Questo studio di architettura non è tra i più famosi in circolazione, ma questa chiesa è interessante da molti punti di vista e credo che valga la pena spendere qualche parola in suo favore.
Siamo nel quartiere Casal Bernocchi, frazione di Roma, in località Malafede.
Il progetto appartiene allo Studio di Architettura Anselmi e Associati che nel 2005 vince il concorso indetto dal Vicariato di Roma per la costruzione di una nuova chiesa da dedicare a Padre Pio da Pietrelcina. La chiesa, iniziata nel 2007, viene finita nel 2010.
Nonostante l’opera sia inserita in un tessuto urbano composto da palazzine residenziali piuttosto anonime, si colloca e si integra in modo naturale, senza creare una spaccatura con il contesto urbano creato precedentemente.
L’ingresso principale è preceduto da un ampio piazzale che alterna il bianco della pavimentazione a grandi parti adibite a verde, e ha la duplice funzione di sagrato della chiesa e di piazza di quartiere. Sul lato occidentale sono allineati i diversi locali funzionali del centro parrocchiale: uffici, canonica, sacrestia, grande salone polivalente e vari ambienti per riunioni o altre attività pastorali.
La chiesa colpisce per le sue forme curve e sinuose di facciata la cui superficie rigata ne garantisce la continuità. Le tre curve, che simboleggiano la Trinità, sono unite e continue ma di diversa ampiezza e altezza.
In pianta la chiesa è definita da un rettangolo; al centro del lato maggiore è posto l’altare mentre sul lato minore, ad est, è collocato l’ingresso all’aula.
Questa posizione dell’altare è in sintonia con le decisioni prese nel Concilio Vaticano II, per le quali l’insieme dei fedeli costituisce una comunità che, senza una particolare gerarchia di posizioni, si raccoglie attorno al pastore in uno spazio ampio per accogliere il maggior numero di persone possibile.
Troviamo una grande unità e continuità dei percorsi che conducono a quella che è la parte più importante del complesso: l’aula in cui viene svolta la sacra messa.
La copertura è come un grande mantello che si piega in un abbraccio per raccogliere e proteggere i fedeli, creando un’architettura di pura luce, dove la meditazione e soprattutto la preghiera possono trovare con naturalezza il proprio luogo.
In facciata troviamo una rivisitazione moderna delle trine decorative tipiche delle chiese storiche: l’alternanza di rettangoli di colore bianco a leggiadre finestre vetrate dà vita ad un gioco di chiaroscuri che enfatizzano la leggerezza e la purezza non solo dei materiali che la compongono, ma della struttura stessa.
Nella parte retrostante, oltre ad una grande scalinata che permette di regolare un lieve dislivello su cui si sviluppa l’edificio, troviamo un campanile la cui forma composta da un parallelepipedo di colore bianco è svuotato della sua pesantezza tramite l’uso di elementi decorativi di forma cilindrica. Imponente ma allo stesso tempo leggiadro, svetta oltre l’altezza della chiesa, fornendoci l’unico volume puro e squadrato dell’intero complesso L’elemento torre è la rivisitazione in chiave moderna della torre campanaria che da sempre affianca chiese e cattedrali di tutto il mondo.
All’interno gli arredi sono del tutto minimalisti contribuendo all’idea di leggerezza e purezza permettendo ai materiali di cedere l’attenzione alla protagonista vera e propria: l’architettura stessa.
L’uso del colore bianco, del vetro e di legni chiari conferiscono quella solennità e sacralità tipica del luogo di culto dove il dosaggio della luce naturale permette di osservare gli oggetti in quello che sembra essere un bagno di luce riposante e rilassante.
Immagini tratte dal sito ufficiale: www.spdp.it
Indirizzo: via Paolo Stoppa 10, Roma
Telefono: 06 52456025
Cresciuta tra i verdi prati della Valtellina e la traballante Emilia mi sento a mio agio con le scarpe da trekking ed uno zaino sulle spalle. Sono architetto, vivo a Firenze ma sono cittadina del mondo. Sono un’avida lettrice di libri in lingua ed un’aspirante scrittrice. Parlo al contrario ed amo correre, anche lunghissime distanze, ma solo all’aria aperta. Cosmopolita e poliglotta, la mia vera passione, oltre ai viaggi ai quattro angoli del globo, è l’architettura contemporanea ed eco-sostenibile. Il mio architetto preferito è l’italianissimo Renzo Piano che spero un giorno di incontrare. Potete seguirmi su Instagram (missarchipaola) o scrivermi un’email ([email protected]).