2 giorni a Gerusalemme – Cosa vedere e dove dormire

Gerusalemme è un’esperienza. Gerusalemme è un insieme di emozioni, religioni, idee, quartieri, contrasti.

Ho visitato per 2 giorni Gerusalemme (e altri due solo per dormirci) eppure la percezione del tempo vissuto è maggiore di quello effettivo. In termini di bellezza e scoperta il tempo sembra essere stato relativo. Un baluardo di storia che attende d’esser svelata dagli occhi dei turisti, seppur passeggeri.

Reduci di una vacanza di mare a Tel Aviv, Gerusalemme è stato un mondo da scoprire a piedi macinando chilometri, superando muri e quartieri.

Primo giorno

Non appena arrivati abbiamo cercato il più possibile di non perdere tempo e accompagnati dalle immancabili scarpette da ginnastica ci siamo diretti verso Mamila Street (molto carina e vicina all’idea di strada dello shopping a cui siamo abituati in Italia).

La città vecchia

Come primo accesso alla città vecchia, data la vicinanza a Jaffa Street, siamo partiti dall’antica Porta di Giaffa. Da qui è stato un profondo viaggio, personalmente anche spirituale, tra mondi e quartieri diversi e “divisi” con confini netti e labili contemporaneamente.

Porta di Giaffa a gerusalemme
Porta di Giaffa

Dalla Porta di Giaffa, solo una tra le sette, la Torre di David sembra essere lì per accogliere il continuo fluire di visitatori mentre la sera si trasforma in un palcoscenico con uno spettacolo di luci che racconta la storia di Gerusalemme.

La nostra visita nella Città Vecchia è iniziata, in realtà, un po’ per caso facendoci trasportare da suggestioni e curiosità fino a ritrovarci a percorrere a ritroso la Via Dolorosa, ossia dal quartiere cristiano, più in particolare dalla Basilica del Santo Sepolcro.

tappa della via dolorosa a gerusalemme
Tappa della Via Dolorosa

Giunti alla Basilica ho percepito del tutto la sensazione di essere dinanzi ad uno dei luoghi più importanti per la religione cristiana. Entrarci e attraversare le ultime cinque stazioni della Via Dolorosa è un cammino del tutto soggettivo, per il suo valore religioso e storico.

Per me è stato un turbinio di emozioni, così come ogni tappa… fino ad arrivare alla prima, passando per il quartiere musulmano.

Basilica del Santo Sepolcro
Basilica del Santo Sepolcro

Da lì una buona spremuta di melograno ci ha consentito di proseguire fino ad arrivare al quartiere ebraico, molto esteso. E’ stato strano ritrovarsi tra una strada e l’altra ad assaporare continuamente il piacere della scoperta. Dietro ad ogni via, passando nei vari quartieri, vi sono caratteristiche che rispecchiano culture diverse che inevitabilmente fanno parte insieme del vissuto di Gerusalemme.

Il Muro Occidentale

Dopo aver percorso il quartiere ebraico siamo giunti al Muro Occidentale. Per accedere allo spazio antistante è necessario passare alcuni controlli (di routine per visitare determinati luoghi sacri). La differenza netta tra il Muro Occidentale e la Cupola della Roccia qui sembra dissolversi ma solo architettonicamente. Tutto il resto lo si percepisce allontanandosi cercando una visione dall’alto, completa. Così è avvenuto il mio primo approccio con questo luogo così importante per la religione ebraica: prima con un certo distacco per la potenza spirituale che emanano le stesse persone in preghiera fino poi ad avvicinarmi e isolarmi nella riflessione.

Cupola della Roccia a gerusalemme
Cupola della Roccia

Il Muro Occidentale rimane sempre aperto, è suggestiva infatti anche una visita serale. Sopratutto in tarda serata si ha l’idea di come sia un luogo che non dorme mai, sempre circondato da visitatori, curiosi e fedeli che ritrovano in esso la propria importanza.

La zona dedicata alla preghiera si divide tra uomini (copricapo obbligatorio) e donne ancora oggi. Tra le sue pietre si notano le preghiere e i desideri dei fedeli che sembrano fuoriuscire davvero da ogni angolo, come se fossero il collante che lo tiene in piedi.

Proseguendo in altezza, di fronte al muro, sì continua il percorso affrontando un’altra parte del quartiere ebraico con locali e supermercati.

Il Muro Occidentale a Gerusalemma
Il Muro Occidentale
Vista dal Muro Occidentale gerusalemme
Vista dal Muro Occidentale

Secondo giorno

Il secondo giorno ci siamo immediatamente diretti presso il Monte del Tempio.

Gli orari per accedere a questo sito sono ben scanditi, a causa dei momenti dedicati alla preghiera, ed è consigliabile non arrivare troppo tardi.

L’ingresso per chi non professa la fede musulmana avviene esclusivamente da un ponte di legno vicino al Muro Occidentale. Qui vengono effettuati dei normali controlli. Specifico “normali” perchè ovunque avevo letto di controlli molto lunghi invece devo dire, non so se per fortuna o per caso, di non aver trovato né fila e né problemi per entrare.

All’ingresso troverete del personale che è pronto ad offrirvi un coprispalle o gambe nel caso non foste vestiti a dovere.

Camminare sulla spianata e avvicinarsi per quanto possibile alle due moschee ( chi non professa la fede musulmana non può entrare o avvicinarsi alle finestre nè nella Cupola della Roccia nè nella Moschea Al Aqsa mi ha dato l’impressione di essere in un posto conteso e complesso per l’importanza che ha sia per l’islam che per l’ebraismo.

Il Monte Sion

Seconda tappa, Monte Sion. Da qui parte un vero e proprio viaggio (sempre a piedi) alla scoperta di luoghi importanti come la Tomba di Re David (anche qui uomini e donne vengono separati per la visita), l’Abbazia della Dormizione (purtroppo in quei giorni chiusa per dei lavori) e il Cenacolo. Quest’ultimo, in una sala crociata, è considerato il luogo dove si tenne l’Ultima Cena ed è una delle mete più ambite nei viaggi di pellegrinaggio.

Terza tappa, per me una delle più suggestive della giornata: Monte degli Ulivi.

Abbazia della Dormizione a gerusalemme
Abbazia della Dormizione

Monte degli Ulivi

Abbiamo percorso tutto il tragitto dal Monte Sion al Monte degli Ulivi a piedi. Oscillando tra la linea mobile dei telefoni che catturava il segnale telefonico prima da Israele e poi dalla Palestina, motivo per cui in un primo momento stavamo per cedere al richiamo dei taxisti. Fortunatamente abbiamo deciso di proseguire a piedi e costeggiare il cimitero più antico del mondo (le sepolture sono tutte molto visibili).

Da qui è partita una vera e propria scalata per arrivare alla Cupola Dell’Ascensione. Scalata nel vero senso della parola perché abbiamo percorso tanti, ma tanti, scalini fino a giungere alla sommità.

Da qui si ha una vista totalmente differente della città, tra ulivi e filo spinato che contornano il paesaggio. A spiccare, come sempre, la Cupola della Roccia.

Vista dal Monte degli Ulivi Gerusalemme
Vista dal Monte degli Ulivi

Una volta arrivati in cima, quasi defilata e all’apparenza abbandonata, si trova la Cappella dell’Ascensione. Questo si crede possa essere il luogo in cui Gesù ascese al cielo. Da qui molti visitatori arrivano per vedere quel che rimane (dato che in passato alcuni fedeli tendevano a portarne con sé alcuni pezzi) dell’impronta di un piede di Gesù.

La Cappella dell’Ascensione gerusalemme
La Cappella dell’Ascensione

Una volta scesi ( lungo il cammino si trova anche la Chiesa del Pater Noster ) abbiamo fatto una sosta all’Orto del Getsemani e poi visitato la Basilica delle Nazioni. Sia l’orto che la Basilica meritano una visita.

La Tomba della Vergine Maria

A pochi metri c’è la Tomba della Vergine Maria. Al suo ingresso si nota il buio e il nero rilasciato negli anni dal fumo delle candele e solo una volta arrivati in fondo ci si può avvicinare alla tomba. In luoghi sacri come questi è possibile trovare lunghe file dato che i pellegrini giungono per pregarci.

La Tomba della Vergine Maria a Gerusalemme
La Tomba della Vergine Maria

Al ritorno dopo tutti i chilometri a piedi non abbiamo resistito al passaggio di un taxi che ci ha permesso di rientrare prima e vivere Gerusalemme di sera lungo la sua città più moderna.

Molto carini sono i “tetti delle strade”, delle installazioni che colorano i cieli lungo le vie pedonali. Le strade di sera sono sempre affollate grazie ai tanti negozi, artisti di strada e ristoranti.

Il “Shuk” di Gerusalemme è il mercato di Mahane Yehud. Andarci di giorno è l’ideale per calarsi nelle abitudini e osservare i colori di un quartiere vivo e dinamico. Anche di sera ha il suo fascino, tanti giovani del posto e turisti lo affollano per provare cibo di strada tipico in un posto autentico.

Dove dormire a Gerusalemme

Per pernottare abbiamo scelto un hotel centralissimo, su Jaffa Street, a pochi passi dalla città vecchia: il Kaplan Hotel. Questo alloggio lo consiglio in primis per la posizione, molto strategica se si viaggia senza auto, e poi per la gentilezza del proprietario il quale ci ha accolti con il massimo dell’ospitalità offrendoci preziosi e premurosi consigli. Le camere sono confortevoli, spaziose e alcune hanno un balconcino per godere dell’atmosfera magica di Gerusalemme.

Dove mangiare

Piccolino: è un ristorante dal sapore italiano con piatti tipici come tagliatelle, parmigiane o ravioli. Si trova in una piazzetta deliziosa, vicino al Museo della Musica Ebraica, in cui ogni sera artisti e musicisti si esibiscono animando questo piccolo angolo di città.

Pinati: è il posto ideale per assaggiare specialità locali a un prezzo giusto ma fate attenzione agli orari perchè chiude nel pomeriggio.

Harvey’sSmokehouse: braceria dallo stile industriale dove assaporare della buona carne e contorni speciali.

Infine, ristorante armeno: Armenian Tavern.

Prima di andare via da Gerusalemme consiglio di addentrarvi per una visita serale alla Città Vecchia e lasciarsi trasportare dai sapori della cucina armena. Lo consiglio per la cucina, la location (sembra di essere in una gioielleria) e il personale. All’ingresso noterete il suggerimento di non usare internet più in particolare il telefono. Un consiglio che ho accettato volentieri per immergermi in un mondo a me totalmente sconosciuto.

Ristorante Armeno
Ristorante Armeno

Spostarsi tra Gerusalemme e TelAviv

Gerusalemme è ben collegata a Tel Aviv; entrambe le città sono facilmente raggiungibili in treno, auto o pullman. Con i treni in una quarantina di minuti da Tel Aviv si raggiunge facilmente il centro di Gerusalemme e poi con il tram 1 ci si può spostare lungo Jaffa Street in tutta tranquillità.

Se si preferiscono i mezzi di trasporto pubblici, consiglio di acquistare la carta dei trasporti che consente attraverso delle ricariche di acquistare il biglietto a bordo scalando i soldi lungo ogni tratta.

In alternativa ci sono tanti taxi che partono da ogni punto della città ma spostarsi con i mezzi è davvero semplice e più economico.

Anche l’aeroporto di Ben Gurion è facilmente raggiungibile con il treno da Gerusalemme: da Yerushalayim/Yits’hak Navon, la stazione centrale, in venti minuti con una corsa diretta.

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