Cosa fare e vedere a Firenze se si viaggia da soli

Firenze è stata la mia prima meta in solitaria. La città dell’arte, della cultura e del buon cibo, caratterizzata da un’accoglienza che solo i toscani sono in grado di offrire.

Perché ho scelto Firenze? Perché volevo iniziare a piccoli passi. Ci sono persone che, come primo viaggio in solitaria, scelgono destinazioni dall’altra parte del mondo. Io invece, conoscendomi e sulla nota del famoso buon senso, ho preferito mettermi alla prova optando per una città vicina, affollata e che avevo già visitato moltissimi anni addietro durante la classica “toccata e fuga”.

Inoltre, è una città semplice da raggiungere in treno e la stazione è a pochi minuti a piedi dal centro storico.

Il bello di viaggiare da sola è la totale libertà di impostare la vacanza come meglio credo. Visitare le attrazioni più gettonate è giusto, se non doveroso; ma a volte è bello viversi davvero la città che ci ospita, attraverso i suoi vicoli, i profumi, i sapori, l’artigianato locale, il vociare dei venditori nei mercati, i tramonti, i posti insoliti.

Per la prima volta ho voluto essere una Viaggiatrice e non la classica Turista.

Piazzale Michelangelo

Prima tappa del mio viaggio. Questo Piazzale è il punto panoramico principale sulla città ed è collocato a sud del centro storico di Firenze, su una collina. È raggiungibile sia a piedi in 30 minuti circa, partendo dal centro città e salendo le “Rampe del Poggi”le scalinate che partono da Piazza Poggi nel quartiere di San Niccolò, ma anche in bus e auto.

Naturalmente, io volevo andarci a piedi: sapevo che con il caldo sarebbe stato faticoso, ma ero consapevole che sarei stata ricompensata da una vista sulla città veramente mozzafiato (al tramonto è qualcosa di unico).

Consiglio sempre di visitare le città camminando. Usare i propri piedi ci consente di scorgere scorci e dettagli che magari non avremmo mai visto, privandoci così di meraviglie nascoste e del piacere di scoprirle. Anche se stancante, si viene sempre ben ricompensati.

Piazzale Michelangelo

Campanile di Giotto

Il Campanile di Giotto è la torre campanaria della Cattedrale di Santa Maria del Fiore, in Piazza del Duomo.

La salita, con i suoi quasi 85 m di altezza e i 400 scalini circa, è stata la mia iniziazione: salire sulle torri diventerà la mia personale tradizione durante tutti i miei viaggi.

La salita è faticosa, lo ammetto. Gli spazi sono stretti e bisogna stare in fila, alternando chi scende e chi sale.

Scalino dopo scalino, mi maledicevo per le mie idee assurde, il caldo, il sudore, la fatica. Ma una volta arrivata in cima il cuore mi è scoppiato di felicità: che emozione, sembrava di toccare la cupola del Brunelleschi con un dito.

Vista l’alta affluenza, consiglio di prenotare in anticipo la visita, in maniera tale da poter scegliere la fascia oraria che preferite.

Campanile di Giotto

Galleria dell’Accademia

Situata vicino all’Accademia delle Belle Arti, questa Galleria espone collezioni illustri di capolavori pittorici, sculture e strumenti musicali.

Subito dopo l’ingresso, sul fondo della Galleria si innalza nella sua eleganza e maestosità il celebre David di Michelangelo. Lo si può ammirare da tutte le prospettive. Ricordo di essermi seduta a riempirmi gli occhi di cotanta perfezione.

Vista l’alta affluenza, consiglio di prenotare in anticipo la visita. Nei Weekend la prenotazione è obbligatoria.

Galleria dell’Accademia

Mercato Centrale e Mercato di San Lorenzo

“Se ti sporchi mentre mangi il lampredotto, significa che lo stai mangiando nel modo giusto”. Così mi disse il Lampredottaio, ormai diventato di fiducia.

Con i suoi profumi e colori, il Mercato Centrale è ubicato in una struttura al chiuso ricca di botteghe dove ci si può sedere per assaporare gli autentici sapori toscani, quelli che hanno soddisfatto anche il mio cuore e la mia mente, scambiando “du ciance” con i venditori locali.

Per pranzare è sicuramente il posto ideale. Si può accedere da più ingressi che danno sulle vie che circondano la struttura ed è aperto tutti i giorni.

Mercato Centrale firenze

Attorno all’edificio invece, si trova il mercato all’aperto di San Lorenzo (vicino all’omonima Basilica) che offre souvenirs, articoli in pelle e abbigliamento. Le bancarelle sono collocate ai lati della strada ed è sempre molto affollato.

In questa zona vi sono anche ulteriori botteghe e negozi di prodotti tipici e di artigianato locale.

Di fronte alla Basilica vi sono alcuni negozi interessanti di calzature in cuoio fatte a mano.

Piazza della Signoria e Palazzo Vecchio

L’incantevole Piazza della Signoria, con Palazzo Vecchio e la Fontana del Nettuno, è stata lo spettacolo principale di alcuni miei pranzi a base di schiacciate toscane. Seduta attorno alla Loggia della Signoria, mentre mangiavo, ammiravo la bellezza della Piazza, la maestosità di Palazzo Vecchio e l’andirivieni della gente. 

Palazzo Vecchio fu residenza di Cosimo I De Medici, ad oggi è la Sede del Comune fiorentino e simbolo della città.

Merita sicuramente una visita, il famoso Salone dei Cinquecento è qualcosa di sublime. Interamente affrescato e con un soffitto a cassettoni dipinto, questo Salone è una dimostrazione di maestosità.

Salone dei Cinquecento firenze

A Palazzo Vecchio si accede direttamente da Piazza Signoria. È possibile visitare anche la Torre di Arnolfo.

Vista l’alta affluenza, consiglio di prenotare in anticipo la visita.

Palazzo Vecchio firenze

Ponte Vecchio

È il ponte più antico della città ed è considerato patrimonio artistico nazionale.

Le numerose botteghe presenti su entrambi i lati del Ponte e che si affacciano sul passaggio centrale, esaltano l’artigianato locale il quale rappresenta un altro modo unico di conoscere appieno una città e le sue tradizioni.

Di sera invece, tra luci e colori caldi e l’immancabile riflesso sul fiume Arno, si trasforma in uno scenario romantico e protagonista di innumerevoli scatti fotografici.

Palazzo Vecchio firenze di sera
ponte vecchio firenze

Con questo semplice viaggio in solitaria, “ho aperto le danze”. Ho veramente capito che è più difficile a dirsi che a farsi.

Spesso non intraprendiamo un viaggio per paure inesistenti, pensando che sia difficile ogni cosa: organizzarlo, orientarsi, prendere i mezzi, trovare l’hotel e le attrazioni. In realtà, non è così. Viaggiare da soli ci porta ad essere sicuramente più vigili, prestiamo maggiore attenzione ai dettagli, aumenta l’istinto e la capacità di orientarsi è al massimo. Qualità che si sviluppano automaticamente per il puro spirito di sopravvivenza: siamo da soli, non potendo contare su qualcuno, dobbiamo necessariamente arrangiarci.

Ed è bello, incredibilmente bello.

Perdermi a Firenze è stato qualcosa di impagabile. Anzi, perdermi è qualcosa di impagabile. Anche se sola, non mi sono mai sentita tale. La soddisfazione verso me stessa mi ha sempre accompagnata.

Da soli si possono fare innumerevoli cose. Per cui vai, perditi, scopri, buttati, goditi il viaggio ed ogni momento. 

Perché viaggio da sola

Non hai paura?

Questa è la domanda che mi viene posta più spesso, in particolare dalle donne.

La paura è comprensibile, vista l’attuale società. Tuttavia, non poteva continuare ad essere la causa delle rinunce ai miei desideri.

Non mi fido. E se mi capita qualcosa, chi chiamo? Chi può aiutarmi?

Come se non fossi in grado di agire da sola, di difendermi e soprattutto di usare il buon senso. Quella finta necessità di dover sempre avere una spalla su cui appoggiarmi iniziava a starmi stretta.

Quando ho deciso di fare il mio primo viaggio in solitaria, era agosto. Caldo, caldissimo. Tutti già in vacanza o in procinto di andarci. E io a casa in balia di un cambio lavoro e di tutto quello che esso comporta.

Volevo andare via. Ma dove? E soprattutto, con chi? Con me stessa, perché no?!

E così è cominciata la mia avventura: una volta abbattuto il muro della paura eretto dalla mia mente, non mi ha fermata più nessuno.

2 commenti su “Cosa fare e vedere a Firenze se si viaggia da soli”

  1. Cosa dire, se non grazie e complimenti per aver condiviso questo tuo primo viaggio, da come lo racconti, nei dettagli e nei piccoli particolari, si capisce che per te deve essere stato qualcosa di unico e raro, tant’è che sei riuscita a farmelo vivere come se l’avessi fatto io.
    Il tuo “guru” una volta ha scritto per cosa eravamo grati, be io posso dire di essere grato per averti conosciuta.
    Grazie e… al prossimo “viaggio”.

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