Negli ultimi anni la Grecia è stata sulle prime pagine dei mezzi di comunicazione mondiale a causa della profonda crisi finanziaria che l’ha investita. Curioso di capire se la situazione fosse così grave come descritta, con tutti i limiti cognitivi di un breve soggiorno turistico, decido di partire alla volta di Atene. Il Paese rimane comunque uno dei fulcri della cultura occidentale e la capitale possiede alcuni dei più importanti siti archeologi del pianeta.
Roma Ciampino – Atene con un low-cost Ryanair e tre notti all’Amalia Hotel a due passi da Piazza Syntagma. L’aeroporto è collegato benissimo al centro grazie alle linea 3 della metropolitana (9/10 euro il biglietto, circa 60 minuti), se preferite l’autobus c’è l’altrettanto pratico X95 (stesso tempo, 6 euro).
La città, la sua urbanistica e le sue infrastrutture hanno goduto di un significativo restyling grazie ai Giochi Olimpici del 2004; l’altra faccia della medaglia, ormai è opinione condivisa, è che le spese sostenute per organizzare l’evento abbiano incrinato definitivamente una situazione economica già stagnante.
Una volta ad Atene, molte sono le cose da non perdere assolutamente: l’Acropoli con il Partenone, il tempio di Atena Nike, l’Eretteo, l’Odeon di Erode Attico e la sua meravigliosa vista panoramica ed il nuovissimo Museo dell’Acropoli che conserva tesori inestimabili. Per quanto riguarda quest’ultimo, nel giugno 2007 la vecchia sede è stata chiusa per permettere la ricollocazione delle opere nel magnifico nuovo spazio espositivo, progettato dall’architetto svizzero Bernard Tschumi, la cui apertura è stata effettuata a giugno 2009. Per completare il giro archeologico visitate anche il Tempio di Zeus, l’arco di Adriano, lo stadio Panatenaico e l’Antica Agorà.
Dopo questa immersione nelle meraviglie antiche consiglio una virata netta: da pochi mesi (maggio 2016) è stata inaugurata la Fondazione Stavros Niarchos, struttura polivalente che presto ospiterà la Biblioteca Nazionale e l’Opera (oltre a varie mostre, spettacoli e festival), disegnata dal nostro Renzo Piano. Linee, spazi, cavi di acciaio, piante di ulivo e grano si intersecano dando vita ad un contrastante scenario ultra moderno che dà l’impressione di essere in aperta campagna mentre ci si trova in pieno Pireo.
Trascorrete poi un pomeriggio a passeggiare, perdendovi fra i quartieri di Plaka, Monasteraki e Syntagma: shopping, cibo di strada, mercatini delle pulci, odori, colori e umanità varia non mancheranno certo di stupirvi.
Una delle cose che mi ha piacevolmente sorpreso di Atene è la vivace vita notturna e la voglia dei suoi abitanti di sedere fuori (anche con le temperature rigide di gennaio) in uno dei caffè o ristoranti che si susseguono senza soluzione di continuità. Lasciatevi attrarre dalle insegne, dalle persone che li animano o da un particolare che vi colpisce ed entrate a mescolarvi con la gente del posto.
Anche dopo una visita superficiale, la città porta chiara i segni della crisi che sta attraversando: molte saracinesche sono abbassate, parecchi palazzi necessitano di lavori di restauro, tanti senza tetto vagano disperati (forse meno di quanti me ne sarei aspettato); resta in ogni caso una valida meta per un weekend lungo all’insegna della storia, della cultura, dell’arte e del divertimento.
Agente di commercio curioso. Girare il Mondo è nel mio DNA: ho sempre considerato i soldi spesi viaggiando il miglior investimento possibile. Cito uno dei miei autori preferiti: “Nessuno ti conosce. Guidi lungo superstrade non illuminate, e ti inventi una destinazione perché il segreto è il movimento.” Mi trovate anche su Instagram (@nipote).