Girovagando per il web mi trovo spesso a leggere di viaggi in luoghi esotici, per noi strani, lontani migliaia di chilometri da quelli che quotidianamente viviamo e distanti anni luce dagli stili di vita cui siamo abituati. Ammetto di leggere articoli e posts con un pizzico di invidia, sognando il giorno in cui potrò dedicarmi ad uno shopping sfrenato tutto newyorchese, a quando potrò assaggiare la vera cucina cinese, a quando volerò sui cieli del Giappone e a quando potrò, anch’io, farmi ospitare in una casa particular cubana.
Poi ripenso ai miei piccoli viaggetti, quelli guadagnati con tanta fatica in qualche mese di lavoro, quelli che ti puoi concedere giusto un paio di volte l’anno perché, comunque, s’adda campà, quelli che sanno tanto di esotico anche se ti trovi a due passi da casa.
I migliori viaggi credo di averli fatti in Italia quando, con pochi soldini e giorni a disposizione, mi sono spostata di poche centinaia di chilometri da casa a bordo di sgangherati intercity o eurostar (quando ancora esistevano con tale nome) con l’offerta.
Un anno (era inizio gennaio e faceva un freddo paralizzante) optammo per un tour della Campania. Un’intensa settimana tra mozzarelle di bufala e babà al rum. Paradossale visitare la terra di ‘O sole mio nel mese più freddo dell’anno, non trovate? Ma decidiamo che questo sarebbe stato il nostro viaggio non convenzionale.
Marco e Felicity, fondatori di questo blog e di Thinkingnomads.com – In viaggio per il mondo dal 2004 con oltre 110 nazioni visitate nei 5 continenti. Prima viaggiatori e poi travel blogger, sognatori e sempre in cerca di nuove avventure.