Venerdì sono stata ospite su Radio Stonata, per un intervento all’interno della rubrica “Il viaggio”.
Ero già stata intervistata da Beppe Sorbara altre volte, così mi è sembrato di raccontare il mio viaggio ad un amico, senza percepire l’ansia della diretta radiofonica!
L’intervista che mi ha fatto Beppe verteva principalmente sull’articolo uscito su Non Solo Turisti e sul mio blog (Parole di Viaggi)
Ho deciso di raccontare questo viaggio per due motivi.
Il primo è che, come ho detto anche in diretta, è stato l’ultimo viaggetto che ho potuto fare prima del lockdown che ha bloccato l’Italia intera. Sono un’insegnante e mi ero concessa questo weekend lungo approfittando dei tre giorni di vacanza per carnevale, a fine febbraio appunto.
Il secondo motivo, nonché quello più importante, è che sentivo la necessità di promuovere l’Italia.
Se infatti tutti immaginano che la domanda che ogni viaggiatore si sta facendo da quaranta giorni a questa parte sia “quando potrò tornare a viaggiare?”, io penso che sia più importante, ora, chiusi nelle nostre case, chiederci invece “Dove vorrò andare una volta che tutto questo sarà finito?” Ecco, a questa domanda io non ho potuto far altro che rispondermi “in Italia!” e non tanto per una questione politica (le frontiere saranno chiuse ancora per molto tempo e riapriranno con lentezza e le dovute cautele), quanto più perché mi rendo conto che, ora come mai prima, l’Italia ha bisogno di noi, di noi viaggiatori, di noi turisti, di noi italiani!
Parlando con Beppe ho voluto sottolineare come lo spirito di noi viaggiatori italiani ci porta a guardare e a voler conoscere soprattutto le bellezze che esistono al di fuori dei nostri confini… perché siamo abituati a pensare che “l’orto del vicino” sia sempre migliore.
In una situazione come quella che stiamo vivendo è invece importante soffermarsi sulle bellezze di casa propria, e dal momento che casa nostra è l’Italia, direi che caschiamo non bene, benissimo!
Beppe si è dimostrato d’accordo con me e forse questo è stato l’ingrediente segreto che ha reso la nostra chiacchierata così bella.
Abbiamo quindi parlato di Toscana, della bellezza di Lucca, San Gimignano e Volterra ma non solo.
Ho più volte ripetuto che ciò che rende unica questa regione è che affianca una natura meravigliosa a paesaggi urbani che permettono di viaggiare nel tempo e che, usando qualche accortezza (svegliarsi presto la mattina o girare alcuni borghi dopo cena), passeggiare tra le vie pedonali ci può catapultare in un attimo nel medioevo, o tra gli antichi Romani.
L’intervista è andata avanti per un bel po’ affrontando molti altri temi, tra cui quello gastronomico, ambito nel quale la Toscana, come tutta l’Italia, eccelle!
E al termine mi sono accorta che ne avevo parlato come una innamorata parla del proprio uomo! Quindi forse è vero, forse dovremmo tutti ripartire da noi, guardarci intorno, smetterla di pensare per un momento ai voli transoceanici e soffermarci sulla bellezza che ci circonda.
L’Italia ha bisogno di noi.
Noi Italiani abbiamo bisogno dell’Italia.
Buon ascolto..
Maestra della scuola primaria, credo fermamente che viaggiare e vivere posti nuovi sia il modo migliore per conoscere il mondo che ci circonda, ma soprattutto se stessi. Questo è ciò che insegno tutti i giorni ai miei alunni. L’obiettivo? Per ora cominciamo con il pianeta Terra…