Sebastiano di Guido Reni, la pala di Santa Petronilla del Guercino, il Battesimo di Cristo di Tiziano, Romolo e Remo di Pieter Paul Rubens, il Ratto delle Sabine e il ritratto di Urbano VIII di Pietro da Cortona ed ovviamente le due opere di Caravaggio, La Buona Ventura e il San Giovanni Battista.

Saluta infine il visitatore all’uscita di Palazzo Nuovo, la celebre fontana con la statua di Marforio, ben noto in passato perché appartenente ad una delle Statue Parlanti di Roma che, insieme a Pasquino e alla Congrega degli Arguti, regalava ai romani satire pungenti contro i potenti del tempo, tramite versi anonimi, scritti su dei cartelli.

Un esempio? Sembra che Marforio un giorno, durante l’occupazione francese, abbia chiesto a Pasquino: “Ma i Francesi sono tutti ladri?” e che Pasquino abbia così risposto: “Tutti no, ma Bona Parte!”

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