Ho vissuto quasi un decennio a Edimburgo e questo mi ha portato a osservare come la città abbia esponenzialmente aumentato la sua popolaritá tra i turisti di tutto il mondo, che arrivano in gruppi sempre più numerosi. Tutto ciò ha creato anche problemi di sovraffollamento in alcune zone, soprattutto durante il Fringe Festival in agosto.
Ma mentre i visitatori tendono a concentrarsi nel centro (sempre di più a vocazione turistica), esistono quartieri dove vale la pena avventurarsi per scoprire la Edimburgo più autentica, quella frequentata e apprezzata dai locali.
1 – Dean Village
Raggiungere il Dean Village è un’esperienza quasi surreale. Pur essendo situato a circa dieci minuti a piedi dall’affollata Princes Street, questo quartiere immerso nel verde ha un’atmosfera completamente differente.
Il Dean Village è un insediamento risalente al XVII secolo che fu per lungo tempo separato dalla città di Edimburgo. La sua vita economica si sviluppava attorno al mulino a acqua, di cui oggi rimangono delle rovine. Dopo un periodo di abbandono, dalla seconda metà dello scorso secolo molte case sono state ristrutturate e oggi il Dean Village è uno dei quartieri residenziali più desiderati. Avventurandosi nelle sue viette si ha la sensazione di essere trasportati in un’altra epoca.
Dal Dean Village si può percorrere la strada che lo collega con la Galleria d’Arte Moderna oppure, nel senso opposto, prendere il sentiero lungo il fiume e raggiungere l’elegante quartiere di Stockbridge.
Come raggiungere il Dean Village: 10 minuti a piedi da Princes Street, Bus 19, 36, 37, 41, 47.
2 – Stockbridge
Stockbridge è un quartiere molto trendy, uno dei preferiti dai young professionals, i giovani in carriera che spesso lavorano nella vicina George Street. Il fascino di Stockbridge sta nel fatto che ricordi più un villaggio rurale che una capitale. Qua troverete molte caffetterie che offrono brunch, charity shop (negozi dell’usato gestiti da associazioni benefiche), librerie di seconda mano e piccoli negozi che sembrano immuni dall’omologazione che invece regna sovrana nella famosa e vicina Princes Street.
Molto interessante il mercatino gastronomico che si svolge ogni domenica dalle 10 alle 5 in Saunders Street, dove potrete acquistare prodotti locali.
Dove mangiare: Scan&Scallie, the Beanery.
Come raggiungere Stockbridge: a circa 15 minuti a piedi da Princes Street; bus 42, 37, 113.
3 – Bruntsfield and Marchmond
Bruntsfield e Marchmond sono due dei quartieri che circondano il parco dei Meadows, il preferito dai giovani che vivono a Edimburgo.
Bruntsfield si distingue per le sue caffetterie e panetterie francesi (le panetterie come le intendiamo noi, a Edimburgo sono una rarità), ristoranti e negozi indipendenti. Se volete provare il golf potrete cimentarvi gratuitamente nel campo dei Brunsfield Link, uno dei piu antichi campi da golf del mondo.
Marchmond è il quartiere residenziale preferito dagli studenti che frequentano la Edinburgh University, la più antica tra le quattro università della città e i cui campus si trovano poco distante. Ogni anno, durante le giornate primaverili, gli studenti si riversano nel vicino parco dei Meadows per allestire barbecue con kit di brace portatili venduti nei vicini supermecati e per improvvisare partite di calcio, rugby e hockey su erba. Se passate per il parco in quelle giornate noterete com’è facile lasciarsi contagiare dall’atmosfera allegra e conviviale.
Dove mangiare: Three Birds, Indaba, Taxidi Greek Bistrò.
Come raggiungere Bruntsfield e Marchmond: bus 24, 300, 5 (Marchmond); 11, 36 (Bruntsfield).
4 – Morningside
Morningside è un’altra zona residenziale situata a sud di Marchmont e Bruntsfield. Ha un carattere più maturo (per qualche motivo l’età media dei residenti sembra essere piuttosto alta), ma è anche uno dei punti della città dove si sono aperti più ristoranti negli ultimi anni. Morningside possiede una grande varietà di charity shop, in cui si può letteralmente trovare di tutto e fare ottimi affari.
Il quartiere ospita anche uno degli angoli più curiosi di Edimburgo: il Villaggio Western Abbandonato. Si tratta di una serie di costruzioni in stile Western create da un’azienda di decorazione negli anni ’90. L’azienda ha da tempo chiuso e la zona ora ospita appartamenti e studi di artisti. L’aspetto abbandonato e fatiscente degli edifici rende l’area simile a una città fantasma.
Se amate la natura da Mornigside potrete facilmente raggiungere Blackford Hill, una foresta che si estende su una collina, ricca di sentieri e da cui si possono ammirare viste bellissime della città.
Dove Mangiare: Maison Bleau, Cafe Grande, Nonna’s Kitchen.
Come raggiungere Morningside: Bus 11, 16, 36.
5 – Leith e The Shore
Leith nella parte nord-est della città, era un tempo un villaggio indipendente, una zona abitata dalla classe operaia che lavorava nel suo porto e che era fiera di distinguersi dalla più aristocratica Edimburgo.
Dopo un periodo di degrado (qui fu ambientato Trainspotting), negli ultimi anni il quartiere è cambiato molto e ora ospita molti ristoranti internazionali. Qua troverete ottimi ristoranti indiani, turchi, spagnoli e se siete nostalgici anche italiani!
The Shore, forse la zona più interessante di Leith, si sviluppa attorno al fiordo che connetta il fiume Water of Leith con il Mare del Nord. I suoi edifici variopinti e le barche ormeggiate nel vecchio porto la fanno sembrare una piccola Amsterdam. La zona è molto trendy e ospita due ristoranti stellati: The Kitchin e Martin Whishart, che si specializzano in pesce. Avendoli provati entrambi raccomando il primo.
The Shore è uno dei luoghi migliori dove dirigersi nelle belle giornate di sole (rare, ma esistono anche a Edimburgo!) per sedersi in una delle terrazze dei suoi tanti gastropub e sorseggiare una birra accompagnata da un hamburger or fish and chips gourmet!
Dove Mangiare: Pera, The Ship in the Shore, Fishers, Roseleaf, Teuchters.
Se volete vivere Edinburgo da visitatori e non solo turisti non vi resta che armarvi di scarpe comode e visitare questi quartieri per scoprire tutto quello che la città ha da offrire!
Dopo quasi un decennio passato in Scozia mi sono trasferita a Madrid, città che adoro. Attraverso la scrittura cerco di inspirare i miei lettori a conoscere luoghi e aspetti culturali meno conosciuti