3 giorni a Palermo tra buon cibo e sano degrado

Se una città non ha almeno un po’ di degrado, io non ci voglio andare, ma non è stato proprio il caso di Palermo, perché questa città pullula di scorci decadenti. Il capoluogo siciliano è stato in grado di attirare la mia attenzione anche per l’enorme varietà di leccornie gastronomiche da provare, specialmente i dolci. 3 giorni a Palermo insieme alla Gally, mia sorella (in realtà si chiama Roberta, ma la chiamo così in maniera affettuosa), la quale non è sempre stata entusiasta di essere coinvolta nelle mie idee di fotografare i palazzi malconci, anche se mi ha supportata alla grande.

Dove dormire a Palermo

Io e la Gally abbiamo scelto di dormire in un B&B chiamato Casale d’Or II situato in Via Furitano,5 nei nostri 3 giorni a Palermo. La struttura dista circa 20 minuti a piedi dal centro, ma è collocata all’interno di un contesto tranquillo che permette un riposo all’insegna della serenità. Abbiamo speso 145 euro per 3 notti in due solo pernottamento, anche perché nei dintorni non mancano i punti di ristoro.

Le uniche tre pecche dell’alloggio sono la mancanza di ascensore nella prima rampa, la mancanza di bidet nel bagno e il boiler rumoroso. Il proprietario è una persona molto carina e disponibile, quindi promosso a pieni voti.

Cosa mangiare a Palermo

Inutile nascondersi dietro un dito, se si sceglie di visitare Palermo, o qualunque altra località della Sicilia, si prevede di assaggiare i prodotti tipici. Io vi indico i locali in cui ho mangiato nei 3 giorni a Palermo.

Da Mimì Street Food d’Autore

A pochi passi dal B&B si trova Da Mimì, un locale specializzato in street food e non solo dal gusto superlativo, tanto da essere finito nella trasmissione televisiva 4 Ristoranti, condotta da Alessandro Borghese.

Io ho adorato fin da subito Mery, la titolare, una donna alpha simpaticissima e appassionata del suo lavoro.

La prima sera abbiamo ordinato panelle e crocchè, mentre nei giorni successivi (siamo tornate nuovamente perché ci è piaciuto tanto) l’iconico panino con la milza con caciocavallo grattugiato, la caponata e l’abbondante grigliata di carne.

Questo locale è anche noto per i panini cremosi, ma ho preferito mangiare altro. L’indirizzo è Via Filippo Parlatore, 83.

Appetì

Dato che Da Mimì è chiuso la domenica, io e la Gally abbiamo chiesto a Mery se conoscesse un locale in cui mangiare bene la sera e ci ha suggerito il locale del fratello chiamato Appetì, sito in Via Amari, 8 e la sera è possibile richiedere il menu fisso di carne o pesce inclusivo di caffè, dolce, acqua e un calice di vino.

Vi posso assicurare che uscirete con la pancia tirata quanto un tamburo, perché le porzioni sono più che abbondanti!

Io ho preso il menu di carne (non si è capito che mi piace, eh?), mentre la sister quello di pesce.

Il Chiostro delle Monache

La dolceria del Chiostro delle Monache (Piazza Bernini, 33) è un autentico luogo di perdizione, dove sfido chiunque a non commettere almeno un peccato di gola.

Si può visitare la chiesa a pagamento, ma l’ingresso alla pasticceria è totalmente gratuito, basta solo entrare sul lato destro dell’edificio, salire due rampe di scale, girare a destra e lasciarsi soprassedere dall’acquolina.

Tra tutti i dolci mangiati a Palermo, quelli prodotti qui dalle suore sono i migliori, soprattutto i cannoli, il cui gusto della crema è celestiale.

Vi do un’altra buona notizia: una volta tornati a casa, potete effettuare degli ordini chiamando il numero 327-5882302 e gustarvi un’anteprima delle leccornie visitando il sito https://isegretidelchiostro.shop/collections/dolci.

Pasticceria da Oscar

Da quando il titolare del B&B ci ha raccomandato questo locale in Via Mariano Migliaccio, 39, l’abbiamo decretato come il migliore per iniziare al meglio la giornata.

Appena abbiamo messo piede all’interno, i nostri occhi si sono deliziati con un tripudio di dolci d’ogni sorta. Mia sorella è diventata una fan sfegatata dell’iris al forno, mentre io della brioche ripiena di gelato e panna. L’iris al forno non è altro che una specialità tipica a forma di cupola farcita con crema di ricotta e gocce di cioccolato.

Nino u Ballerino

Senza nemmeno essermi resa conto di essere servita dallo stesso titolare, mi sono recata a un chiosco di Nino u Ballerino per mangiare il panino con la milza e un arancino.

Mi credete che l’ho saputo solo ora mentre mi stavo accingendo a scrivere questo articolo? Le sue specialità sono buone proprio come i prezzi, quindi anche lui promosso.

Bar & Caffetteria Arcobaleno Monreale

Dopo aver convinto mia sorella a venire a visitare le Catacombe dei Cappuccini, abbiamo preso il bus direzione Monreale per vedere la magnifica cattedrale.

Sebbene il tempo non fosse per nulla dalla nostra parte, il Bar & Caffetteria Arcobaleno è riuscito a rendere il pranzo molto piacevole, visto che serve delle portate squisite a prezzi onesti.

Io ho preso due stuzzichini di gastronomia siciliana, degli involtini di melanzana ripieni di mollica di pane, formaggio e prosciutto cotto più un arancino classico (ragù e piselli), mentre mia sorella uno gourmet (riso nero, formaggio e salmone) e la sua adorata caponata.

Le Catacombe dei Cappuccini Palermo

Se fossi andata via da Palermo senza visitare le Catacombe dei Cappuccini, non me lo sarei perdonata, perché sono una meta cult per gli amanti del gotico e del macabro come me.

L’attrazione si trova in Piazza Cappuccini, 1, il costo del biglietto d’ingresso è pari a 5 Euro e potete fare tutti i giri che volete.

L’unica pecca è il divieto di fare foto e video, ma non sono riuscita a resistere e ho girato qualche clip nascondendo lo smartphone sotto il bomber.

Qui, oltre a migliaia di scheletri conservati meglio o peggio, si trova la salma di Rosalia Lombardo, una bambina venuta a mancare a soli due anni e con il corpo ancora perfettamente conservato, il quale può essere guardato solo attraverso una teca.

Palermo luoghi degradati

Essendo Palermo una città molto trascurata, i luoghi degradati abbondano in quasi tutte le vie ma, a differenza di quelli abbandonati, occorre prestare molta più attenzione, perché gli abitanti potrebbero arrabbiarsi nel vedere che qualcuno li sta fotografando e reagire male.

Vi mostro qualche foto scattate nei miei 3 giorni a Palermo per darvi un’idea.

Se volete dei consigli, potrei scrivere un articolo dedicato dove do qualche consiglio, ma fatemelo sapere nei commenti.

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