A spasso con l’Antiviaggiatore – Il libro

Questa è la storia di più di mezza vita di viaggi, e prende il via all’inizio dei ruggenti anni Ottanta, con Carlo studente universitario in giro in InterRail sui treni d’Europa, carico di uno quei buffi ma comodissimi zaini con l’impalcatura in metallo leggero e l’alloggio a incastro per il sacco a pelo in basso: allora si usava così, e anche quei treni oggi voi li trovereste buffi, con i loro vagoni divisi in scompartimenti chiusi come vere camerette, e quelle grandi griglie per i bagagli in cima, dove il sacco a pelo, se eri un tantino atletico e dotato di un certo senso dell’equilibrio, ce lo potevi stendere e dormirci discretamente a treno in corsa.

Del resto, soldi per dormire fuori dal treno non ce n‘erano molti, per noi backpackers dell’epoca, dunque era normale che il vagone ci facesse spesso e volentieri da ostello, sfruttando le lunghe corse notturne e, durante il giorno, visitando due città a ping pong: oggi qui, domani lì, dopodomani qui, il giorno dopo lì, ti addormentavi partito dalla città uno e ti svegliavi nella città due, e poi viceversa, a patto di aver avuto ben cura di sceglierle distanti otto/dieci ore di treno l’una dall’altra.

Figo, no? Diremmo oggi. Un po’ schizzato, certo, ma figo.

I primi anni di lavoro

Poi vennero i primi anni di lavoro e di carriera – ce n’erano, di occasioni di lavoro per i giovani, a fine anni Ottanta, sembra secoli fa, a pensarci oggi – e i viaggi di Carlo si presero un bella pausa, limitati o cancellati da altre priorità.

Gli anni ’90

Per riprendere a metà anni novanta, in tutt’altro mood e tutt’altre vesti da quelle hippy e new wave, toccando stavolta, insieme con Giuliana, sofisticate destinazioni metropolitane di cultura, tendenza, avanguardie. In piena linea con il loro stile di coppia e con lo spirito nuovo di quei tempi.

L’arrivo dei figli

Nasce il bambino, nuovo stop: passa ancora qualche altro anno, siamo nei primi Duemila.

Carlo, che nel frattempo ha abbandonato tensioni e stress aziendali a favore di occupazioni di profilo artistico più vicine alla sua storica sensibilità personale – e anche perché il mondo pare aver adesso decisamente svoltato in quella direzione – riprende a viaggiare da solo per esplorare mete di grande natura e grandi paesaggi, che a Giuliana interessano poco, e a lui invece sempre di più.

Oggi

E così, anno dopo anno, decennio dopo decennio, siamo arrivati ad oggi, e quei percorsi attraverso il mondo di ieri, complici le ultime magie del web, si sono frattanto trasformati ancora in qualcosa d’altro: dei diari di viaggio vintage, un blog, un canale YouTube, ma soprattutto un personaggio che è una vera e propria nuova controidentità di Carlo: l’antiviaggiatore.

Tutto viene rivissuto e riraccontato come facesse parte di un lungo film, il cui protagonista è stavolta questo alter ego che, come in ogni storia liberamente adattata dal vero che si rispetti, snocciola pillole di cultura del viaggio e della tolleranza.

Fino alla pubblicazione di questo nuovo libro – è uno scrittore, Carlo, adesso, dimenticavo di dirvelo – questa raccolta di racconti “A spasso con l’antiviaggiatore” (cliccateci su, dài), dove il viaggio è diventato una scusa per parlare di noi, di vita che scorre, di emozioni, di scelte importanti.

il libro A spasso con l'Antiviaggiatore

E, uscito il libro, ancora altre novità e altre svolte: nel corso della campagna promozionale affidata alla professionista dell’animazione Marylu’ Lallo (fate la sua conoscenza cliccando qui sul suo nome), succede incredibilmente qualcos’altro ancora: Carlo si trasforma addirittura in… un pupazzetto in esemplare unico fuori commercio (carino, no?)

carlo crescitelli con il libro A spasso con l'Antiviaggiatore

..mentre sprazzi in versione animata delle sue storie compaiono nel booktrailer del libro (forte anche quello, vero?).

Booktrailer “A SPASSO CON L’ANTIVIAGGIATORE” colonna sonora: “Pop Goes the Weasel” by Kevin MacLeod link – licenses: Creative Commons.

Beh, che dire? Non è da tutti trasformarsi pian piano in cartone animato: prima di me c’era riuscito soltanto Maurizio Nichetti in “Volere Volare” (se magari non ne sapete nulla, guardate a lui com’andata cliccando qui sul titolo di quel suo vecchio film), ed io quindi vado decisamente molto orgoglioso di questo mio nuovo, originalissimo look. Così come sarò assai lusingato se, proprio come avete sempre fatto sinora con curiosità e affetto sia qui su questo blog che nella vita reale e altrove in rete, continuerete a leggermi e a seguirmi anche in libreria. Perché cose importanti da dirci ne abbiamo eccome, e ancora ne avremo, potete giurarci! 

A spasso con l'Antiviaggiatore

La video intervista

E per concludere, ecco l’intervista che ho fatto a Carlo qualche settimana fa: una chiacchierata tra amici e un modo per conoscere ancora meglio Carlo, come uomo, viaggiatore e autore. Buona visione..

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