Il grande poeta Giosuè Carducci disse una volta: “Basterebbe Arezzo alla gloria d’Italia”. È infatti impossibile elencare tutte le caratteristiche che fanno grande questa caparbia città che per decenni fu in lotta con Siena e Firenze, alle cui dominazioni non si voleva arrendere, e a buon diritto!
Oggi Arezzo è una città ricca di storia e cultura, mai chiusa nel suo passato e feconda e attiva più che mai. Per rendersene conto, basti pensare alla gloriosa Giostra del Saracino a cui gli aretini sono tanto legati: è una delle manifestazioni più antiche d’Italia e lo spirito che la anima è ancora quello sanguigno di molti secoli fa. Molte sono le iniziative legate alla cultura e alla valorizzazione del patrimonio in questa città.
Ad esempio, alcune iniziative si propongono di far conoscere il famoso artigianato aretino: Piazza Grande ospita una volta al mese la Fiera Antiquaria, un evento di grande importanza che richiama appassionati e curiosi. Arezzo è infatti la capitale dell’antiquariato toscano e inoltre è sede da molti secoli di numerose e importanti lavorazioni artigianali.
Ciò che rende così solida questa tradizione cittadina è la trasmissione orale del sapere di generazione in generazione, all’interno delle imprese a conduzione familiare. A volte gli stessi aretini si definiscono schivi e un po’ “rudi”… ma forse è proprio grazie a questa caratteristica che tramandano da secoli la loro preziosa tradizione artigiana.
La tradizione orafa risale ad esempio al XIV secolo e ha reso famose le botteghe cittadine nelle corti europee. Oggi questa antica tecnica è portata avanti da molte aziende artigiane e si affianca alla lavorazione del pellame, della pietra, del legno e del ferro battuto.
Anche la trasformazione del legno ha radici molto profonde ad Arezzo e provincia, testimoniate dalla presenza di numerosi mobilifici. Ad Arezzo e nel vicino Casentino infatti l’industria dell’arredamento è di casa e si basa quasi sempre su una lavorazione completamente artigianale e a conduzione familiare.
Le aziende artigianali aretine riescono a valorizzare i canoni estetici tipici del territorio senza tralasciare il design contemporaneo e l’innovazione. In questa vivace zona d’Italia dobbiamo parlare di “industria” nel senso antico del termine, nel suo significato latino di “operosità”, di costruire qualcosa. Proprio l’operosità dei suoi cittadini ha reso Arezzo famosa in tutto il mondo per i suoi prodotti artigianali oltre che per le sue bellezze artistiche.
Ho trentuno anni, vengo da Arezzo e mi definisco un “artigiano 3.0”. Lavoro a tempo pieno in un mobilificio a conduzione familiare dal “cuore artigiano”, fondato trent’anni fa dalla mia famiglia. Creo divani con passione proprio come una volta e li faccio conoscere anche attraverso il web e i social media.