Cosa fare a Sant’Antioco: tra avventura e storia

Solitamente chi pensa alla Sardegna vede Porto Cervo, la Costa Smeralda, tutt’al più Alghero e le sue coste magiche. Certamente posti fantastici, tutti da visitare dato che la Regione si contraddistingue per una certa uniformità. Luoghi ancora intatti, colori vividi e quella naturalezza che nel mondo moderno abbiamo dimenticato da tempo.

Esiste però una porzione di Sardegna che non gode degli onori della cronaca, che raramente appare nelle riviste turistiche  ma nella quale avrete la possibilità di ritrovare voi stessi e abbandonarvi alla natura. Sant’Antioco è la maggiore delle isole della Sardegna e con i suoi 109 km² è la quarta isola dopo Sicilia, Sardegna e Isola d’Elba. Legata alla terra ferma da un istmo artificiale è un territorio quasi completamente disabitato e che conta all’incirca 11.000 abitanti suddivisi nei due comuni dell’isola, Sant’Antioco e Calasetta. Per il resto l’isola è una variazione incredibile di terreno brullo, roccia, ampie scogliere frastagliate che si aprono in insenature da togliere il fiato.

Come arrivare

Il modo più semplice per arrivare sull’isola di Sant’ANtioco è quello di sbarcare a Cagliari in traghetto, disponibili da Palermo, Trapani, Napoli e Civitavecchia con la compagnia Tirrenia e poi raggiungerla in auto o attraverso i mezzi pubblici. L’isola dista circa 84 chilometri dal capuologo. Se partite da Civitavecchia in auto, amate l’avventura e siete matti come me potete anche decidere di sbarcare a Olbia e percorrere la Sardegna da nor fino all’estremo sud sulla strada statale 131DCN. Solo in questo modo infatti avrete la possibilità di conoscere alcuni dei posti più remoti dell’isola come Nuoro e Ottana e fare una sosta al Lago Omodeo, bacino artificiale famoso per la particolarità della fauna e della flora e realizzato in seguito allo sbarramento del fiume Tirso con una diga. Per arrivare da Olbia a Sant’Antioco bisogna percorrere circa 320km. Un po’ tanti ma ne vale veramente la pena.

Dove alloggiare

Sull’isola esistono diverse soluzioni ricettive che potranno soddisfare le vostre esigenze. Magari potete fare un salto su alcuni dei siti di booking online e leggere qualche recensione su alberghi e campeggi dell’isola e fare la vostra scelta.

Personalmente vi consiglio di optare per una soluzione economica in campeggio o bed and breakfast magari lontano dai centri abitati perché l’isola vi regalerà emozioni straordinarie soprattutto se sarete in grado di viverla con spirito di avventura e siete disposti ad un contatto quasi completo con la natura.

Ovviamente l’isola di Sant’Antioco d’estate significa soprattutto mare. Come per tutta la Sardegna anche qui avrete l’imbarazzo della scelta tra spiagge sabbiose, calette rocciose, insenature, porti. Indipendentemente dalla direzione che deciderete di prendere una volta a Sant’Antioco, verso sud o in direzione nord, vi consiglio di non fermarvi al primo cartello che vi indica una spiaggia. Le zone più caratteristiche sono infatti, come vi dicevo, quelle più lontane dai centri abitati.

Coa Quaddus, ad esempio, un angolo di paradiso in terra che secondo quanto detto da un bagnante locale (ma non vorrei sbagliarmi) significherebbe “coda di cavallo”. E’ probabilmente una delle più belle spiagge dell’isola con il suo fondale trasparente e una variazione incredibile di sfumature di azzurro. La spiaggia è incastonata tra due ali di costa rocciosa a picco sull’acqua. Nell’insieme Coa Quaddus ricorda ambientazioni esotiche con i suoi colori vividi e la vegetazione lussureggiante che caratterizza la costa rocciosa.

Cala Sapone, nella parte più occidentale dell’isola e che si affaccia in aperto Mediterraneo. Vecchia tonnara dismessa nel 1825, conserva la magia di racconti e storie di pesca nei suoi ruderi e rappresenta un luogo ideale sia per chi ama la sabbia, con il suo arenile fatto di sassolini, sia per chi ama le immersioni dato che l’intera insenatura è costituita da rocce lisce e levigate che sprofondano a picco nell’acqua.

Non da ultima la spiaggia di Maladroxia, che prende il nome dal borgo turistico omonimo ma che, a differenza di molte altre zone dell’isola, presenta un carattere turistico con una spiaggia attrezzata, bar e ristoranti nelle vicinanze. Un po’ in controtendenza rispetto all’ambiente che si respira nel complesso su Sant’Antioco. Ma bisogna accontentare i gusti di tutti e in questo Sant’Antioco saprà ripagarvi al massimo.

Lascia un commento

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.