Da Trento alle Filippine: la straordinaria storia di Paolo e Juliet

Quella che segue e’ la straordinaria avventura di Paolo, di sua moglie Juliet e dei loro 3 figli: dalle montagne del Trentino alle spiagge delle Filippine, in un racconto ricco di emozioni, sentimenti, determinazione e desiderio di trovare la giusta dimensione. Introduzione Mi chiamo Paolo, 43 anni originario di Trento, sposato con Juliet, filippina di … Continua

Nicola da Asolo all’Outback in Australia

Vi proponiamo il racconto di Nicola, un ragazzo che non ha voluto compromettere la propria vita, decidendo un bel giorno, di partire e seguire il proprio sogno. Quella che segue e’ la sua bellissima storia: Arriva un momento in cui capisci di dover dedicare un po’ di tempo a te stesso astraendoti dalla routine giornaliera. … Continua

Alla conquista dei 6000 metri dell’Illimani in Bolivia

Dopo solo cinque giorni dalla conquista della vetta del Huayna Potosi (6088m) in Bolivia, decidemmo di scalare anche l’Illimani (6490m), in linea d’aria solo pochi chilometri di distanza ma più alto ed impegnativo del primo. Organizzare la salita è stata di per se’ gia’ una grande impresa! Invece di affidarci ad una delle agenzie di La Paz … Continua

Vedere Firenze in un giorno

I pochi giorni di ferie annuali ci spingono a sfruttare le nostre vacanze al meglio, spesso scegliendo mete esotiche, lontanissime, alla scoperta delle più diverse culture. Ma avete mai pensato di salire su un treno, uno qualsiasi, una domenica, e visitare i luoghi più belli di casa nostra? Ad esempio la Culla del Rinascimento. Firenze … Continua

10 cose da fare e provare in Turchia

Era tempo che pensavo di stilare una classifica personale dei luoghi che, secondo me, valgono assolutamente la pena di essere visitati almeno una volta nella vita. In realtà si tratta di un elenco di posti da vedere ma anche, e soprattutto, di esperienze da provare.

Come sa bene chi mi conosce, anche solo attraverso ciò che scrivo, mi piace immergermi nei luoghi, annusando, assaggiando e sperimentando tutto quello che mi può far capire meglio un popolo.

Ho pensato di raggruppare luoghi ed esperienze per Paese, per comodità di consultazione. Ovviamente, inizio con la Turchia che è noto essere uno dei Paesi che preferisco e che meglio conosco.

1. Fare un hammam

Il bagno turco è una vera e propria istituzione, un luogo di relax e socializzazione. In ogni città o piccolo paese se ne trova almeno uno ed è impagabile la sensazione di restare sdraiati sul marmo caldo al centro della stanza a guardare il caleidoscopio di colori che la luce forma, incontrando le piccole gocce di vapore.

2. Giro in mongolfiera, in Cappadocia

Grandi lingue di fuoco illuminano il buio delle cinque del mattino rompendo un silenzio irreale. Quando le decine di mongolfiere decollano nello stesso momento, non si riesce a credere che il cielo possa contenerle tutte. Invece, lassù, sembra di essere soli davanti allo spettacolo che la natura ha creato in questa regione magica.

3. Camminare all’alba, in Cappadocia

Questa regione è ricca di valli, ognuna meravigliosamente scavata nella roccia ed ognuna diversa dall’altra per colori e conformazione. In estate, il momento migliore per godersi una passeggiata in una di queste valli è l’alba, la temperatura e fresca ed i colori sono particolarmente saturi. Una volta iniziato il percorso, non vi pentirete di esservi alzati così presto.

4. Shopping a Urfa

Urfa è una città situata nella parte est della Turchia, al confine con la Siria. E’ la città di Abramo e, per questo, considerata sacra ma quello che più mi ha attirato è il suo grande, fornito e verace bazar. Un vero Paradiso per chi ama lo shopping. Rame, stoffe, spezie e molto altro.

5. Visita alla cisterna Basilica di Istanbul

Sorta nel periodo bizantino per sopperire alla mancanza d’acqua in caso d’assedio è, adesso, un luogo ricco di fascino ed atmosfera. L’illuminazione aiuta a rendere questo luogo ancora più suggestivo.

6. Palazzo di Topkapı

Sembra un luogo scontato, questo meraviglioso Palazzo affacciato sul Bosforo, dimora di Sultani e concubine. Segnalato su ogni guida turistica è veramente un gioiello che non ci si può far sfuggire, anche se la visita necessita di quasi una giornata intera. Bisogna visitarlo e lasciarsi trasportare dalla fantasia.

7. Giro sul Bosforo

Un paio d’ore dedicate ad ammirare le rive del Bosforo, con i suoi eleganti palazzi e le belle ville.

8. Kaş

E’ un piccolo paese sulla costa dell’Egeo che, pur essendosi modernizzato a favore del turismo, ha mantenuto la sua immagine di paese di pescatori. Piccole pensioni, niente grandi alberghi, ristorantini tipici ed un mare turchese.

9. Vedere le piantagioni di the e le risaie nelle Valli Georgiane

Avendo la possibilità di muoversi in auto, questa zona è imperdibile. Lunghe e profonde valli percorse da fiumi che regalano panorami incantevoli. Osservare le mondine all’opera o gli immensi terreni coltivati a the, riporta indietro nel tempo.

10. Accettare un invito a bere ilçay

Non è difficile che capiti di essere invitati a bere un the. In un negozio, in un Bazar o anche a casa di qualcuno, se sarete fortunati. Non lasciatevi sfuggire l’esperienza di entrare veramente in contatto con il popolo turco. Ricordate, per non apparire scortesi, dovete berne almeno tre bicchieri.

Per ora mi limito a questi dieci punti ma la Turchia ne meriterebbe, da sola, molti di più.

Appunti dal Madagascar

Tongasoa Ieri via da Nosy Be ed eccoci catapultati in Madagascar……il vero Madagascar. Nosy Be e’ un’oasi …un mondo a parte che risente del turismo nel bene e nel male…Siamo stati per cinque giorni in un bellissmo posto..Ambondrona nel bungalow sulla spiaggia che un “coraggioso”ragazzo italiano ha avuto l’ardire di costruire! Un posto da sogno … Continua

Petra, la Variopinta città antica della Giordania

Che profumo meraviglioso. Annuso e capisco subito cosa può essere.

Sono spezie scaldate nell’olio perché gli aromi ne vengano esaltati. Sento lo sfrigolio dei piccoli semi di cumino che danzano nella pentola, poi l’aglio schiacciato e le verdi foglie di coriandolo.

Però è tardi e devo andare, Petra mi aspetta.

Antica e fiorente capitale dei Nabatei, popolazione nomade araba, verso il VII secolo venne abbandonata a causa della decadenza dei commerci e di numerosi terremoti. Il sito archeologico rimase poi sconosciuto fino al 1812 quando venne scoperto dall’archeologo svizzero Johann Ludwig Burckhardt.

Situata in fondo ad una valle rocciosa era considerata il luogo ideale per raccogliere le acque piovane, anche grazie alla parziale impermeabilità delle rocce circostanti.

Le acque scorrevano lungo il Siq (il canyon di accesso a Petra) in gallerie scavate nella roccia o lungo una rete idrica realizzata con tubi di terracotta. Questo sistema alimentava l’acquedotto e le numerose cisterne di raccolta sotterranee.

Grazie al costante lavoro dell’acqua si sono formate stratificazioni dai colori inimmaginabili. Proprio per questo il suo nome semitico era Reqem, la Variopinta, com’è testimoniato nei Manoscritti di Qumran (testi ritrovati nei pressi del Mar Morto che contengono anche scritti biblici).

Il Siq è lungo circa due chilometri e percorrerli a piedi è il modo migliore per apprezzare l’ambiente circostante, per ammirare ogni curva armoniosa, per toccare la pietra levigata dall’acqua, per imprimere nella memoria ogni singola sfumatura di colore.

Avevo già visto il Tesoro, la facciata con cui si identifica Petra,in tante foto ed altrettanti video ma arrivarci con le proprie gambe ed essere sovrastati da tutta la sua imponenza è un’altra cosa.

Il sole la illumina d’oro e d’arancio ed io non posso fare a meno di restare lì a contemplarla.

Il sito archeologico, in realtà, è enorme e non si limita al Tesoro. Per visitarlo tutto ci vogliono molte ore ed ogni angolo vale la pena di essere visto, anche il Monastero che giace in cima ad una ripida salita di circa un’ora. Tra l’altro gli scavi non sono terminati e pare che la facciata attuale del Tesoro sia solo il secondo piano di un edificio sottostante.

Durante le notti di luna piena, poi, vengono sistemate file di candele lungo il Siq ed è possibile giungere al sito accompagnati da un’atmosfera ancora più magica.

Petra è uno di quei luoghi dove non solo vorrei tornare ma da dove non avrei mai voluto andare via.

Curiosità sulla cucina mediorientale

Il pasto, nei Paesi arabi viene consumato intorno ad un tavolo basso seduti a terra, su tappeti o cuscini.

Il cibo viene posto al centro della tavola e si consuma con tre dita della mano destra.

E’ un grande onore essere ospitati a casa di un mediorientale ed è bene, per non incorrere in brutte figure, conoscere le dodici regole del galateo.

Le quattro regole necessarie:

  • sapere che Dio è il Dispensatore
  • essere soddisfatti di ciò che Dio ha dispensato
  • dire Bismillah (nel nome di Dio) prima di ogni pasto
  • dire “Dio sia ringraziato” al termine del pasto

Le quattro regole consuetudinarie:

  • lavarsi le mani prima di iniziare il pasto
  • sedere a sinistra della tavola
  • mangiare con tre dita della mano destra
  • leccarsi le dita al termine del pasto

Le quattro regole della buona educazione:

  • mangiare dal proprio lato del piatto
  • prendere pezzi piccoli
  • masticare bene
  • non fissare gli altri commensali