Fico Eataly World Bologna Recensioni

Parlando con un amico che lavora per un’agenzia di viaggi inglese, mi spiegava che la nuova tendenza è quella di programmare tour a tema: per stagioni operistiche o musicali, per visitare i luoghi delle più importanti battaglie storiche o accompagnati da un archeologo per scoprire siti antichi e semidimenticati….

Sicuramente l’Italia vanta il primato dei viaggi per l’enogastronomia, dalle Langhe con i suoi preziosi vini, formaggi e tartufi, al Veneto con il Prosecco, gli asparagi e il baccalà.

Fico a Bologna – La fabbrica contadina dei prodotti d’eccellenza italiani

Ma per chi non avesse tanto tempo, può fare una full immersion in tutto questo visitando Fico a Bologna, la fabbrica contadina dei prodotti d’eccellenza nostrani.

Nasce dalla passione per il patrimonio della biodiversità agroalimentare italiana e per non perdere preziose tradizioni come quella delle “sfogline”, signore che tirano a mano la sfoglia per la pasta all’uovo e che qui si possono vedere all’opera con i loro mattarelli.

Costi

L’ingresso è gratuito, si paga solo il pargheggio a partire da dopo le 2 ore di permanenza.

Prima di entrare nella struttura ti accolgono gli orti, sia quello delle verdure stagionali, che quello delle erbe aromatiche e una piccola selezione di animali delle razze da cortile italiane in via d’estinzione, tra cui i robusti cavalli emiliani che un tempo erano usati per i lavori agricoli ed ora fanno mostra di sè negli agriturismi, le vacche rosse reggiane che producono il latte per il migliore e più tipico Parmigiano Reggiano e i bei buoi maremmani dalle lunghe corna.

C è anche un piccolo frutteto, alcune serre e una preziosa tartufaia.

Cosa Aspettarsi

L’ingresso nello stabilimento è poi un non sapere dove andare per vedere le varie specialità.

Ci sono tour guidati ed eventi ad ogni ora, io, per esempio, ho assistito a quello della creazione dei biscotti e dei minipanettoni della Balocco.

Poi mi son girata e ho fatto un tuffo nel passato con la ditta Fabbri, quella delle amarene con il gambo da decorare i cocktail, per fermarmi, poi, poco più in là, a gustarmi una cassatina siciliana.

E’ un viaggio nel viaggio, dal Trentino alla Calabria, dove puoi comprare e mangiare di tutto in un mix di gusti regionali che solo qui puoi sperimentare, passando da un piatto di cannederli trentini, ad una battuta di fassona piemontese, per finire con un cannolo di Noto.

Cosa si trova

I negozi e i ristoranti propongono di tutto, non c’è che l’imbarazzo della scelta.

  • C’è la pasta di Grignano fatta rigorosamente a mano, e venduta in coloratissime confezioni.
  • C’è la pizzeria napoletana Rosso Pomodoro con tanto di Sofia Loren scollacciata ed urlante in un video tratto dal film “ L’oro di Napoli”
  • C’è il regno dei formaggi piemontesi e la cantina che propone più di 100 tipi di vino d’ogni luogo
  • E poi l’Emilia e le Marche con i loro salumi
  • Lo stand di Sua Maestà il Parmigiano Reggiano
  • La Calabria del peperoncino e della nduia.

Quali eventi scegliere

Tra gli eventi a cui assistere si annotano le sopracitate “sfogline” al lavoro, la filatura della mozzarella di bufala, la produzione dei confetti abruzzesi di Sulmona confezionati come bouquet di fiori.

Come è ribadito in vari cartelloni: “ In un unico luogo puoi conoscere ed imparare la cultura, le tradizioni e i mestieri che fanno del cibo italiano il più rinomato nel mondo”.

E se si pensa alla biodiversità del nostro stato compreso tra mari, colline, pianure e montagne, basti pensare che da noi esistono 1000 specie solo di mele e che in Piemonte si producono più di trenta formaggi di tipo diverso!

Per citare Paolo Conte “ coi Francesi che s’incazzano che le balle ancor gli girano”, abbiamo ampiamente battuto la Francia con le vendite mondiali del nostro Prosecco sul loro Champagne e molti giovani laureati decidono di dedicarsi all’agricoltura ed all’allevamento in modo cosapevole, dinamico e biologico, nel rispetto dei cicli della natura.

Le grandi monocolture lasciamole a Russia e Usa, il nostro futuro è nell’eccellenza e questo FICO l’ha capito molto bene, a mio parere.

Visita con i bambini

Inoltre è un luogo adatto ai bambini, che propone attività didattiche, nonchè piccoli trattori e biciclette con cui scorazzare in tutta sicurezza.

Certo, per chi può permetterselo, è sicuramente meglio farsi un bel weekend alla ricerca delle varie specialità, godendosi anche il paesaggio e la cultura che le hanno prodotte, ma FICO resta una buona alternativa, anche perchè a me è risultato divertente, oltre che istruttivo, questo giro nel supermarket italiano più di nicchia e colorato che ci sia.

2 commenti su “Fico Eataly World Bologna Recensioni”

  1. “Fico”è uno SCHIFO. Semplicemente una grassa macchina con grassi marchi che vengono (per fortuna) sempre meno ingrassati da sempre meno persone.
    Se avessero dato spazio ai piccoli artigiani avrebbero fatto bingo, ma così è solo una grottesca parodia di un centro commerciale.

  2. Hai perfettamente ragione.. alla fine siamo alle solite: multinazionali che controllano questo mercato, spacciandosi per quello che non sono..

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