New York raccontata nelle note di sei indimenticabili canzoni

Città come Londra e New York sono piene di musica in ogni angolo.
 Poco tempo fa abbiamo colto le informazioni dateci da alcune bellissime canzoni per visitare la capitale inglese. Oggi voliamo sopra l’oceano Atlantico e arriviamo dritti nella Grande Mela. Di musica dentro New York ce n’è finché vogliamo, sicché ben vengano tutti i vostri consigli e i vostri commenti.

Cominciamo subito con un classico che, dentro la mia immaginazione, ci porta dritti a downtown sulla Quinta Strada. 
È una canzone perfetta perché racconta quello strano senso di alienazione che a volte prende chi arriva a New York per la prima volta.
 Sto parlando di Englishman in New York di Sting.

La Fifth Avenue a New York (foto di Doug Kerr)

Dal centro di Manhattan andiamo dritti a quell’angolo tra la Seconda Avenue e l’East Side.
 Da un po’ di tempo, questa via, proprio in quest’angolo, ha un secondo nome in onore di un uomo che ha dato molto alla musica e a questa città: Joey Ramone.
 In onore suo ascoltiamo I wanna be sedated, quello che mi dico io sempre prima quando l’eccitazione per un bel viaggio mi prende. Restiamo nell’East Side e dirigiamoci verso quella che i newyorkesi chiamano Alphabet City, perché le vie sono nominate con semplici lettere dell’alfabeto.
 Qui potrete trovare il murales dedicato ad un uomo che ha fatto grande Londra e che nei suoi ultimi anni di vita ha reso ancor più magica New York: sto parlando di Joe Strummer, voce e anima dei Clash che si è spento proprio nella grande mela.
 In onore suo ascoltiamo Redemption Song perché, anche se si tratta di una cover, ha dentro tutta l’essenza di quest’uomo davvero grande.

Il ritratto di Joe Strummer nell'East Side (foto di Peyri Herrera)
Da qui facciamo un bel po’di “blocks” a piedi e arriviamo nel West Side: siamo a Chelsea e con noi c’è Bon Jovi che ci canta Midnight in Chelsea. Da qui a Times Square il passo non è brevissimo, ma nemmeno troppo lungo. 
Sediamoci sulla scalinata sempre piena di gente di ogni dove, proprio al centro di questo incrocio protagonista di mille sogni. Lasciamoci avvolgere dalle mille luci dei teatri di Broadway e ascoltiamo uno degli inni più recenti (e che a me piace molto) legati a questa città: Empire State of Mind, cantata da Alicia Keys e Jay-Z.
 Ascoltate bene le parole rappate da Jay-Z: vi racconteranno davvero tutta la città.

Times square sotto la pioggia (foto di Spreng Ben)

Concludiamo la nostra passeggiata viaggiando un po’ più a nord rispetto.
 Restiamo nel West Side, ma andiamo alla conquista di Harlem.
 Ci sono certe zone della città che di notte si tingono di dolcezza.
 Con gli occhi sempre ben all’erta, prendete il vostro tempo per camminare lungo l’Hudson River, magari quando diventa buio.

Tramonto sul fiume Hudson (foto di Spencer Allen)

Magari non sarà mezzanotte come racconta questa canzone, ma potrete sempre immaginarlo.
 Non lasciate mai New York senza prima aver gustato la dolcezza di Midnight in Harlem della Trucks & Tedeschi Band. 
E come dice questa canzone: “Walk that line, torn apart, spend your whole life trying, ride that train, free your heart, it’s midnight up in Harlem.” 
Io vi lascio qui, tra il fiume e i sogni. 
Spero che il viaggio sia stato di vostro gradimento. Tornerò a prendervi non appena possibile per portarvi… a Boston!

2 commenti su “New York raccontata nelle note di sei indimenticabili canzoni”

  1. wow che voglia di partire! per me, quello auditivo è il tasto da toccare. non vedo l’ora di passeggiare tra tombini fumosi e luci al neon con i police in testa!
    mi permetto di aggiungere new york new york cantata da sinatra.. sarà scontata ma non può non venire in mente
    downtown di petula clark, e.. perchè no? la sigla di sex and the city 😉

  2. Ciao Silvia,
    grazie per il tuo commento.
    La Sigla di Sex & The City è stata per anni la suoneria del mio cellulare 🙂
    Avrei avuto mille altre canzoni da citare ma volevo un po’ uscire dal classico: quelle che hai citato tu sono perfette.
    Ci aggiungo solo Moonriver e il gioco è fatto.
    La mia mente è già nella Grande Mela!

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