Viaggiare è un’opportunità straordinaria a cui tutti dovrebbero avere accesso. Chi come me ama librarsi in lungo e largo per lande desolate, esotiche macchie di vegetazione o metropoli affollate, non dovrebbe mai dimenticare che altre persone devono troppo spesso lottare tenacemente contro ostacoli urbani e architettonici per ottenere l’accesso ad esperienze che per tutti gli altri sono aperte e scontate.
Così, quando Tiziano e Sathya sono partiti in viaggio per New York hanno capito che potevano approfittarne per aprire una finestra verso un aspetto della loro esperienza di cui varrebbe la pena parlare un po’ di più. Hanno scritto un diario per il sito Associazione Volonwrite, che si occupa di comunicazione sul tema disabilità. Hanno raccontato la loro esperienza, offerto consigli e suggerimenti utili, scherzato sulle loro piccole disavventure e lasciato qualche foto a perenne memoria della loro impresa.
“Quello con le gambe” (Tiziano) e “quello con le ruote” (Sathya) hanno girato per la Grande Mela in lungo e in largo, vivendo ogni giorno la loro avventura americana proprio come tutti i viaggiatori sognano di fare, ma con in più il “fattore sedia” a complicare di tanto in tanto i loro spostamenti. Hanno così collezionato ricordi ed esperienze che potrebbero essere utili a quanti altri pensano che la disabilità può condizionare come ci si sposti, ma non deve limitare la propria libertà.
Noi li abbiamo sentiti al telefono mentre erano ancora negli Stati Uniti. Ecco cosa ci siamo detti…
Laureato in Giornalismo, il mio limbo professionale mi ha portato dagli uffici stampa alla carta stampata, per poi approdare al variopinto mondo della comunicazione digitale. Ho vissuto a Verona, Zurigo, Londra, Città del Capo, Mumbai e Casablanca. Odio volare, amo lo jodel e da grande voglio fare l’astronauta.