Nonostante abiti a Reggio Emilia e per tutti gli emiliani sia una conseguenza naturale trascorre vacanze tempo libero in romagna, io non avevo mai avuto tale occasione. Le mie origini marchigiane mi hanno fatto trascorrere solitamente le vacanze marittime un po’ più a sud.
Ho così racconto di buon grado l’invito del Hotel San Salvador di Bellaria Igea Marina per poter verificare anche di persona la tanto narrata ospitalità romagnola.

Prima di parlare di questo hotel e della sua filosofia di accoglienza, non è scontato ripensare al momento che tutti noi ci troviamo a vivere e le scelte e/o limitazioni che questa condizione sanitaria grave ci fa ripensare.
Dopo mesi di chiusura causa COVID 19, il turismo e la vita di tutti noi si stanno piano piano rimettendo il moto, con tanto timore e con gli occhi puntati sul concetto di sicurezza.
Se le vacanze sono un diritto a cui tendiamo ed attendiamo, per quest’anno, anch’esse sembrano essere una opzione e tante sono le variabili.
In primis economiche perchè lo stop ha inciso ed incide pesantemente sul budget di tante famiglie; ma anche gli oggettivi limiti con cui siamo chiamati a misurarci: blocchi di voli per diversi paesi, maggiori controlli, timore che le precauzioni non bastino.
Eppure la Romagna, tutto sommato, può risultare anche in questa situazione una risposta vincente: non c’è da dimenticare che qui la gente è fiera ed operosa e riesce sempre a rialzarsi e accogliere con il sorriso.
Vediamo come in questo caso.

Hotel San Salvador ci accoglie un lunedì mattina di fine giugno. Ormai la macchina del turismo sta partendo, le linee guida per poter fare anche le vacanze sono state dettate e la famiglia Poggi, che dal 1968 da il benvenuto ai vacanzieri, non sembra aver avuto grandi problemi ad adeguarsi.
L’hotel e gli spazi annessi hanno per fortuna dimensioni tali che distanze e precauzioni non sono difficilmente applicabili. Percorsi, igienizzanti, collocazioni dedicate sono evidenti ed alla necessaria portata di tutti. Ogni cosa è stata adeguata, sopratutto nell’area ristorante, vero punto di forza dell’hotel di cui parlerò successivamente.
Le stanze abbracciano diverse categorie e dunque anche differenti prezzi sono dotate di tutti i servizi con qualità ovviamente variabile.

La distanza dal mare è veramente di pochi metri e l’hotel ha un servizio convenzione con un lido molto ben attrezzato e con una particolare attenzione della distanza fra i bagnanti. Credo di non aver mai trascorso al mare il mio tempo così ben lontana dai miei vicini questo in un momento in cui il distanziamento sociale è fondamentale e ci può aiutare ad orientare la scelta di una vacanza.

L’hotel possiede anche dei posti auto compresi nei pacchetti e per raggiungerli siamo state scortate dalla macchina dell’hotel.
Per le famiglie con bambini l’area giochi interna e l’animazione baby dance ed animatrice ha un valore aggiunto. Vengono anche organizzate serate a tema per in bambini e l’attenzione per loro si vede in tanti particolari, partendo dal menù che contempla per i più piccoli tantissime scelte.

Il ristorante come accennavo è un valore aggiunto che va oltre i modi di dire per quanto veri sulla Romagna. E’ un pò la filosofia di vita di questo hotel, della famiglia Poggi che da due generazioni cresce con amore la propria attività riversando su di essa i valori che possiede rispetto alla propria terra e che ora rientra dentro una nomenclatura più grande: green.

L’attenzione per l’ecologia ed il bio è presente in tanti particolari del hotel: dall’uso di materiale mono uso re-ciclabile, alla possibilità di usare acqua micro filtrata ricaricando la borraccia gadget con il logo del hotel evitando di consumare plastica, alla vera punta di diamante della loro ricettività che è la cucina.
L’hotel San Salvador non ha semplicemente una cucina varia, buona, ricca tipicamente romagnola… ciò che si mangia di frutta e verdura proviene dal proprio orto esattamente come quando andiamo a casa di qualcuno che coltiva con amore il proprio pezzettino di terra e con passione ti offre i frutti decantando sforzi e piacere provato nel vedere dal seme alla tavola il proprio lavoro.

Tutta la famiglia si prodiga non solo nella gestione ed innovazione dell’hotel ma anche nella coltivazione del suo orto che detta il menù assieme a pesce e carne. Tantissima la varietà e le possibilità per tutti. Qui i vegani saranno felici nel mangiare polpettine di verdure come l’amante del pesce assaggerà ottima frittura fresca con tempura.
In due giorni e 4 pasti +2 colazioni ho visto passare pietanze che ricordano la cucina della nonna, l’orto del nonno e i ristoranti di cui andiamo a caccia la domenica.
Ogni piatto viene servito in una modalità self service ma in sicurezza. I banconi sono schermati da plexiglas ed il personale impatta anche più volte ciò che viene richiesto. Ogni pasto ha almeno un piatto di pasta fresca fatto a mano. Dalle tagliatelle al ragù, ai ravioli con il formaggio di fossa, ogni giorno qui può essere domenica.
In hotel ci sono anche servizi extra ovviamente a pagamento come quello massaggi, svolto da personale competente che a chiamata può donare una coccolare anch’essa in sicurezza in camere adibite a tale mansione.
La struttura si trova prossima alla zona pedonale e di sera, anche con bambini è possibile passeggiare alla ricerca di un pò di fresco.

La sua vicinanza a Ravenna, Rimini, San Marino ed i confini con le Marche, lo rendono un punto nevralgico per eventuali escursioni culturali e naturalistiche.
Nel corso della mia permanenza tutto il personale si è mostrato attento, con discrezione ha saputo raccogliere le nostre esigenze anche ricercando prodotti tipici che avremmo voluto portare a casa.
Molti dei clienti erano di ritorno, cioè gente che ama soggiornare per un po’ di tempo ogni anno qui e, anche quest’anno, nonostante o forse soprattutto grazie all’emergenza sanitaria, ha voluto confermare, appena potuto, la loro vacanza certi che le norme di sicurezza siano state applicate oltretutto sempre con il sorriso e l’ottimismo della gente di Romagna, che non si smentisce mai.

Insegnante di professione, turista per passione, fotografa per diletto. Amo sognare e progettare i miei viaggi come un modo per conoscere e scoprire me stessa. Parecchi i viaggi fatti, molti di più quelli ancora da fare e da raccontare.