Cosa vedere al Cairo, Giza e dintorni

Andare in Egitto significa, inevitabilmente, fare piccoli passi nella grande storia di questo paese e di un periodo fertile di eventi dell’umanitĂ . È davvero impossibile non imbattersi nella sua memoria che continua ad emergere negli innumerevoli siti archeologici dispersi lungo il territorio che fu dei faraoni.

Non solo passato perĂČ, c’Ăš anche molto futuro. Basti pensare che a 2 km dal sito delle piramidi di Giza, Ăš ancora in costruzione quello che sarĂ  il piĂč grande museo del mondo (dal costo di un miliardo di euro).

La moderna struttura, monumentale per rispecchiare e omaggiare la maestositĂ  delle piramidi visibili sullo sfondo, ospiterĂ  una collezione che ormai il vecchio museo del Cairo non puĂČ piĂč gestire per mancanza di spazio e di attrezzature dedite alla conservazione dei reperti. CustodirĂ  peraltro l’intera collezione dei tesori di Tutankhamon scoperta nel 1922 dall’archeologo Carter ad oggi esposti solo per un terzo del totale nel museo del Cairo.

Inoltre, nella zona vicina Ăš attualmente in costruzione quella che sarĂ  la nuova capitale del paese. Un lavoro di straordinaria audacia per combattere l’incremento demografico previsto in aumento del 30% nei prossimi anni che metterĂ  senz’altro in crisi la rete dei trasporti e il sistema edilizio nel suo complesso con le criticitĂ  della congestione urbana. Insomma, una terra che fa leva sul proprio straordinario percorso storico per entrare nel futuro.

Arrivato nella caotica capitale, oltre 20 milioni di persone, attraverso le sue strade tra le piĂč trafficate nell’intero globo, per recarmi a Giza. Non si puĂČ negare che l’arrivo in questa capitale Ăš decisamente impattante. Il caos, i forti odori, l’inquinamento, la sporcizia, i molti cantieri in sospeso per mancanza di denaro, e molto altro vi fanno subito capire com’Ăš la vita da queste parti.

SAQQARA

La prima tappa Ăš stata il sito archeologico di Saqqara. Qui, nel deserto, troverete la prima piramide della storia dell’Egitto, la piramide a gradoni di Djoser. Probabilmente, proprio la struttura a gradoni testimonia che fu la prima considerando i perfezionamenti evidenti nelle piĂč famose piramidi di Giza. Fu costruita da quello che Ăš considerato il primo architetto della storia, Imhotep nel 2630 a.C.

Ingresso del sito archeologico di Saqqara Egitto
Ingresso del sito archeologico di Saqqara – Foto: Manuel Giannantonio

Questo lembo di terra continua a offrire scoperte straordinarie. Proprio di recente Ăš stata rinvenuta la tomba di Wathye e della famiglia al completo, la prima nel suo genere. La necropoli che ospita molti complessi funerari si trova a circa 32 km dal Cairo e vale decisamente una visita che vi consiglio anche per capire alcune delle basi di questa meravigliosa cultura. Personalmente, devo ammettere che in questo luogo si respira una strana sensazione, quasi come se ci fosse una strana energia nell’aria.

Le colonne che susseguono l'ingresso al sito di Saqqara
Le colonne che susseguono l’ingresso al sito – Foto: Manuel Giannantonio
Il sito di Saqqara Egitto
Alcuni scavi chiusi ai turisti – Foto: Manuel Giannantonio
La priamide di Djoser in Egitto
La priamide di Djoser (la prima della storia dell’Egitto) – Foto: Manuel Giannantonio

MEMPHIS (MENFI)

A poco meno di 10 km il giro prosegue con la cittĂ  di Menphis (Menfi), un tempo vecchia capitale del regno d’Egitto. È la piĂč grande cittĂ  del Medio Oriente e ricopre una posizione strategica. Le rovine di questa cittĂ  a cielo aperto eccezionalmente conservate, testimoniano il glorioso passato di queste strade. Le maggiori attrazioni sono:

La statua colossale del farone Ramses II alta 13m.

La sfinge in alabastro alta 4 m e lunga 7 con un peso complessivo di 80 tonnellate.

La cittĂ  ebbe il suo inesorabile declino con il trasferimento della capitale a Tebe nel 331 a.C.

Resta una tappa irrinunciabile se siete in questa zona.

La sfinge di alabastro di Memphis in Egitto
La sfinge di alabastro di Memphis – Foto: Manuel Giannantonio
La piazza di Memphis Egitto
La piazza di Memphis – Foto: Manuel Giannantonio
La piazza di Memphis
La sfinge di Memphis – Foto: Manuel Giannantonio
La statua colossale di Ramses II Egitto
La statua colossale di Ramses II – Foto: Manuel Giannantonio

LE PIRAMIDI DI GIZA

Da Memphis mi dirigo verso la famosa piana di Giza al fine di ammirare l’unica delle sette meraviglie del mondo antico rimasta in piedi: le piramidi di Giza. A 13 km dal Cairo e circa 9 dal prospero fiume Nilo, godetevi un’opera monumentale che affascina e fa rabbrividire chiunque. Sono semplicemente sconvolgenti e non hanno certo bisogno di presentazioni. Ritengo che almeno una volta nella vita, si debba venire qui ed ammirarle. Pensare che siano ancora in piedi dopo 4500 anni Ăš davvero incredibile.

Ad affascinare, non c’Ăš solo la proverbiale e nota meraviglia ma la serie infinita di interrogativi che circondano il mito. Ad oggi come noto, malgrado le innumerevoli apparecchiature moderne, non si Ăš riusciti a capire come le abbiamo costruite. È incredibile sapere che la grande piramide di Cheope, Ăš costituita da almeno 2 300 000 blocchi, ciascuno mediamente del peso di circa 2,5 tonnellate e, secondo gli egittologi, edificata in un lasso di tempo dell’ordine delle decine di anni (i lavori vengono stimati tra i 15 e i 30 anni, quindi mediamente 23 anni).

Naturalmente il sito Ăš uno dei piĂč famosi del mondo e come tutti i siti di questo genere Ăš sempre affollatissimo. Il consiglio Ăš quello di venire qui al mattino presto per poter girare la zona agevolmente e senza troppi fastidi, senza contare l’asfissiante pressione che vi faranno i venditori ambulanti e i locali che vi proporranno un giro con il cammello. Il sovraffollamento e l’inquinamento ne minano la durata nel tempo.

Ci sono diversi biglietti, uno per le piramidi, uno per la sfinge e uno per visitare l’interno della piramide. Il biglietto d’ingresso per Altopiano di Giza costa 440 EGP (17 € circa) comprende l’esterno delle piramidi e la sfinge, per la visita alla Piramide di Cheope 440 EGP (17 € circa), la piramide di Chefren 300 EGP (11 € circa) e per la Piramide di Micerino 300 EGP (11 € circa).

La piramide di Cheope vista dalla strada caotica di Giza
La piramide di Cheope vista dalla strada caotica di Giza – Foto: Manuel Giannantonio

Il monumentale complesso merita un giro da tutte le angolazioni da dove avrete solo foto mozzafiato. Per quanto concerne il giro all’interno della piramide occorre specificare che se si soffre di claustrofobia non Ăš certo il caso. I corridoi sono molto stretti e consentono nella maggior parte dei punti, il passaggio di una sola persona. Inoltre, all’interno troverete solo la camera mortuaria peraltro priva di contenuti (solo un sarcofago vuoto).

D’estate fa molto caldo (si raggiungono i 40° gradi molto facilmente) ma occorre ricordare che all’interno la temperatura resta fresca. Insomma. A voi la scelta, certo percorrere i suoi corridoi puĂČ anche essere esaltante ma non ritengo che sia tra le cose da fare assolutamente in Egitto.

Il consiglio Ăš quello di prendervi il vostro tempo qui. In questo posto, in cui il tempo sembra scorrere diversamente, Ăš bene contemplare il panorama tutto e camminarci intorno. Un’esperienza che da sola vale la visita in Egitto.

Vista sulla primade di Chefren Egitto
Vista sulla primade di Chefren – Foto: Manuel Giannantonio
Vista sulla primade di Chefren
Una delle monumentali pareti della grande piramide – Foto: Manuel Giannantonio
Vista sulla primade di Chefren in Egitto
La grande piramide – Foto: Manuel Giannantonio

Lo spettacolo altrettanto imperdibile Ú vederle illuminate di notte. Lo show di luci e suoni danno un tocco di magia al contesto già di per sé impressionante quanto unico al mondo. Il consiglio Ú quello di recarvi presso una delle strutture limitrofi per godere di un evento che porterete nel cuore tutta la vita.

La piana di Giza nel suggestivo spettacolo di luci notturne
La piana di Giza nel suggestivo spettacolo di luci notturne – Foto: Manuel Giannantonio
La piana di Giza nel suggestivo spettacolo di luci notturne
Piana di Giza di notte – Foto: Manuel Giannantonio

LA MOSCHEA DI MOHAMED ALI’

Il Cairo ha molto da offrire dalla sua cittĂ  vecchia ai suo mercatini dai tratti magici ma non solo. Il giro prosegue presso la moschea di Mohamed AlĂŹ, uno dei monumenti storici, architettonici e culturale piĂč importanti di questa metropoli africana. Contiene le piĂč grandi cupole dell’architettura dell’intero paese. Il rivestimento delle sue pareti Ăš di alabastro e viene chiamata proprio per questo motivo “la moschea di alabastro”. L’edificio presenta le comuni caratteristiche delle moschee islamiche ma Ăš comunque unico nel suo genere. La cupola interna Ăš impressionante e ricorda molto le moschee di Istanbul.

La moschea di Mohamed Ali al Cairo in Egitto
La moschea di Mohamed Ali al Cairo – Foto: Manuel Giannantonio
La moschea di Mohamed Ali al Cairo
La sala interna della moschea – Foto: Manuel Giannantonio
La zona centrale della moschea di Mohamed Ali al Cairo
la zona centrale della moschea – Foto: Manuel Giannantonio

All’ingresso della moschea si trova la tomba di Mohamed Ali suo fondatore deceduto nel 1849. Dalle caotiche strade del Cairo non potete non notarla. È doveroso un giro anche da queste parti.

IL MUSEO DELLE ANTICHITA’ DEL CAIRO

In Egitto ogni angolo emette storia ma nessun posto come il museo del Cairo custodisce la memoria del paese. Il museo egizio delle antichitĂ  del Cairo Ăš senz’altro uno dei piĂč famosi del mondo. Si trova nella zona centrale del Cairo di fronte alla famosa piazza Tahrir (nota per gli eventi della primavera araba del 2011). Il palazzo in stile neoclassico Ăš frutto dell’architettura del francese Marcel Dourgnon.

L'ingresso del monumentale museo del Cairo in Egitto
L’ingresso del monumentale museo del Cairo – Foto: Manuel Giannantonio
Il museo del Cairo
La sala principale del museo – Foto: Manuel Giannantonio
Il museo del Cairo l'interno
Foto: Manuel Giannantonio
Il museo del Cairo la mummia di Ramses II
La mummia di Ramses II – Foto: Manuel Giannantonio

Il museo offre la piĂč grande collezione di reperti archeologici al mondo, oltre 120.000 reperti tra i piĂč noti i tesori della tomba di Tutankhamon. Il pezzo piĂč pregiato anche per il valore simbolico e il suo impatto nella storia dell’archeologia Ăš sicuramente la maschera di Tutankhamon. Il magnifico reperto non Ăš fotografabile. Non provateci neppure, diverse persone sono collocate nella sala al fine di osservare tutto il giorno i turisti che ci provano. La maschera famosissima che avrete sicuramente visto durante la vostra vita prima di arrivare qui, Ăš semplicemente bellissima quanto ipnotica. Ha un fascino del tutto singolare. È un prodigio dell’epoca, Ăš alta 54 centimetri, larga 39,3 centimetri e profonda 49 centimetri. È costituita da due strati d’oro di alta caratura, varianti nello spessore dai 1,5 ai 3 millimetri, per un peso di 10,23 chilogrammi. Inoltre, contiene materiali provenienti dall’India, dei lapislazzuli dall’Afghanistan, decorazioni provenienti dalla Turchia. Sono molti i misteri che girano intorno al mito del faraone bambino. Quello che si sa Ăš che fu sepolto in fretta e per questa ragione la sua tomba non Ăš grande come quella di altri faraoni. Il museo contiene come detto un terzo del tesoro e la maschera ma il suo corpo Ăš ancora nella valle dei Re, dove fu trovato nel 1922. La maggior parte della gente approda al museo per ammirare questi reperti ma vi assicuro che c’Ăš molto altro da vedere cosĂŹ com’Ăš facile perdersi tra i suoi corridoi.

ORARI DEL MUSEO

Il Museo Egizio Ăš aperto tutti i giorni della settimana dalle 9:00 del mattino fino alle 5:00 della sera. L’ingresso gratuito per i bambini fino a 6 anni e per quelli sopra i 60 anni.

Consigliata la visita nel quartier del Cairo copto, la zona cristiana della capitale.

La chiesa nell'antico quariter copto del Cairo
La chiesa nell’antico quariter copto del Cairo – Foto: Manuel Giannantonio
Scorcio dalla chiesa copta del Cairo
Scorcio dalla chiesa copta del Cairo – Foto: Manuel Giannantonio

Naturalmente, il paese ha ancora molto da offrire, Luxor e Aswan su tutte con il sito di Abu Simbel ad esempio. Il mio giro si Ăš concluso per ora ma ovviamente verranno percorsi anche altri chilometri in questa terra sospesa nel tempo che guarda avanti con la stessa audacia con la quale i suoi faraoni l’hanno guidata per tre millenni.

COSA SERVE PER ENTRARE IN EGITTO

Come dettaglia viaggiare sicuri (il sito della Farnesina), solo per turismo, Ăš possibile l’ingresso nel Paese con carta d’identitĂ  cartacea o elettronica valida per l’espatrio con validitĂ  residua superiore ai sei mesi, accompagnata da due foto formato tessera necessarie per ottenere il visto che si richiede alle locali AutoritĂ  di frontiera all’arrivo nel Paese (portatevi le foto poichĂ© non sarĂ  possibile scattarle sul luogo). In alternativa il passaporto con validitĂ  residua superiore ai sei mesi Ăš sufficiente.

All’arrivo Ăš importante prima di recarsi ai controlli passaporto, acquistare il visto (VISA) al costo di 25 usd che verrĂ  applicato sul passaporto al controllo successivo, altrimenti dovrete rifare la fila. Il visto obbligatorio puĂČ anche essere richiesto presso i Consolati e l’Ambasciata d’Egitto.

Per qualsiasi necessitĂ  potete anche consultare l’Ambasciata d’Italia al Cairo, 15, Shara Abdel Rahman Fahmy – Garden City, Tel: 0020-2- 27943194/5 attivo h24

Fax: 0020-2-27940657 e-mail: [email protected]

Cancelleria consolare Ambasciata d’Italia, 1191 Nile Corniche, Souq Al Asr, Bulaq.

CERTIFICAZIONI COVID

Come per la maggior parte dei paesi attualmente non Ăš necessario esibire un certificato vaccinale prima del viaggio. È stato inoltre abolito l’obbligo di sottoporsi a un test Covid-19 per i viaggiatori non vaccinati.

Tutti i popoli sono bambini di fronte agli egizi e, di conseguenza, tutta la storia Ăš nata in Egitto”

Vasilij Vasile’evic Rozanov

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