Siviglia è la capitale dell’Andalusia, nonché città di punta di questa regione. In passato, durante il regno di Al- Andalus, il titolo di capitale spettava a Cordoba.
Oggi Siviglia riveste un ruolo di primo piano nella vita andalusa, ma anche nel turismo di questa magnifica regione del sud della Spagna.
La città merita almeno due giorni per la visita, tre credo siano perfetti. Noi ci dedichiamo solamente un giorno e mezzo. Purtroppo per un imprevisto aereo arriveremo alle 8.30 a destinazione anziché a mezzanotte, quindi perdiamo mezza giornata di visita. Ma non importa, vi garantisco che sono stati sufficienti e per vedere tutto quello che ci eravamo prefissi di visitare.
Il barrio di Triana
Malfamato, luogo di reietti e scarti della società, covo di ladri e banditi. Questo e molto di più era el Barrio de Triana. Era pericoloso andarci in passato, si rischiava la vita. E mentre qualcuno pensava di risolvere i problemi della città ghettizzando le persone considerate poco di buono al di là del Guadalquivír, questi cercavano una maniera per riscattarsi. Lo fecero attraverso la musica.
Nel corso degli anni, si sviluppò un ballo di origine gitana, caratterizzato da un canto all’apparenza stonato, accompagnato dal battito dei piedi e delle mani. All’inizio nacque come una forma di sfogo per le gioie i dolori. Oggi è un ballo a tratti sensuale e uno spettacolo.
Triana è una delle culle del Flamenco. Da qui si è diffuso in tutto il mondo. Non è raro girare per le strade e vedere ballerini di Flamenco, accompagnati dalla musica e ammirarli mentre si esibiscono.
Nel frattempo Triana si è sviluppato anche artisticamente ed è stato riqualificato. L’influenza araba nello stile degli edifici, negli interni e nei locali – le famose teterias, locali dove si beve il tè – è ancora fortissima. Girovagare a piedi per le zone poco distanti dal fiume è un’esplosione di colori. Triana è il quartiere più bello di tutta la città.
La Cattedrale
Considerata la Cattedrale gotica più grande al mondo, la cattedrale di Siviglia è davvero un gioiello.
L’ingresso costa 10€ e non abbiamo trovato neanche tantissima fila, ma vi consiglio comunque l’acquisto dei biglietti online. In alta stagione la coda può essere veramente eterna.
Sottratta agli Almoadi, che ne stavano costruendo una moschea, al suo interno si possono trovare molte cose interessanti. La Giralda, quello che doveva essere il minareto della vecchia moschea, purtroppo non riusciamo a visitarla in quanto chiuso per restauro.
Al suo interno, tra le tante cose, vi segnalo la tomba di Cristoforo Colombo – per gli spagnoli Cristobal Colon -, il bellissimo altare caratterizzato da una pala d’altare d’oro – al quale non ci si può avvicinare, ci sono delle inferiate, e considerata la più grande al mondo – e il patío de los naranjos poco prima di uscire, un giardino con sessantasei alberi di arancio e una fontana al suo centro.
El Alcazar
Situato a pochi passi dalla cattedrale, L’Alcazar è nato come un forte, ma la parola stessa di origine araba, al-qasr, palazzo, fa capire cosa ci aspetti davvero li dentro. Ampliato varie volte, l’Alcazar è uno dei palazzi più antichi utilizzati finora. Costruito a partire dall’ XI secolo, il palazzo è composto da varie stanze e da vari patios, cortili. Ma la cosa che più mi ha impressionato è la moltitudine di decorazioni di origine araba, una serie di sculture che adornano i muri, le colonne e i soffitti.
L’alcazar non è solo il palazzo. E’ anche una serie di giardini immensi, dove vi potete trovare anche un piccolo labirinto. Per essere belli sono molto belli , ma magari la cura degli stessi giardini potrebbe essere maggiore. Alcuni punti sono proprio tralasciati, altri sporchi. Peccato perchè è una notevole perdita di punteggio – l’Alhambra ha dei giardini simili ma davvero molto più curati.
Las Setas
Conosciuto come Las setas, ossia i funghi, il Metropol Parasol è la più grande installazione di legno europea. Progettato dall’architetto Mayer-Hermann, assomiglia davvero a tanti funghi messi assieme. Il progetto fa parte di una riqualificazione di un’area degradata dove prima si trovava un parcheggio. Durante la sua costruzione sono state trovate delle rovine romane. Rovine che potete visitare al pianterreno, assieme all’acquario. Al pianterreno trovate l’ascensore che per 3€ vi porta in cima al Parasol. Da qui, una passerelle tortuosa da percorrere a piedi, vi permetterà di vedere tutta Siviglia dall’alto.
Piazza di Spagna
La piazza più bella di tutta Siviglia, d’Europa e una delle più belle al mondo. Il passaggio qui non è evitabile, dovete vederla per capirla e per amarla.
La sua caratteristica è quella di avere un piccolo rio dove potete affittare una barchetta a remi per trentacinque minuti. Il costo è di 4€. Il giro è divertente e spesso affollato, ma è tutta la piazza ad essere bella. I suoi dettagli, le decorazioni, le torri, i colori. Vi suggerisco si di fare il giro ma anche di prendervi del tempo per ammirarne certi dettagli e decorazioni, sono davvero unici.
Il Centro Storico
Oltre alle cinque cose che vi ho elencato, il centro storico di Siviglia merita assolutamente più di qualche passeggiata tra le sue strettissime vie. In particolare vi suggerisco di visitare il Barrio de Santa Cruz, il quartiere ebraico. E’ un quartiere molto piccolo ma caratterizzato da vie colorate, strette e con alcuni locali di tapas.
Mangiare: le Tapas
E a proposito di tapas, vi suggerisco di mangiarne il più possibile. Ne trovate di pesce, di maiale, di verdura, di manzo – toro in particolare. Insomma, ce ne sono per tutti i gusti. In particolare vi segnalo due ristoranti.
Il primo è La Bodega de santa Cruz Las Columnas, vicino al barrio de Santa Cruz e a pochi passi dalla cattedrale. Si tratta di un locale piccolo e magari non proprio bellissimo visto da fuori. Ci sono pochissimi tavoli dentro e il conto viene fatto sul banco con un gessetto da Pedro, l’eccentrico proprietario. Ci sa fare bene con la gente. Quando siamo entrati eravamo indecisi sul cosa mangiare. Gli ho detto “Fai tu!” Ci ha servito una costina al forno di maiale, con miele e patate e tortilla di patate. Poi ci abbiamo aggiunto altre svariate tapas. Tutto eccezionale.
Il secondo locale invece che vi suggerisco invece si trova in centro e si chiama Pando Centro. Non l’ho trovato turistico e la paella era davvero incredibile. Ricca, abbondante e buonissima. Ho chiesto come la facessero la paella perchè mia figlia la voleva solo di carne. Mi hanno guardato un po’ male, in quanto quella servita era solo con mariscos y verduras – ai frutti di mare e verdure. – Devo dire che è stata eccezionale.
Se quindi cercate una città per un weekend, non molto cara e soprattutto bella, Sevilla può essere una valida soluzione.
Sono Veneto e sono cresciuto in quel di Caorle, un perla che si affaccia sull’Adriatico. Amo viaggiare con i miei inseparabili compagni di viaggio: la mia compagna e i nostri due figli. Mi organizzo e vivo i miei viaggi per poi raccontarli. Tornare a casa mi rende triste, ma per buttare via la tristezza mi preparo subito per organizzare il prossimo viaggio verso una nuova destinazione.