7 mila miglia intorno al mondo #42: in Egitto, la fine di un’avventura epica

7MML coinvolge professionisti dell’immagine e della comunicazione in un viaggio ispirato dal cuore e guidato dal desiderio di conoscere altre realtà, finalizzato all’aiuto umanitario, alla valorizzazione etica ed estetica del viaggiare consapevole, alla sensibilizzazione ecologica nei confronti dell’ambiente.

Le tappe precedenti:

Ora la nuova squadra di avventurieri ha preso in carico i veicoli e le attrezzature ed è pronta per la traversata dal Sudamerica fino in Kenya. Le offerte raccolte da questa tappa verranno destinate alla campagna “Operazione donna” a cura del Centro aiuti per l’Etiopia. L’area del Wollaita, dove il Centro Aiuti per l’Etiopia intende sviluppare il progetto proposto, è una delle zone della regione SNNP (Nazioni Nazionalità e Popoli del Sud). La città principale attorno cui ruotano la maggior parte delle attività è Sodo (circa 100.000 abitanti), capoluogo della Regione. Collocata a circa 380 chilometri a sud di Addis Abeba, è una delle poche città della regione dotata di un buon sistema di infrastrutture, collegata ad Addis Abeba da una strada asfaltata. Sodo ospita l’unico ospedale pubblico del Wollaita, struttura costruita circa 40 anni fa e oggi assolutamente sottodimensionata per fare fronte alle esigenze della popolazione.

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Dal diario di Akis Temperidis

Dopo giorni d’interminabile attesa, eccoci ri-on the road. Una quasi esplosione sul traghetto tra Wadi Halfa e Abu Simbel, causata da un camion incastrato al portellone della nave al quale è esploso il serbatoio (sospettiamo l’attacco dei pirati), siamo partiti, con una piccola tappa caffè a Assuan, verso la città di Luxor. Una strada facile facile con larghe corsie e pochissimo traffico. Peccato la via sia piena di dossi che come nella vita ti pongono dei salti inaspettati e imprecazioni volanti.

Ora in un bel campeggio abusivo di Luxor in riva al Nilo, ci gustiamo la nostra prima birra dopo un mese di viaggio. Sia lodato il luppolo. Augurateci ancora una volta tutto il meglio.

L’ultimo narghilè nel deserto.

Ormai tutti noi sentiamo dentro che il viaggio è finito e non nascondiamo, soprattutto a noi stessi, che le nostre case e i nostri cari ci mancano un pochino.

L’altra sera è stata l’ultima nel deserto, perché già oggi le macchine sono state consegnate allo spedizioniere e noi siamo diretti verso l’aeroporto del Cairo.

Volevamo fare l’ultima notte nel deserto, dormire sotto la via lattea e lontani dalla strada trafficata. Abbiamo preso la prima pista bianca provando ad andare in una direzione casuale senza avere la più vaga cognizione della meta. Ma dopo pochi chilometri la pista terminava in una postazione di scavo per l’acqua. Abbiamo visto una fiamma ossidrica lavorare e una tenda già illuminata x affrontare le prime ombre della notte che avanza, dietro front e ci allontaniamo per non disturbare, accampandoci quindi ad un chilometro di distanza. Iniziano lenti, ma non troppo, i preparativi per la notte. Sopratutto, forse proprio in quel preciso momento, ognuno di noi ha iniziato nella propria testa rendersi conto che tutto sta per finire… Dopo qualche ora e qualche tirata di pipa, tre ombre generate dalla luce intensa della luna si avvicinano facendoci prendere un non piccolo spavento, parlano solo arabo e vi assicuriamo che non è la lingua più facile da intuire! Ci invitano a dormire nel loro campo, giù in fondo alla postazione di scavo. Uno dei tre ha mimato un mitra e anche se non capiamo benissimo l’arabo, il linguaggio dei segni è universale, quindi chiudiamo le nostre tende e carichiamo in macchina i tre piccoli uomini (non per l’eta giovane ma per la bassa statura).

Queste parole come introduzione e al mattino con un risveglio all’alba è meglio raccontato dalle fotografie che vedete.

Gli egiziani sono senza ombra di dubbio delle persone ospitali, a parte il primo incontro/scontro con la dogana. Ad ogni istante del viaggio abbiamo sempre trovato persone eccezionali e molto disponibili. I nostri tre amici non mancano di avvallare tale impressione e ci offrono la colazione e delle ottime pippate di narghilè.

Ciao Egitto, ciao Africa, grazie 7milamiglialontano e sopratutto grazie ai molti di voi che ci hanno fatto sentire la loro vicinanza e simpatia.

Team #07 AFRICA

Buon viaggio… sempre con 7milamiglialontano.

Leggi la puntata precedente: arrivo in Egitto, ma l’avventura non finisce mai

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