La spiritualità delle Marche #1: un percorso attraverso i cinque sensi

Se chiudo gli occhi sento ancora il rumore delle onde, di quel mare che accarezza la costa. E fin qui niente di strano – se mi trovassi su una spiaggia – ma sono dentro una chiesetta, per la precisione una bellissima chiesetta bianca candida che sorge all’interno del Parco Naturale Regionale del Monte Conero.

Con la mente sono di nuovo all’interno della Chiesa di Santa Maria di Portonovo. Ed è da qui che vorrei partire per raccontarvi una regione da un punto di vista particolare, quello più intimo e legato alla spiritualità. Vi accompagnerò lungo un itinerario fatto di luoghi sacri, meditazione e silenzio, per ritrovate se stessi o semplicemente per prendersi una pausa da questa vita frenetica che non ci lascia tregua.

Ho visitato  questo edificio religioso sotto un cielo stellato, avvolta dalla notte più bella, quella misteriosa in cui si sentono cantare solo i gufi e le civette tra gli alberi, quella in cui è facile fermarsi e ascoltare il silenzio, interrotto solo dal fragore delle onde che si inseguono fino a trovare la fine, o un nuovo inizio, nella scogliera di calcare su cui è arroccata la chiesa. Sì perché a pochi passi da questo gioiello romanico, si trova uno dei più bei tratti di costa del Conero, dove il mare turchese è avvolto dai profumi e dai colori della macchia mediterranea.

Dall’udito alla vista. Ed è ancora attraverso uno dei cinque sensi che ricordo un altro luogo delle Marche carico di spiritualità: Loreto, da sempre meta di numerosi fedeli e pellegrini da tutto il mondo. Ricordo, come se fosse ora, quello stupore improvviso che mi ha colto quando ho visto la facciata tardo-rinascimentale del Santuario della Santa Casa, riscaldato da quella timida luce d’oro che precede il tramonto e che sottolinea la bellezza delle cose senza offuscarle.

Al suo interno la Santa Casa sembra quasi richiamare quella stessa tonalità data dal rivestimento marmoreo disegnato dal Bramante come reliquiario, che celebra le glorie della vita terrena della Madonna.

E infine come stimolo al ricordo sopraggiunge il tatto e quella sensazione indescrivibile che ho provato nel toccare una colonna dell’Abbazia di Santa Croce – a Sassoferrato, provincia di Ancona – una chiesa templare nascosta all’interno di un’altra chiesa, un luogo misterioso e magico che trasmette un’energia vibrante a chiunque la visiti.

La chiesa è ricca di elementi simbolici legati ai cavalieri templari e rappresenta un vero e proprio tempio cristiano costruito sulla terra che apparteneva a Sentinum, sacra al dio Mitra.

Visitarla di notte è stata un’emozione unica, ma ancora più bello è stato sentire i racconti e i misteri che ruotano intorno a questa chiesa di architettura romanica, tra le più belle del preappennino marchigiano, costruita alla fine del 1100 su una collina che sovrasta Sassoferrato.

Informazioni utili

La Chiesa di Santa Maria di Portonovo è un bene del FAI ed è visitabile tutto l’anno dietro un contributo libero a partire da 3 euro a visitatore. Per gli orari di apertura consultate il sito: http://www.fondoambiente.it/Chi-siamo/Index.aspx?q=delegazione-marche.

Il Santuario della Santa Casa di Loreto è aperto tutti i giorni dalle ore 6.15 alle 19.45 (da aprile a settembre) e dalle 6.15 alle 19.00 (da ottobre a marzo). Mentre resta chiuso dalle 12.30 alle 14.30.

L’Abbazia di Santa Croce di Sassoferrato è aperta sabato e domenica dalle 15 alle 19, oppure su prenotazione al numero 333.4211899.

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